Fa discutere il limite di velocità imposto dalla provincia autonoma di Trento. Il CIM: ” Un modo per fare cassa!”Arriva l’estate e fioriscono le “iniziative” dei comuni a favore della sicurezza e rispetto ambientale. L’idea stavolta a tutela del’incolumità dei motociclisti arriva dalla Provincia Autonoma di Trento che, per le strade che si snodano attraverso […]
Fa discutere il limite di velocità imposto dalla provincia autonoma di Trento. Il CIM: ” Un modo per fare cassa!”
Arriva l’estate e fioriscono le “iniziative” dei comuni a favore della sicurezza e rispetto ambientale. L’idea stavolta a tutela del’incolumità dei motociclisti arriva dalla Provincia Autonoma di Trento che, per le strade che si snodano attraverso i passi dolomitici, ha pensato di abbassare i limiti di velocità da 70 kmh ai 60 kmh della recente delibera.
- Sale la protesta
Un modo, secondo gli amministratori, di prevenire gli incidenti che vedono coinvolti i motociclisti, oltre a salvaguardare l’ambiente con diminuzione dell’inquinamento acustico. Dura presa di posizione del CIM, il Coordinamento Italiano Motociclisti, che propone la protesta contro l’assurdità di tali limiti:” Un torpedone immenso di motociclisti che “intasando” i passi alpini a 60 km/h faccia capire l’assurdità di una simile restrizione alla circolazione, costringendo così le autorità a un confronto sulle proprie scelte ascoltando anche il parere di chi ama le moto ma le usa con intelligenza e rispetto degli altri.”