
MotoE: cosa succederà dopo il 2025?
La Federazione annuncia il futuro inevitabile della MotoE dal 2026, in attesa di condizioni più mature per le moto elettriche ad alte prestazioni
La Federazione annuncia il futuro inevitabile della MotoE dal 2026, in attesa di condizioni più mature per le moto elettriche ad alte prestazioni
La Fédération Internationale de Motocyclisme (FIM), in accordo con Dorna Sports, ha annunciato ufficialmente che il Campionato del Mondo FIM MotoE andrà in pausa a partire dalla fine della stagione 2025. Dopo sette anni di attività, la serie interamente dedicata alle moto elettriche chiude quindi i battenti, almeno temporaneamente. Secondo la FIM, l’obiettivo di portare le competizioni a zero emissioni su un palcoscenico mondiale non ha trovato il riscontro atteso né presso i fan, né nell’industria motociclistica, che nel frattempo ha intrapreso altre strade per la transizione ecologica.
IL MERCATO NON HA SEGUITO IL SOGNO ELETTRICO
La MotoE è nata nel 2019 come simbolo di innovazione e sostenibilità, ma il mercato delle moto elettriche ad alte prestazioni non ha conosciuto la crescita prevista. Nonostante gare spettacolari e piloti di talento, la categoria non ha saputo generare quell’entusiasmo di massa necessario per consolidarsi. Parallelamente, i costruttori hanno orientato gli investimenti verso lo sviluppo di motori a combustione più efficienti e compatibili con carburanti non fossili, tecnologia che appare oggi più promettente nel breve termine. Questa divergenza ha spinto la FIM e Dorna a una riflessione pragmatica: fermarsi, per non correre il rischio di restare fuori sincrono con l’industria.
L’IMPEGNO ECOLOGICO DELLA MOTOGP CONTINUA
Lo stop della MotoE non significa un passo indietro sul fronte della sostenibilità. Al contrario, MotoGP proseguirà nel percorso già avviato verso carburanti 100% non fossili entro il 2027, partendo dal 40% minimo previsto già nel 2024. È questa la strategia scelta per coniugare la spettacolarità delle corse con l’impegno ambientale, in linea con la direzione assunta da gran parte dei costruttori mondiali. La sfida sarà dimostrare che anche i motori termici possono avere un futuro a basse emissioni, aprendo la strada a una nuova generazione di propulsori sostenibili senza sacrificare le prestazioni.
UNO STOP CHE GUARDA AL FUTURO
Il presidente della FIM, Jorge Viegas, e l’amministratore delegato di Dorna Sports, Carmelo Ezpeleta, hanno entrambi ringraziato pubblicamente squadre, piloti, partner tecnici e sponsor che hanno reso possibile la MotoE. I due dirigenti hanno sottolineato come la decisione non rappresenti un addio definitivo, ma una sospensione strategica.
La MotoE potrà tornare in futuro, se e quando la tecnologia elettrica – o altre soluzioni sostenibili – dimostreranno di essere mature e rilevanti per il panorama delle corse. È un addio a tempo, dunque, ma anche una promessa: quella di non smettere mai di innovare.