Il Kit del perfetto Viaggiatore

Il Kit del perfetto Viaggiatore

Un elenco di accessori cui non possiamo rinunciare per viaggiare sicuri Prima di partire per un viaggio in motocicletta, bisognerebbe verificare di aver con sé un kit che ci aiuti in caso di semplici disagi o possibili emergenze. La distanza da percorrere non è sempre un fattore importante. Contano molto, invece, le condizioni atmosferiche cui […]

21 Luglio 2010 - 00:00

Un elenco di accessori cui non possiamo rinunciare per viaggiare sicuri

Prima di partire per un viaggio in motocicletta, bisognerebbe verificare di aver con sé un kit che ci aiuti in caso di semplici disagi o possibili emergenze. La distanza da percorrere non è sempre un fattore importante. Contano molto, invece, le condizioni atmosferiche cui andremo incontro e i possibili imprevisti.

Se ritieni di voler aggiungere una voce all’elenco: commenta l’articolo.

  • Viaggi brevi (1-50 Km)

In questi casi le condizioni meteo si spera siano “prevedibili”. Entrano in gioco principalmente la temperatura e la Legge di Murphy (quest’ultima sempre all’erta). Gli oggetti da portarsi dietro sono:


  1. Lampadina di scorta
    . Può succedere in qualsiasi momento che si bruci l’anabbagliante e per non rischiare una multa di giorno o la vita di notte: meglio averne dietro una. È consigliabile acquistarla in blister. Entra facilmente anche sotto la sella di una sportiva. Meglio se economica: lampade poderose a effetto discoteca, infatti, sono distribuite in scatole rigide e troppo ingombranti; potrebbero rovinarsi a causa delle vibrazioni.
  2. Panno morbido. Torna utile (magari insieme ad uno spray di quelli adatti), per pulire la visiera del casco in caso uno sciame di insetti decida di incrociarci contromano o un volatile abbia un’improvvisa incontinenza. Percorrere anche un solo Km con la visiera troppo imbrattata è pericoloso, usare i jeans per pulirla è poco igienico (e il risultato è scarso).more
  3. Acqua. Soprattutto quando fa caldo (ma non solo) è importante avere con sé una bottiglietta d’acqua o una bevanda (rigorosamente) analcolica. Viaggiare in moto provoca sudorazione anche d’inverno, figuriamoci d’estate. Il rischio disidratazione è sempre dietro l’angolo
    . In caso di sete, una breve sosta e la bottiglietta risolvono il problema. Ricordiamo che la disidratazione provoca svenimenti e allucinazioni
    ed è subdola: quando si è concentrati alla guida si tende a non percepirla, tuttavia affiora istantaneamente durante le soste (sintomo che c’era anche prima). L’acqua può servire anche a pulire la visiera con il panno di cui sopra.

  4. Cellulare, carico.
    Il telefonino ormai è un accessorio diffusissimo. Proprio per questo è più facile commettere l’errore di sottovalutarne l’importanza. Va tenuto sempre carico. Accertatevene prima della partenza. In caso di problemi (anche gravi) una telefonata può salvare letteralmente la vita. Anche senza credito si possono effettuare le chiamate di emergenza (112, 113, 115, 118).

  5. Occhiali.
    (Eventualmente) Da vista con lenti trasparenti se stiamo usando quelli da sole; da sole graduati se stiamo usando quelli da vista. Conosciamo sempre l’ora di partenza, ma non necessariamente quella del ritorno. Se il viaggio inizia al buio, potremmo trovarci a tornare col solleone o viceversa. Ricordate inoltre che se non abbiamo occhiali da sole con lenti correttive – e senza siamo delle talpe – è sicuramente meglio usare un casco con la visiera parasole disinseribile tenendo ben saldi al naso gli occhiali da vista. In ogni caso l'importanza degli occhiali da sole
    in viaggio è imprescindibile.
  • Viaggi di media percorrenza (50 – 200 Km)

In questi casi bisogna tenere conto del fatto che le condizioni meteo potrebbero mutare e che in caso d’inconveniente non siamo più vicini a casa. Alla dotazione per i viaggi brevi aggiungiamo:

  1. Tute antipioggia. Si trovano in ogni negozio di accessori auto/moto e online. Costano poco, sono facili da indossare sopra i vestiti e riparano dalla pioggia in modo efficiente. Piegate nel loro contenitore occupano pochissimo spazio. Per maggiori dettagli vedi questa guida
    .
  2. Bomboletta gonfia e ripara. Si tratta di una soluzione “facile e veloce” per far fronte a una foratura “che proprio non ci voleva”. Resta l’unica soluzione in mancanza di gommisti nelle vicinanze e della dimestichezza necessaria con i Kit di riparazione portatili.

