Rossi capolavoro davanti ad uno spettacolare Marquez e al tenace Crutchlow, deluso Pedrosa 4° classificato, Lorenzo eroico taglia il traguardo in 5° posizione.Una gara come quelle che non si vedevano da un po’. Una gara da “tutti in piedi sul divano”.more Bentornato Valentino! Il motociclismo aveva bisogno di una gara come questa, non solo per […]
Rossi capolavoro davanti ad uno spettacolare Marquez e al tenace Crutchlow, deluso Pedrosa 4° classificato, Lorenzo eroico taglia il traguardo in 5° posizione.
Una gara come quelle che non si vedevano da un po’. Una gara da “tutti in piedi sul divano”.
- Bentornato Valentino!
Il motociclismo aveva bisogno di una gara come questa, non solo per il ritorno del Dottore sul gradino centrale del podio, ma anche per tutta la cornice che ha ornato il weekend olandese: l’aggressività del un giovane e talentuoso Marquez ; il coraggio dentro e fuori la pista di uno stoico Lorenzo e il sempre più insidioso inglese Crutchlow che con la sua Yamaha clienti sta diventando il quinto dei “fantastici quattro”.
IL WEEKEND Il Giovedì olandese si apre con un Lorenzo subito velocissimo sull’asciutto ma che nel pomeriggio cade ed è costretto a volare a Barcellona per operarsi. Il Venerdì mattina lo scenario è quello tipico olandese con una violenta pioggia che si abbatte sul circuito. Tutti i piloti rientrano ai box e l’unico, finita la tempesta, a provare ad uscire con le slick è Marc Marquez che nel secondo giro in pista cade provocandosi una frattura al mignolo destro e all’alluce sinistro. Questo però non spaventa lo spagnolo che nelle FP4 è primo davanti al costante Rossi che sta collezionando un passo costante in previsione della gara. Sembra essere un weekend incolore per Pedrosa che con la pista di Assen non ha un gran feeling.
LA GARA Pronti … Via! La luce del semaforo si spegne e Pedrosa compie la sua tipica partenza a razzo sopravanzando dalla quinta casella in griglia. Cal Crutchlow rimane attardato e viene sorpassato da Marquez e Rossi che supera il tedesco Bradl. Dalle retrovie si fa strada Lorenzo che dopo esser partito 12°, al 22° giro è già 4°. Valentino vuole dirigere la gara e si porta in prima posizione ma è marcato a uomo da Pedrosa e Marquez che danno vita ad un duello tutto in casa Honda. Questa contesa si risolve in favore di Marc mentre più dietro Lorenzo , in seguito ad un comprensibile calo di prestazione, lascia il passo a Crutchlow che riesce a superare Pedrosa. L’inglese in un primo momento sembra poter arrivare anche su Marquez ma compie un errore andando largo a qualche giro dalla fine. Lorenzo conclude una gara in difesa alla ricerca di limitare i danni dopo la caduta in vista del mondiale. E vi riesce, l’allungo di Pedrosa in classifica è di soli 9 punti rispetto al diretto avversario spagnolo. Un mostruoso Lorenzo che si scaglia contro i pronostici, contro il tempo, contro gli avversari e li batte tutti perché nonostante non sia salito sul gradino più alto del podio, il suo è comunque un primo posto di coraggio, di volontà di forza fisica e mentale!
Là davanti il veterano taglia il traguardo in solitaria. Firma così la sua 106° vittoria assoluta. Il “Dottore” nazionale, dopo gli anni bui in Ducati, è tornato alla vittoria dopo 993 giorni di astinenza da quel lontano 10-10-2010 che segnò -guarda caso- la 46° vittoria di Rossi in Yamaha.
(A cura di Elena Crepaldi)