Monopattini elettrici: Milano e Torino avviano la sperimentazione

Monopattini elettrici: Milano e Torino avviano la sperimentazione

Le città di Milano e Torino avviano la sperimentazione per la micromoblità elettrica, ecco tutte le regole e le perplessità, sia delle istituzioni che di noi di SicurMOTO.it

31 Luglio 2019 - 00:00

I comuni di Milano e Torino hanno avviato la sperimentazione per la micromobilità elettrica, secondo il potere ricevuto dalla nuova legge. C’è però qualche riserva da più parti.

LA LEGGE

Il Decreto Legge approvato a Giugno dà pieni poteri ai comuni, di sperimentare sul loro territorio la circolazione di monopattini elettrici, segway, hoverboard e mezzi simili. E’ la cosiddetta micromobilità elettrica. Alla fine della sperimentazione, il Governo deciderà se e come modificare il CdS. Le prime aree metropolitane a recepire la norma, sono state Milano e Torino. Un banco di prova importante, ma specchio limitato alla sola realtà del nord Italia.

MILANO FA LA DIFFERENZIATA

Per circolare nel capoluogo lombardo, i microveicoli elettrici dovranno essere autolimitati. I limiti di velocità a cui si dovranno attenere, poi, sono diversi e seconda delle aree attraversate. Nelle aree pedonali i mezzi dovranno tenersi a 6 Km/h, su percorsi ciclabili e nelle Zone 30, il limite scende a 20Km/h. Vietate le corsie preferenziali come le strade con il pavè, quelle con rotaie dei tram, le aree di parcheggio a fondo cieco e le gallerie pedonali.
La sosta dei monopattini è permessa negli stalli dedicati alle biciclette, oppure a bordo strada dove non sia vietata la sosta, come incroci, strisce pedonali o fermate dell’autobus. Prevista anche una sanzione di 26,99€, che scenderà a 18,20 entro cinque giorni. (Ecco la delibera del Comune)

A TORINO CI VUOLE IL SOLE

I torinesi troveranno meno regole rispetto a Milano. Gli elettrici potranno circolare in tutte le strade con limite a 30 km/h, nelle piste ciclabili e ciclopedonali. Come previsto dal Decreto, sui microveicoli potranno viaggiare tutti i maggiorenni, oltre ai minorenni con patentino Am, quello per i ciclomotori. I mezzi senza illuminazione non potranno circolare da mezz’ora dopo il tramonto fino al mattino o con condizioni atmosferiche critiche. Gli altri, invece, potranno circolare, ma il conducente dovrà indossate il gilet o le bretelle ad alta visibilità.
I microveicoli potranno sostare negli stalli per bici o moto ed in altre aree dedicate, sopratutto nei punti di interscambio, visto che Torino punta sul trasporto “dell’ultimo miglio”. Per questo scopo è stato già annunciato un bando, per operatori di micromobilità elettrica in sharing.
(ecco la comunicazione ufficiale)

LE CRITICITA’

Il più perplesso sulla legge è stato il sindaco di Milano, per il quale “è necessaria una regolamentazione più efficace da parte del governo“. Secondo Sala “se oggi, di fronte a un utente che non rispetta le regole palesemente e mette a rischio l’incolumità sua e degli altri, non possiamo fare un fermo amministrativo del monopattino, questo è un tema“. Un’altra incognita  è l’assenza di regole per i costruttori. Questi mezzi non sono sottoposti a crash test, nè omologazione per le luci, dispositivi sonori o eventuali impianti frenanti. Infine, troviamo pericoloso consentire la circolazione di mezzi sprovvisti di copertura assicurativa. La realtà di oggi, ci impone di salvaguardare sia i pedoni che gli altri veicoli, che si trovino ad incrociare la traiettoria con gli amici dell’ambiente, che purtroppo (ecco qui il nostro interessante approfondimento) non sono sempre amici del Codice della Strada.

La redazione di SicurMOTO.it saluta tutti i lettori, anche noi ci godremo un po’ di meritato riposo. Ci si rivede tutti a Settembre. Buone vacanze!

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