MotoGP: il duello per il 3° posto in Giappone sotto accusa per questioni di Sicurezza

MotoGP: il duello per il 3° posto in Giappone sotto accusa per questioni di Sicurezza

Valentino ha giocato sporco?  Non sembra. Forse il vero problema è stato anticipare così tanto l’apertura del MotoMercato L’epico duello per il terzo posto al MotoGP del Giappone ha sollevato qualche polemica riguardante la condotta di Rossi nei confronti del compagno di squadra Lorenzo. L’accusa parte proprio da quest’ultimo che alla stampa spagnola ha dichiarato: […]

3 Ottobre 2010 - 00:00

Valentino ha giocato sporco?  Non sembra. Forse il vero problema è stato anticipare così tanto l’apertura del MotoMercato

L’epico duello per il terzo posto al MotoGP del Giappone ha sollevato qualche polemica riguardante la condotta di Rossi nei confronti del compagno di squadra Lorenzo. L’accusa parte proprio da quest’ultimo che alla stampa spagnola ha dichiarato: “Valentino non ha giocato pulito, ed io ho anche un po’ temuto per la mia integrità fisica”. “Ho tentato di arrivare terzo – ha detto Lorenzo – però sempre in modo pulito, senza fare pazzie o cercare di superarlo con manovre al limite della legalità. Lui ha fatto una buona corsa, girando rapido e frenando forte, però credo che i sorpassi che mi ha fatto non siano stati molto puliti”.

“Quando ti appoggi ad un altro pilota e lo spingi via non è illegale perchè non lo hai fatto cadere, però….. Mi sono riunito con gente dello staff della Yamaha e anche loro pensano che Valentino non sia stato corretto e mi hanno garantito che gli faranno un richiamo. Ora credo che nei prossimi duelli non solo io ma anche altri saremo più aggressivi nei confronti di Rossi”more

Insomma, uno sfogo ancora a sangue caldo di gara, alimentato anche dal fatto che si è trattata di una battaglia tutta in casa Yamaha, tutta nello stesso box. Ricontrollando le evoluzioni di Rossi e Lorenzo, però, sinceramente non abbiamo notato granché di criminale. Giusto porsi il problema e analizzare l’accaduto, per non far passare il messaggio che in gara tutto sia concesso; però quanto abbiamo visto durante la sfida ci è parso “solo” un grandissimo spettacolo di motociclismo agonistico.


I Piloti che per difendere la posizione in gara sono disposti a “mordere” la ruota anteriore del proprio avversario sono ciò che rendono le gare di Motociclismo (oggettivamente) superiori a qualsiasi competizione di F1. Non vorremmo mai che si arrivasse a dover chiedere permesso per fare un sorpasso. La difesa del terzo posto da parte di Valentino non è stata certo da manuale (in termini di sicurezza), tuttavia sono situazioni che si verificano con una certa rarità. Alla fine ha vinto l’esperienza. Forse Lorenzo non lo sa, ma con ogni probabilità Rossi sapeva quello che faceva e di certo non gli interessava cadere, mettendo così a rischio la spalla peraltro già malridotta.

Sarebbe preoccupante se casi come questi accadessero ad ogni curva di tutte le gare, perché gestire il fattore rischio in tali occasioni è certamente più difficile che in una qualsiasi altra competizione giocata su qualificazioni e tempi.

    Il vero problema di Sicurezza è burocratico


Nemici in casa
, Lorenzo e Rossi lo sarebbero stati comunque, in ogni caso. Facciamo però un passo indietro e valutiamo quale altro veleno scorre tra i due. Già da tempo entrambi sono al corrente che l’anno prossimo saranno -anche ufficialmente– acerrimi rivali. Questo li rende -di fatto- separati in casa senza ritegno. Non hanno paura di offendersi a vicenda e sanno di poter far leva sul loro futuro allontanamento per giustificare modi e tempi non proprio cordiali. Vi fosse stato ancora anche solo il lontano dubbio di possibile collaborazione (forzata) tra le parti, forse non avrebbero sconfinato entrambi nella rivalità estrema all’interno della stessa squadra.

Non dimentichiamo che i meccanici sono umani esattamente come i piloti. Le notizie di MotoMercato sono arrivate anche a loro. Quale collaborazione può aspettarsi il meccanico di Lorenzo nei confronti di un collega che lavora per il rivale? Le stesse evoluzioni della moto di Rossi sono certamente state congelate da Yamaha in vista del prossimo cambio di bandiera del pilota.

Il fatto che la compravendita di  piloti si sia svolta così in anticipo, ha rappresentato certamente un problema di sicurezza che fa leva sulla psiche di team manager, meccanici, tecnici, piloti e dei rispettivi sostenitori, nonché dei tifosi.

Per guidare in sicurezza un pilota deve essere sereno, e lo stesso discorso vale per i tecnici che si occupano delle moto, tutte: anche quella di Pedrosa.

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