Svizzera, troppi incidenti in moto: nel mirino l’età minima di guida

Svizzera, troppi incidenti in moto: nel mirino l’età minima di guida

Troppi incidenti in moto tra i giovanissimi: in Svizzera chiedono di innalzare nuovamente l'età minima per guidare una motocicletta

 

Troppi incidenti in moto tra i giovanissimi: in Svizzera chiedono di innalzare nuovamente l'età minima per guidare una motocicletta

14 Luglio 2025 - 17:40

In Svizzera si è aperto un dibattito sull’età minima dei conducenti delle moto, chiedendo di innalzarla. Ricordiamo che nel 2021 il legislatore elvetico ha modificato l’Ordinanza sull’ammissione alla circolazione di persone e veicoli (OAC), consentendo ai quindicenni di guidare motociclette e scooter fino a 45 km/h sulle strade svizzere, e ai sedicenni di avere accesso a moto da 125 cc. Sebbene l’adeguamento non era necessario, si è deciso di allineare la legislazione svizzera a quella in vigore in alcuni Paesi dell’UE (tra cui l’Italia, dove bastano addirittura 14 anni per guidare un ciclomotore 50 cc). Tuttavia, da allora il numero di infortuni gravi negli under 18 alla guida di motociclette è più che raddoppiato, per questo l’UPI (l’Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni) ha proposto di innalzare nuovamente il limite di età.

SVIZZERA: IN AUMENTO GLI INCIDENTI IN MOTO TRA I GIOVANISSIMI

In particolare, da quando è cambiata l’età minima per guidare le moto, ogni anno 135 adolescenti tra i 15 e i 17 anni sono rimasti gravemente feriti in incidenti motociclistici, e 4 hanno perso la vita. A titolo di confronto: nei tre anni precedenti alla modifica della legge, la media annua era di 51 adolescenti in moto rimasti gravemente feriti e un decesso.

L’analisi degli incidenti dimostra quanto sia pericolosa per i giovani la combinazione di una scarsa esperienza di guida e di una moto più potente. Questo è dovuto a diversi fattori: anche dopo la formazione e l’ottenimento della patente, i motociclisti giovani non hanno ancora sufficiente esperienza nella circolazione stradale e nella padronanza della moto. Al contempo, la loro scarsa familiarità con il traffico motorizzato rende difficile riconoscere i pericoli e valutare correttamente le situazioni di traffico. A questi fattori si aggiungono caratteristiche tipiche dell’età adolescenziale: un controllo degli impulsi meno sviluppato, una maggiore propensione al rischio e una tendenza a sopravvalutare le proprie capacità.

La statistica sugli incidenti mostra che questi fattori diventano ancora più critici quando si abbassa l’età di accesso a moto più potenti e quindi più veloci. Maggiore è la velocità, maggiore è il rischio d’incidente e la gravità delle lesioni in caso di impatto.

PATENTE MOTO SVIZZERA: FORMAZIONE PIÙ SEVERA, MA NON È SUFFICIENTE

Quando il legislatore svizzero ha abbassato l’età minima, nel contempo ha aumentato da 8 a 12 ore la formazione pratica obbligatoria per gli allievi della sottocategoria A1. Eppure, le cifre relative agli infortuni dimostrano che questa misura non è sufficiente. Per questo motivo, la Confederazione intende valutare ulteriori misure, ad esempio sul contenuto o sulla durata della formazione pratica. L’UPI ha accolto con favore l’iniziativa volta a rafforzare la sicurezza degli adolescenti su due ruote, sottolineando l’importanza di migliorare la formazione per la patente, con un’attenzione particolare allo sviluppo delle competenze di valutazione del rischio.

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LA PROPOSTA: ETÀ MINIMA 16 ANNI MA 18 ANNI PER GUIDARE I 125

Ciò non toglie che anche migliorando la formazione, i motociclisti adolescenti restano una categoria ad alto rischio d’incidenti. Per ottenere una riduzione duratura del numero d’incidenti, secondo l’UPI è indispensabile un nuovo adeguamento dell’Ordinanza sull’ammissione alla circolazione, come richiesto a livello politico. Per proteggere i motociclisti adolescenti da incidenti gravi, l’UPI ha chiesto pertanto di alzare a 16 anni l’età minima per guidare una moto e consentire l’accesso ai veicoli 125 cc solo a partire dai 18 anni.

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