Piaggio PMP: prova ed istruzioni d’uso del cruscotto virtuale

Piaggio PMP: prova ed istruzioni d’uso del cruscotto virtuale

PMP è l’app che Piaggio mette a disposizione per i suoi utenti. Si interfaccia con lo smartphone per darci una serie di informazioni utili alla guida ed alla sicurezzaLe APP che sfruttano le possibilità dello smartphone per ampliare l’esperienza di guida non sono solo appannaggio dei modelli più sportivi. Piaggio, il primo gruppo motociclistico in […]

20 Gennaio 2017 - 00:00

PMP è l’app che Piaggio mette a disposizione per i suoi utenti. Si interfaccia con lo smartphone per darci una serie di informazioni utili alla guida ed alla sicurezza
Le APP che sfruttano le possibilità dello smartphone per ampliare l’esperienza di guida non sono solo appannaggio dei modelli più sportivi. Piaggio, il primo gruppo motociclistico in Europa, ha sviluppato una applicazione per interfacciare i suoi scooter (purtroppo non tutti) al vostro cellulare. Si tratta di un cruscotto virtuale, completo ed intelligente, sul quale visualizzare e gestire alcuni parametri aggiuntivi che non appaiono nella strumentazione. Si può scaricare sia per iPhone che Android e sincronizzare il mezzo e il telefonino è semplicissimo. Vediamo come funziona.

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  • Informazioni intelligenti

Dopo avervi mostrato l‘App della MV Agusta Turismo Veloce, scopri qui come funziona
, torniamo a parlare di multimedialità e moto connesse con Piaggio. Il sistema si chiama Piaggio Multimedia Platform ed è composto da un modulo (optional) da installare sul nostro scooter ed un software gratuito per smartphone. A dispetto del nome, di multimediale ha ben poco. Si tratta di un cruscotto virtuale, completo ed intelligente, sul quale visualizzare e gestire alcuni parametri aggiuntivi che non appaiono nella strumentazione. Si può scaricare sia per iPhone che Android e sincronizzare il mezzo e il telefonino è semplicissimo: con il contatto dello scooter su ON, basta accendere il bluetooth, cercare “dispositivo Piaggio PMP” ed accettarlo. Una volta aperta l’app per la prima volta, il sistema ci chiederà su che modello di scooter deve lavorare. Attenzione: questa domanda viene fatta solo la prima volta ed in caso di errore o cambio scooter, dovrete cancellare e scaricare di nuovo l’applicazione.

Aprendo la Piaggio Multimedia Platform, la prima schermata che appare è il cruscotto virtuale, composto da uno strumento grande al centro e quattro piccoli indicatori numerici agli angoli. Ognuno può essere impostato per visualizzare una funzione tra: velocità, giri motore, coppia motrice istantanea, spinta sulla ruota posteriore, potenza istantanea, angolo di piega, accelerazione, voltaggio batteria, consumo istantaneo, consumo medio, econometro, temperatura motore e slittamento della ruota motrice. Sullo sfondo c’è un grande logo Piaggio. Molte funzioni sono intuitive, altre meritano di essere approfondite meglio, ma se non avete tempo guardate il video del Piaggio Multimedia Platform.

  • Le opzioni principali


La schermata Eco Ride ci aggiorna sul grado di ecologia del nostro stile di guida: graficamente presenta un numero ed una serie di cerchi concentrici. I cerchi interni indicano l’ecologia media del tragitto e si illuminano uno alla volta, mentre il cerchio esterno ed il numero al centro danno il valore istantaneo mentre guidiamo. Alla Piaggio prendono terribilmente sul serio il tema dell’ambiente ed anche se non abbiamo selezionato Eco Ride come indicatore principale, il logo Piaggio sullo sfondo cambia colore durante la marcia per avvertirci se inquiniamo troppo.


