Harley Street Glide, evoluzione della specie

Harley Street Glide, evoluzione della specie

Per alcuni l’Harley è “la moto”, mentre per altri è inutile ed eccessiva. Per andare oltre i luoghi comuni abbiamo deciso di farci un’idea di prima manoL’Harley-Davidson nasce a Milwakee poco pià di cento anni fa ed in tutto questo tempo ha rappresentato così bene il mito del motociclistmo che, per i meno appassionati, tutte le custom […]

3 Maggio 2017 - 00:00

Per alcuni l’Harley è “la moto”, mentre per altri è inutile ed eccessiva. Per andare oltre i luoghi comuni abbiamo deciso di farci un’idea di prima mano
L’Harley-Davidson nasce a Milwakee poco pià di cento anni fa ed in tutto questo tempo ha rappresentato così bene il mito del motociclistmo che, per i meno appassionati, tutte le custom sono Harley. Per gli esperti ovviamente no.

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  • Il futuro del passato

La H-D (da scrivere sempre con il trattino, mi raccomando) nella sua storia ha fatto 7 motori, escluso il motore raffreddato a liquido della serie Street (pensata per i mercati in via di sviluppo) che non viene nemmeno conteggiato. Su questa rocciosa immobilità tecnica ha costruito un solido mito, che però periodicamente ha dovuto aggiornare ed oggi noi saliremo in sella alla Street Glide equipaggiata con il nuovo Milwakee Eight, un bicilindrico da 1745cc modulare che promette di spingere le Harley nel futuro

  • La parte dell’occhio

La Street è sempre la stessa, con l’enorme cupolino batwing, la sella comoda e l’ampio cruscotto super accessoriato. Le borse laterali sono davvero grandi e profonde, ma forse sono un pò più lunghe e strette rispetto a dei bauletti tradizionali, in compenso sono molto più belle. Le finiture delle Harley sono al vertice per qualità e cura dei particolari, per non parlare della lista accessori, praticamente leggendaria.

  • In sella

Seduti sulla megapoltrona della grossa moto americana ci sentiamo già sulle strade della California. Le pedane avanzate, ma non troppo, ed il manubrio ampio e rivolto verso il guidatore, disegnano una posizione di guida XXL. Solo i blocchetti dei comandi sono molto grandi per le nostre manine europee. Il passeggero, se possibile, se la cava pure megli su un sellino ben sagomato ed accessoriato con il sissy bar.

  • In moto

Il nuovo motore Harley spinge forte, fluido e massiccio, solo con un lievissimo ritardo all’apertura dell’accelleratore. Forse meno ignorante dei motori precedenti, questo piacerà ai motociclisti più moderni. Le vibrazioni non mancano, ma sono sempre e solo good vibrations, attutite dai nuovi silent block e dal contralbero di bilanciamento. In due parole il nuovo Milwakee Eight è un motore concepito per essere e sembrare un motore.

  • Su strada

La Street Glide non è certo una piuma ed il suo uso nel traffico stretto è altamente sconsigliato. Precisa e confortevole su strada affronta con disinvoltura i megacurvoni autostradali e qualunque velocità di crociera, sopratutto al deflettore inserito nel cupolone, che azzera tutti i vortici. Ottimo il lavoro delle sospensioni, sia sul veloce che sull’asfalto disastrato, sopratutto pensando alla massa della moto.  Ci saremmo aspettati di più, invece, dall’impianto frenante a tre dischi, che pur fermando bene la moto, manca di quel tocco di cattiveria che ci piace nei freni, ma sono gusti personali e l’ABS “morbido” spiega l’indole della moto.

  • In conclusione

Questa nuova generazione di moto sarà sicuramente destinata ad evolvere la gamma Harley senza inutili rivoluzioni, grazie ad un progetto collaudato sul quale è stato innestato un motore moderno ed efficiente. Di assoluto rilievo la qualità della moto e la dotazione, come il sistema di infotainement facile e completo. Purtroppo calda tra le gambe e scomoda nel traffico incatenato, resta imbattibile quando la strada si apre ed i km da fare sono tanti, ma non dimenticate di portare una chiavetta USB con la musica degli Eagles

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