  3. Nastro telato.
    Comunemente detto anche “nastro americano”. Consiste in un rotolo adesivo molto resistente alle sollecitazioni meccaniche e agli agenti atmosferici. Torna utile –tra le altre cose- nello sventurato caso dovesse capitarci di avere un piccolo incidente. Permette di “rattoppare” temporaneamente: carena, tubi, fari, cavi, etc. al fine di farci raggiungere casa, la meta o i soccorsi.
  4. Torcia elettrica. Torna utile per armeggiare nell’oscurità con tutti gli altri elementi della presente lista. Cercare il foro nello pneumatico, all’imbrunire e senza lume elettrico in ausilio, declina l’umor.
  • Viaggi lunghi (oltre i 200 Km)

I veterani del mototurismo sanno bene cosa portarsi dietro. Esperti si diventa, però. Completiamo quindi  la lista:

  1. Batteria di scorta per il cellulare. Restare a secco con la carica della batteria non è certo difficile quando si viaggia per più giorni. Il “cellofono” normalmente lo carichiamo nelle soste notturne. Può capitare, però, che ceda prematuramente a causa degli sbalzi termici o dell’eccessivo caldo/freddo costante. I più intraprendenti viaggiatori abituali fanno installare una presa accendisigari sulla moto, in modo da poter utilizzare un caricabatteria da auto.
  2. Guanti di scorta. Assolutamente sconsigliabile viaggiare senza. In caso cambi la temperatura meglio avere guanti più leggeri o guanti più pesanti, da poter utilizzare secondo le occasioni.

  3. Kit di riparazione pneumatici.
    Sono una valida alternativa alla bomboletta indicata precedentemente. La differenza principale sta nel fatto che sono più difficili da usare, ma la riparazione (quando possibile) è definitiva o comunque permette una percorrenza maggiore. Assicuratevi che nella scatoletta siano comprese anche delle bombolette di Co2 per gonfiare la gomma.

  4. Assicurazione aggiuntiva.
    Tutela il nostro portafogli in caso di “panne” o di qualsiasi problema non risolvibile alla moto. Attenzione: le estensioni di assistenza stradale vendute assieme alle polizze assicurative standard non coprono praticamente nessun evenienza (sono delle fregature)! Per avere la certezza di non spendere millemila euro a causa di postille e clausole restrittive è meglio stipulare un contratto a parte (anche con la stessa compagnia). Il costo si aggira attorno agli 80,00 euro annui; contro i 20,00 dell’estensione assicurativa standard. Basta un solo intervento, però, per aggiungere numerosi Zeri alla cifra. (si paga ogni singolo Km di trasporto della moto!)

  5. Cavo Frizione.
    Abbrevia notevolmente i tempi di riparazione in caso l’officina a cui ci affidiamo non abbia la parte di ricambio in magazzino. Arrotolato occupa veramente poco spazio. Citiamo il cavo frizione perché è un classico. Alcuni modelli di motociclette potrebbero avere altri “punti deboli”. Se il ricambio non è ingombrante e costoso è meglio portarselo dietro. In pieno agosto potrebbero volerci più di 20  giorni per farlo arrivare in officina.
  6. Security Check!
    La motocicletta, come ogni altro mezzo di trasporto, va sottoposta a un controllo prima della partenza. Un piccolissimo guaio tecnico -amplificato dallo stress del viaggio- può diventare un problema serio!
  • Un’ ultima considerazione:

Evitiamo di viaggiare stracarichi: è scomodo e pericoloso. Il viaggio in moto non sostituisce quello in auto o in treno. Si tratta di due mondi completamente diversi. È consigliabile evitare di percorrere troppi chilometri se non se ne ha l’esperienza. Meglio iniziare con viaggi graduali, piuttosto che percorrere 1.000 Km “in un botto” dopo solo pochi mesi di esperienza alla guida di una moto. Il vero rude biker non ha paura dei suoi limiti perché li conosce
.


A volte alcuni tratti possono essere percorsi in nave+moto, specie tra il Nord e il Sud d’Italia, senza per questo essere tacciati di pigrizia. Evitare lunghe e noiose autostrade, risparmia fatica inutile e ci fa arrivare vicini alla meta con più energie per godersi i luoghi che si visiteranno. Il viaggio in moto migliore è quello che ci fa stare bene, non dev’essere una sfida alla propria resistenza.

Qui una guida generica su come trasportare bagagli in moto

  • Un consiglio per i souvenir ingombranti

Spedite! È inutile e pericoloso caricare sulla moto lo stegosauro imbalsamato comprato dai cinesi a Capo Nord. Molto meglio impacchettare tutto e spedirselo direttamente a casa. Vestiti (anche quelli da lavare), cappelli, statuette, cartacce e preziosi: con la spedizione assicurata arriveranno o sarete rimborsati. Ovvia – poi – la raccomandazione di dotarsi di borse adeguate, pensate per le moto, per portare il necessario (evitando il superfluo).

  • Inviarsi a casa un panda di peluche a grandezza naturale: 20 euro, con la carta di credito.
  • Viaggiare in Sicurezza, liberi da bagagli ingombranti: non ha prezzo.

In aggiunta a quanto già scritto da noi, le giuste segnalazioni dei nostri lettori:

  • Spray o crema contro le punture d’insetti. Stick all’ammoniaca e/o crema con antibiotico/cortisone per arginare le conseguenze e le reazioni allergiche. Coprirsi a dovere e mettere un casco integrale o jet con visiera “totale”, serve anche ad evitare spiacevoli “scontri” aerei con insetti che possono davvero essere nocivi e pericolosi! Una puntura d’ape o di vespa in faccia, per esempio, ci annienterebbe il viaggio per diversi giorni.
  • Antistaminico/antiallergico, per chi viaggia per campagne nei periodi “critici”. Ma attenzione, l’antistaminico da’ sonnolenza! Meglio curare i sintomi con spray nasale o collirio, se si deve guidare.
  • KIT di Pronto Soccorso. Ne esistono di molto piccoli ma ben forniti di cerotti, disinfettanti, garze.
  • Gilet ad alta visibilità (giallo o arancio, con banda catarifrangente): utilissimo in caso di soste e(o per i viaggi in notturna, su strade non o poco illuminate.

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