Mentre guidiamo, il Piaggio Multimedia Platform tiene sotto controllo costate l’aderenza della ruota motrice, anche per piccoli slittamenti che potremmo non percepire, se il sistema però ritiene che la strada sia diventata troppo scivolosa, un segnale lampeggiante giallo appare ad avvisarci come nell’immagine a lato, anche se lo slittamento della ruota motrice non è nella visualizzazione principale


L’indicatore più divertente
è senz’altro quello di rollio e velocità, con un grafico circolare su cui visualizziamo l’angolo di piega in curva. Un valore numerico ci dice anche la velocità e due allarmi rossi si illuminano se raggiungiamo un certo limite. Non quello della prudenza o quello della legge, ma un limite che abbiamo deciso noi stessi nelle impostazioni.

In ogni modalità, il colore di sfondo della schermata è sempre collegato al controllo di trazione: se è grigio il sistema è On, se è arancio l’antipattinamento risulta disinserito (o stiamo guidando uno scooter senza traction control), se lampeggia l’ASR è in funzione. Come abbiamo detto, Oltre allo strumento centrale, abbiamo quattro indicatori numerici su cui impostare altre letture, sempre dallo stesso elenco di opzion. Basta cliccarci sopra per scorrere le possibilità e crearci un quadro con 5 indicatori.

  • La barra degli strumenti

Nella linea inferiore dello schermo appare una serie di icone (vedi immagine a sinistra): la prima riporta al cruscotto, la seconda apre la cartografia, con la possibilità di sapere dove siamo, cercare un centro Piaggio o visualizzare i distributori di benzina, funzione che saggiamente si attiva da sola se il motorino va in riserva. La terza icona è una valigia e ci porta al registratore di marcia, con la gestione degli itinerari salvati, che possiamo rivedere e consultare, leggendo punto per punto i dati di marcia nella sezione telemetria. La quarta icona è un triangolo di pericolo, si tratta dell’archivio delle avarie motore segnalate dal sistema di autodiagnosi di bordo. Uno strumento professionale sempre a disposizione. Al centro della barra inferiore abbiamo l’allarme pneumatici sgonfi. Il PMP non usa sensori di pressione come come avviene spesso in campo auto ma, usando le ruote foniche dell’ABS, riesce a confrontare il rotolamento della ruota anteriore e posteriore, in modo da valutare se una delle due non sia alla pressione giusta. E’ così sensibile che ad ogni cambio gomme si deve tarare il sistema.

Arriviamo alle icone di destra. La prima (un libro) è la biblioteca dei manuali Piaggio di tutti i mezzi compatibili con il PMP, la seconda (punto interrogativo) è il manuale del PMP stesso, davvero semplice e completo. La terza (punto esclamativo) è solo il file delle note legali del software, forse valeva la pena nasconderlo in qualche sottomenù.


L’ultima è la classica rotella del setting ed apre un elenco di funzioni, tra cui l’avvisatore frecce che fa lampeggiare il telefono se dimentichiamo le frecce accese. Molto utile il Find My Bike, che nel momento in cui spegniamo il motore, registra automaticamente la posizione in cui abbiamo parcheggiato lo scooter. In fondo al menu ecco i due cursori per regolare i livelli di allarme di velocità e rollio. Con tutto lo spazio a disposizione sarebbe stato comodo fare due comandi leggermente più grandi, ma sono davvero piccoli ed è difficile regolare bene il valore.

Finisce qui l’analisi del Piaggio Multimedia Platform, un sistema meno complesso e tecnico del Turismo Veloce+ che abbiamo già visto, ma pienamente adatto alla clientela scooteristica. Secondo noi è davvero utile e ve lo consigliamo senza dubbio, peccato solo che il prezzo di modulo, cablaggio e centralina (che serve ad accendere le frecce con il telecomando) superi i 350€. Fornirlo di serie, almeno sui mezzi di fascia alta, sarebbe stato un interessante plus per la sicurezza.

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