Nuovi parametri per la sicurezza di noi Motociclisti

Nuovi parametri per la sicurezza di noi Motociclisti

Parte lo studio delle norme tecniche che consentano di installare sistemi che limitino gli effetti degli incidenti dei motociclisti. Non è un mistero, a rinvigorire la mia foga nello scrivere su questi argomenti è l’esperienza diretta. Buche che rovinano le automobili, possono far cadere i motociclisti. Pali e segnali stradali posizionati male possono ammaccare le […]

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1 Giugno 2010 - 00:00

Parte lo studio delle norme tecniche che consentano di installare sistemi che limitino gli effetti degli incidenti dei motociclisti.

Non è un mistero, a rinvigorire la mia foga nello scrivere su questi argomenti è l’esperienza diretta. Buche che rovinano le automobili, possono far cadere i motociclisti. Pali e segnali stradali posizionati male possono ammaccare le auto, ma causano gravissimi danni (mortali) a un centauro. I guard-rail assassini
possono contenere la sbandata di un’autovettura(?), ma rischiano di decapitare un motociclista in scivolata.

La strada non è progettata per noi utenti delle due ruote.

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Sì, perché sembriamo tanto forti sui nostri bolidi rumorosi e cattivi, ma in realtà basta una buca, un po’ di sabbia e un guard-rail per trasformare qualsiasi demone su due ruote in un fantasma del recente passato. Per ovviare alla lacuna normativa e umanitaria, l’UNI (Ente Nazionale italiano di Unificazione) sta mettendo a punto un nuovo documento tecnico sui «Dispositivi stradali di sicurezza per motociclisti. Classi di prestazioni, modalità di prova e criteri di accettazione» destinato ad essere pubblicato come Rapporto tecnico UNI.

Fanno parte di UNI: imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, realtà della Pubblica Amministrazione. Di seguito l’annuncio.


Alla stesura di questo documento hanno partecipato rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di Anas, oltre che dei produttori, delle Universita’, delle associazioni di categoria e degli organismi di certificazione.

Il rapporto definisce i requisiti, la classificazione e le modalita’ di valutazione e accettazione di sistemi volti a migliorare la sicurezza passiva delle barriere di sicurezza stradali e di ostacoli, nei riguardi di impatti di motociclisti. Tali sistemi hanno l’obiettivo di mitigare gli effetti dell’urto di un motociclista che, caduto al suolo e separatosi dal motociclo, scivola verso l’ostacolo. Il documento specifica quindi le prestazioni richieste e la modalita’ di verifica di tali prestazioni.

La verifica e’ eseguita sperimentalmente per mezzo di manichini antropometrici che sono lanciati e fatti urtare contro i sistemi da valutare in condizioni d’urto definite. La valutazione e’ fatta attraverso l’elaborazione di misure eseguite per mezzo di tali manichini. Il nuovo documento definisce inoltre i metodi e le condizioni di prova, le classi di prestazioni e i criteri di accettazione delle prove d’urto. Stabilisce infine le condizioni e le caratteristiche dei manichini da utilizzare per le prove e del tipo di casco che il manichino deve indossare.

A conferma dell’importanza dell’argomento, anche in sede Cen e’ in corso di elaborazione il progetto di norma europeo ‘Road restraint systems – Motorcycle road restraint systems which reduce the impact severity of motorcyclist collisions with safety barriers’.

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