MOTODAYS 2013, record di presenze contro la crisi

MOTODAYS 2013, record di presenze contro la crisi

Agli italiani piace la moto. E’ questo il dato che emerge all’indomani della quinta edizione del “Motodays”, tra i più importanti saloni del motociclo.Un amore innato, quello degli italiani verso moto e scooter, avvalorato dall’elevato numero di presenze nel corso dell’intera manifestazione: 141.720 visitatori e nuovo record stabilito. Un dato che dovrebbe far quantomeno riflettere […]

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15 Marzo 2013 - 00:00

Agli italiani piace la moto. E’ questo il dato che emerge all’indomani della quinta edizione del “Motodays”, tra i più importanti saloni del motociclo.
Un amore innato, quello degli italiani verso moto e scooter, avvalorato dall’elevato numero di presenze nel corso dell’intera manifestazione: 141.720 visitatori e nuovo record stabilito.

Un dato che dovrebbe far quantomeno riflettere circa le reali motivazioni della crisi del settore motociclistico in Italia, frutto non della sopita passione degli italiani verso il prodotto a due ruote, bensì frutto – anzitutto – della eccessiva tassazione che tocca carburanti e gestione “burocratica” dei veicoli in questione.

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  • A spasso tra gli stand: moto e passione

Ad ogni modo, “Motodays” è stata una occasione per ammirare, toccare con mano e provare l’intero panorama motociclistico internazionale, dagli scooter al cross, passando per le sempre venerate sportive carenate. Grazie alla “Riding Experience”, i visitatori hanno potuto assaggiare su strada modelli KTM, Triumph, BMW, Honda, Yamaha, Suzuki, Harley-Davidson.

Naturalmente, i padiglioni interni della Fiera di Roma sono stati letteralmente invasi dal pubblico. Tutte le Case – in forma diretta o tramite fidi concessionari e rivenditori – sono stati ottimamente rappresentati. Rispetto agli anni scorsi, tuttavia, abbiamo constatato una flessione al ribasso del prodotto custom, qualificato da una scarsa presenza di Marchi e stand ad esso dedicati.

  • Spazio all’ecologia

Più vasta rispetto al 2012 “Elettrocity”, l’area riservata ai veicoli elettrici ed “ecologici”, ad onor del vero l’area meno visitata dell’intera mostra, a testimonianza del poco appeal esercitato da questi mezzi agli occhi degli appassionati veri e puri.

“Motodays” è anche motociclismo sportivo. Sul palco del Padiglione 3 si sono alternati piloti del calibro di Max Biaggi (a lui l’onore di inaugurare la manifestazione), Eugene Laverty e Sylvain Guintoli (piloti ufficiali Aprilia nel Mondiale Superbike), Michel Fabrizio, Davide Giugliano, Michele Pirro, Danilo Petrucci, Simone Corsi e Alessandro Gritti, pilota enduro del passato.

Seducenti, come sempre, le moto da corsa esposte (alcune solo “show bike”…), quali la bellissima e rifinitissima KTM Moto 3 2012 del campione mondiale Sandro Cortese, la Honda RC 213V Moto GP portata in gara nel 2012 da Daniel Pedrosa, la Ducati “Desmosedici” GP12 di Michele Pirro, la Yamaha M1 2012 Moto GP del campione mondiale Jorge Lorenzo e la Aprilia RSV4 Superbike di Guintoli.

  • “Cinquantini” che hanno segnato un’epoca

Emozionante e ricca di storia la mostra allestita al Padiglione 5 dal Moto Club Yesterbike, titolata “50 Cinquantini”. Una esposizione comprendente di ben 58 cinquantini – tra ciclomotori e moto vere e proprie – la quale ha ben ripercorso la storia di questi piccoli ma geniali veicoli a due ruote. Moto di serie e molto altro ancora: aftermarket, accessori, abbigliamento, preparatori di special (custom e sportive), stand di riviste specializzate, show di stunt e freestyler, tanti spazi riservati alle moto d’epoca, auto da sogno, nonché una mostra scambio.

Tirando le somme, “Motodays” ha saputo, ancora una volta mantenersi al vertice, operazione mai semplice in questi tempi in cui i motori vengono a torto demonizzati, per qualità e quantità espositiva, nonostante una percettibile (e preventivabile) flessione rispetto al biennio scorso.

Con l’augurio di una sesta edizione ancor più scoppiettante e, soprattutto, confidando in una rapida ripresa del mercato motociclistico in Italia.

(testo e foto di Paolo Pellegrini)

 

 

 

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