Per i motociclisti, un dosso troppo elevato e mal segnalato è una insidia da non sottovalutare, si può perdere il controllo, essere sbalzati, impennare involontariamente, molti cittadini sono solidali con le amministrazioni che adottano rallentatori sproporzionati, percependoli come strumento volto al rispetto delle norme del c.d.s., ma non si può prescindere dalle prescrizioni che riguardano la loro collocazione e struttura, né aggirare le disposizioni ricorrendo a “passaggi pedonali rialzati” anzi “troppo rialzati”. La normativa nasce e viene integrata con l’intento di indurre l’utente della strada a ridurre la velocità, ma è lampante che dossi fuori legge hanno, invece, la funzione di punire, con danni ai veicoli o ai mezzi, anche coloro che essendo normalmente prudenti si sono trovati dinanzi a vere rampe non segnalate adeguatamente assumendo casualmente il ruolo di stuntman! Chi diventa vittima di dossi irregolari o non segnalati correttamente, al fine di adire il giudice di pace ( ricorsi fino a 2.582,28 euro oltre è competente il tribunale del luogo in cui si trova il dosso), ha l’onere di far verbalizzare l’accaduto dalle forze dell’ordine.
Gli enti locali deliberano a favore dei suddetti avvallamenti poiché vorrebbero placare i bollenti spiriti degli indisciplinati (i quali superato il dosso sfrecciano più di prima!), ma fanno viaggiare sobbalzando in una corsa ad ostacoli tutti, quindi cerchiamo di essere corretti e forse saremo, in futuro, più liberi da insidie artificiali visto che abbiamo già innumerevoli buche e dissesti vari raramente segnalati.
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