Il mondiale sbarca sul difficile tracciato dell’Algarve. Pirelli ci spiega la pista e quali gomme verranno adottate. Pista di quelle “toste”, quella situata vicino la cittadina di Portimao. Una gara cruciale per la corsa al campionato del mondo. Pirelli, per l’occasione, ci spiega le soluzione che verranno portate in Portogallo, per un Gp che si preannuncia […]
Il mondiale sbarca sul difficile tracciato dell’Algarve. Pirelli ci spiega la pista e quali gomme verranno adottate.
Pista di quelle “toste”, quella situata vicino la cittadina di Portimao. Una gara cruciale per la corsa al campionato del mondo. Pirelli, per l’occasione, ci spiega le soluzione che verranno portate in Portogallo, per un Gp che si preannuncia denso di emozioni.
- Tre le mescole: Sc1 ed Sc2 per l’anteriore, e Sc0-Sc1-Sc2 al posteriore
Per l’anteriore, i tecnici Pirelli portano a Portimao due soluzioni SC1 ed una SC2. La N1159 come SC1 di “riferimento”, utilizzata per tutta la stagione, e la P1280 come soluzione “sviluppo” SC1, introdotta per la prima volta a Donington . Una copertura in grado di offrire più grip in caso di basse temperature. A queste si affiancala P773, soluzione SC2 medio – dura, già usata anche essa nel corso della stagione.
Al posteriore, abbiamo due soluzioni SC0, una SC1 di riferimento ovvero la P1060 che è stata messa a disposizione per tutto il 2012 tranne nel round di Monza e Mosca, e quella di sviluppo, la R302 usata per la prima volta in occasione dei test di Imola ed è poi utilizzata nelle gare da Donington all’ultima del Nürburgring. In caso di corsa disputata con basse temperature, ecco disponibilela M1157 in mescola SC2
- La pista di Portimao
Curvone a destra, prima del rettilineo d’arrivo. Un nastro d’asfalto lungo 350 m, raggio di 150m, con tempi di percorrenza di 6,5 secondi. Forse il punto più difficile per i piloti. La linea deve essere perfetta, in modo da poter uscire forte per il lungo rettilineo d’arrivo. Qui le SBK, sono in costante accelerazione, con velocità che passano dai 150km/h in ingresso curva, agli oltre 250Km/h in uscita, con angolo di piega di 50°. Forte deriva della moto, con stress termico notevole per le gomme.
Al contrario le curve 5, 8, 11, 13, e 14 hanno un raggio di curvatura più piccolo, circa 30 metri, che costringe a frenate molto decise Percorsa metà curva, la moto richiede al pneumatico posteriore, che è molto freddo, una forte accelerazione longitudinale fino a 1G con un angolo di piega di 50°. Gli pneumatici sono particolarmente freddi soprattutto quando si inseriscono nelle curve a sinistra, le 5 e 13. Parola d’ordine per i piloti: uscirne il prima possibile! Ingressi fulminei e rialzarsi e… via!
Arrivati alla prima curva, in fondo al rettilineo d’arrivo, la struttura del pneumatico anteriore messa a dura prova: un raggio di 100m, consente velocità di ingresso e percorrenza di oltre 100km/h, lopneumatico anteriore in questo caso,deve percorrere circa80 metriin piega e allo stesso tempo in frenata. Importante è dosare molto bene la pinzata, per non ritrovarsi poi sulla ghiaia!