Caschi ai raggi X: KYT Falcon, Asia vincente

Caschi ai raggi X: KYT Falcon, Asia vincente

Lo Sport Touring orientale  stupisce per la qualità delle grafiche. KYT punta al mercato degli appassionati più esigenti con un casco dall’eccezionale rapporto qualità–prezzo Il marchio indonesiano è uno dei cinque presenti nel campionato MotoGP 2018, è nato come “Racing Idea Project” del gruppo PT Tara Kusuma Indah (speriamo di averlo scritto bene), fondato nel […]

29 Novembre 2018 - 00:00

Lo Sport Touring orientale  stupisce per la qualità delle grafiche. KYT punta al mercato degli appassionati più esigenti con un casco dall’eccezionale rapporto qualità–prezzo

Il marchio indonesiano è uno dei cinque presenti nel campionato MotoGP 2018, è nato come “Racing Idea Project” del gruppo PT Tara Kusuma Indah (speriamo di averlo scritto bene), fondato nel 1980 ed oggi uno dei più grandi produttori al mondo, con oltre 2 milioni di caschi all’anno. In Italia collabora con Suomy, ma nel suo portafogli ci sono diversi marchi, di cui noi europei conosciamo KYT e MDS, diffuso nella grande distribuzione.

KYT Falcon da vedere
Le grafiche race replica piacciono (quasi) a tutti e questo Falcon Espargarò Replica in tonalità Red Fluo è davvero appariscente. La lavorazione del casco è ben fatta ed anche maltrattando la calotta in resina termoplastica, non sentiamo scricchiolii o cedimenti, mentre le grafiche sono perfette e molto più dettagliate di quello che mostrano le foto. La linea di questo sport – touring è allungata all’indietro come tutti gli sportivi attuali e l’imboccatura ha una strana forma che segue la curva delle spalle, scendendo sia avanti che dietro. Fin troppo essenziale il design degli interni, che però rivestono bene la calotta, quindi niente polistirolo a vista.

KYT Falcon in testa
Nonostante le apparenze il Falcon non è un casco supersport, quindi la calzata è agevole e gli interni morbidi, regolabili tramite una pompetta nel retro della mentoniera. La fodera ha anche un buon feeling sul viso ma sopratutto ci sembra molto robusta. Ovviamente l’interno è sfoderabile e lavabile. Il bilanciamento del casco è decisamente anteriore e questo lo etichetta come casco da moto con la guida alta. Ottima l’abitabilità interna, con tanto spazio davanti al viso, anche se la visuale dall’interno del casco ci riporta a qualche anno fa, prima della moda delle visiera extra large. Il sistema di sgancio rapido è semplice e solido ed il Falcon è predisposto per la Pinlock, che viene fornita di serie, un plus importante. La visiera parasole è molto scura e si aziona facilmente.

KYT Falcon sulla strada
Allacciamo il cinturino micrometrico, e partiamo nel traffico con il nostro indonesiano in testa, con gli automobilisti che ci guardano muovere la testa come pazzi in tutte le direzioni. Abbiamo un insetto nel casco? No: dobbiamo capire se la strana forma della parte inferiore limita i movimenti, ma l’esame passa alla grande ed addirittura possiamo guidare agevolmente in posizione aerodinamica. Il peso da fermo del Falcon non è indifferente, con la bilancia che si è fermata a 1750 g (per una L) ma come sempre la moto in movimento aiuta a non sentirlo. Ottima la silenziosità nel traffico ed anche se accellerando un pò di rumore arriva, il comfort non ne risente troppo. Andando davvero forte sperimentiamo un pò di effetto vela, girando la testa. Le prese d’aria sono tradizionali, ma funzionano bene. Ovviamente andrebbe provato ad Agosto, se ce lo ricordate….

In conclusione
Per un prezzo di listino di 169 euro (ma si trova anche a meno), il Falcon è senza dubbio il miglior casco della galassia nella sua categoria: è solido, ben accessoriato e bello da vedere. Il suo unico difetto è il peso, ma in giro c’è di peggio e forse la visuale, meno ampia della concorrenza più moderna, che però costa circa il doppio. Fate le vostre conclusioni.

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