Mercato,motocicli in aumento: +15,9% negli ultimi 6 anni

Mercato,motocicli in aumento: +15,9% negli ultimi 6 anni

Nonostante la crisi, il parco moto in Italia è cresciuto, dal 2007, di quasi il 16% contro il +3,7% delle auto. Superata quota 6 milioni di motoveicoli.E’ la moto il vero mezzo contro la crisi? E’ convinzione ormai di molti, ma a dare ulteriore conferma, ci pensa uno studio di Federpneus, su dati ACI, che […]

20 Giugno 2014 - 00:00

Nonostante la crisi, il parco moto in Italia è cresciuto, dal 2007, di quasi il 16% contro il +3,7% delle auto. Superata quota 6 milioni di motoveicoli.
E’ la moto il vero mezzo contro la crisi? E’ convinzione ormai di molti, ma a dare ulteriore conferma, ci pensa uno studio di Federpneus, su dati ACI, che dimostra come, nel periodo in cui la crisi economica ha iniziato a far sentire i suoi effetti, il parco circolante di motocicli in Italia, sia, seppur in modo meno marcato, cresciuto comunque del 15,9% dal 2007 al 2013, superando di ben 5 volte l’incremento delle auto (che si “fermano” ad un +3,7%). more

  • Un dato che deve far riflettere

Un crescita, come detto, avvenuta nonostante la pesante crisi economica che ha caratterizzato gli ultimi anni e che ha portato ad un calo delle immatricolazioni che nel 2013 è stato del 64,5% rispetto agli anni ante crisi (2007). In effetti la crisi economica non ha arrestato, ma ha solo rallentato la crescita del parco circolante su due ruote. Lo dimostra il fatto che dal 2001 al 2007 tale parco era cresciuto del 49,8%, mentre, come si è detto, la crescita dal 2007 al 2013 è stata del 15,9%. I dati sull’aumento del parco circolante di motocicli negli anni della crisi economica assumono un valore ancora maggiore se si considera che il parco circolante di autovetture, sempre dal 2007 al 2013, è aumentato solo del 3,6%, mentre dal 2001 al 2007 era cresciuto del 7,3%.

Nonostante vi sia stato un forte rallentamento nelle nuove immatricolazioni, il numero di motocicli in circolazione non diminuisce, ma continua a crescere.

  • Come si spiega questa anomalia?

Da un lato vi è il fatto che i motocicli offrono innegabili vantaggi nell’uso quotidiano, soprattutto nelle grandi città, garantendo tempi di percorrenza minori, una maggiore agilità nel traffico e più facilità di parcheggio. Dall’altro lato, vi è da dire che i motocicli sono più economici delle autovetture sia per il costo d’acquisto che per le spese di gestione. Nonostante una sempre più asfissiante morsa fiscale, con assicurazioni in primis a penalizzare fortemente il settore, a cui si aggiunge, spesso, una inadeguata rete viaria che mette in crisi spesso il motociclista.

Il fortissimo interesse e la crescente diffusione dei motocicli implicano però la necessità di dedicare ancora maggiore attenzione ai problemi della sicurezza stradale. In particolare vi sono alcuni pericoli a cui proprio i motociclisti sono maggiormente esposti: l’impatto contro i guardrail e i pali ai lati della carreggiata, la segnaletica dipinta sul fondo stradale, i dossi rallentatori ed altri ancora. Questi pericoli potrebbero essere molto ridimensionati se vi fosse una maggiore attenzione agli utilizzatori di veicoli a due ruote da parte del legislatore e di chi gestisce le infrastrutture stradali urbane ed extraurbane.

 

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