Una pista mutata nel tempo per adattarla ai sempre più esigenti standard di sicurezza. Anche le gomme, importanti per la tranquillità dei piloti .L’originale “ Sachsenring” non è quello che conosciamo adesso! Il nome dell’attuale circuito è stato “rubato” al tracciato di Grillenburg che fu attivo dal 1927 al 1933. L’inaugurazione della pista odierna è […]
Una pista mutata nel tempo per adattarla ai sempre più esigenti standard di sicurezza. Anche le gomme, importanti per la tranquillità dei piloti .
L’originale “ Sachsenring” non è quello che conosciamo adesso! Il nome dell’attuale circuito è stato “rubato” al tracciato di Grillenburg che fu attivo dal 1927 al 1933. L’inaugurazione della pista odierna è avvenuta nel 1927 , ma questa subì delle modifiche a seguito dell’alto numero di incidenti delle prime due edizioni di gara.
- Gli incidenti fatali ci hanno consegnato un tracciato tutto nuovo
Nonostante i cambiamenti eseguiti in nome della sicurezza altri tre piloti persero la vita nell’edizione del 1934. A seguito di altri incidenti in questo circuito, che avvennero nel 1990, il tracciato non ottenne l’omologazione per far disputare le gare mondiali e così la pista venne completamente ricostruita. Per la sicurezza dei piloti vennero fabbricate strutture di contorno adeguate e nel 2001 venne anche ampliato il paddock.
- La sicurezza del tracciato è importante tanto quanto quella della “cornice”
A questo scopo infatti nel 2012 Claude Danis, responsabile della Fim in ambito sicurezza, ha promosso dei lavori di ristrutturazione che hanno previsto l’allargamento delle vie di fuga di due curve ma anche l’apporto di modifiche di alcune barriere. Per queste migliorie il Governo della Sassonia ha messo a disposizione 1,5 milioni di euro.
- Dopo aver risolto i problemi del circuito… e toccato alle gomme
Nelle scorse due edizioni infatti numerose furono le polemiche in merito a tale argomento. Il circuito, è sinistrorso e presenta solo 4 curve a destra contro le 10 a sinistra. Nel 2011 le lamentele dei piloti erano rivolte al fatto che
la mescola asimmetrica venne portata solo per il posteriore. Per questo motivo l’anteriore, aveva dei problemi di “messa in temperatura” sul lato destro; ciò fu causa sdi rovinose cadute per alcuni piloti la perdita dell’avantreno. Lo scorso anno la Bridgestone, per combattere questo problema unito all’alta abrasività dell’asfalto, portò una gomma extradura e pneumatici slick anteriori e posteriori asimmetrici e con alta differenza di gradazione tra la spalla sinistra e quella destra. La sicurezza del motociclista è un obiettivo verso il quale devono convergere gli sforzi di tutti: dal fabbricatore della tuta, al gommista, fino persino al Marshall della pista che aiuta il pilota a rialzarsi dopo una caduta.
(a cura di Elena Crepaldi)