Test Ride: BMW R1200GS Rallye, a Dakar in prima classe

Test Ride: BMW R1200GS Rallye, a Dakar in prima classe

La GS è una delle moto più iconiche della storia, un highlander sul mercato dal 1980 grazie all’intelligenza dei progettisti, che continuano a tenerla sempre al vertice della categoria. Oggi proviamo per voi la R1200GS Rallye: l’evoluzione della specie more La parte dell’occhio Chiariamo subito che la Rallye non è la nuova GS e non sostituisce la […]

16 Maggio 2017 - 00:00

La GS è una delle moto più iconiche della storia, un highlander sul mercato dal 1980 grazie all’intelligenza dei progettisti, che continuano a tenerla sempre al vertice della categoria. Oggi proviamo per voi la R1200GS Rallye: l’evoluzione della specie

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  • La parte dell’occhio

Chiariamo subito che la Rallye non è la nuova GS e non sostituisce la mastodontica Adventure, si tratta di una versione speciale basata sulla R1200GS 2017, con il motore raffreddato a liquido portato a 125 CV in normativa Euro4. Rispetto alla “base”, la nostra moto ha la parte anteriore ridisegnata, con un becco più aggressivo ed i fianchetti più “tecnici”, come la Multistrada Enduro, ma l’analogia finisce qui. Come al solito il look è sempre molto complesso, praticamente senza superfici liscie, ma al suo pubblico piace così. Ovviamente molto belli i cerchi a raggi, mentre non ci è mai piaciuto il parafango basso attaccato al forcellone.

  • In sella

La posizione della Rallye è semplicemente perfetta, in questi dettagli si vedono 37 anni di evoluzione del modello. E’ certamente una moto dalle dimensioni importanti, ma il manubrio largo dà una sensazione di pieno controllo. La sella è larga, piatta ha una imbottitura sostenuta ed è regolabile in due posizioni, che cambiano anche lo stile di guida: più inserito o più alto, per una guida sportiva. Unico neo i blocchetti, che sono talmente pieni di comandi da risultare difficili da gestire in marcia, a meno che non abbiate un pollice di 10 cm. Le pedane da cross ed il manubrio alto rendono divertente anche la guida in piedi.

  • In moto

Il cambio è talmente morbido che non si capisce nemmeno se la marcia sia entrata. Sicuramente elegante, ma senza nessun “clack” quasi quasi non c’è divertimento. Appena usciti dalla concessionaria ci accoglie festoso il solito ingorgo, ma se non di fosse come faremmo a testare la moto nel traffico? Nello slalom strettissimo la GS risponde bene come equilibrio, il telelever praticamente tiene in equilibrio la moto da sola e pagaiare non è mai uno sforzo, purtroppo le dimensioni ci limitano tantissimo: il motore sotto ed il manubrio sopra sono troppo difficili da infilare tra paraurti e specchietti.

  • Il motore

Il boxer edizione 2017 è più allegro della versione precedente, con una coppia sempre poderosa, che si scatena dai 6500 giri in su. Nelle varie mappature (Enduro, Rain, Road e Dynamic sulla “nostra” GS) il carattere cambia molto, ma la tedescona non è mai aggressiva nell’erogazione della potenza. Certo con 125 CV c’è da divertirsi e vista anche la leggerezza del telelever il misto stretto sarebbe un terreno di caccia ideale. Ovviamente bisogna essere abituati all’avantreno BMW, perché obbiettivamente riduce la sensibilità di guida ed anche piegandosi istintivamente in avanti per caricare il manubrio, la situazione non cambia.

  • Sul veloce

L’autostrada è il dominio della GS, che con un motore completamente privo di vibrazioni ed una posizione di guida corretta e comoda, trasforma un lungo viaggio in una passeggiata. Il cupolino regolabile su due posizioni però è troppo basso per il motociclista con l’anima lunga e quindi meglio tenerlo giù e prendere il vento in faccia che tenerlo su e beccarsi i vortici. Andando di fretta, magari su un’autostrada tedesca senza limiti, la moto non si scompone a nessun angolo di piega.

  • Freni e sospensioni

Il plus delle grosse BMW è la dotazione elettronica, sempre facile da gestire grazie ad un cruscotto schematico ed un software svelto e semplice, ma la nostra Rallye era equipaggiata con il pacchetto base, senza ABS regolabile e sospensioni con regolazioni limitate a due settaggi ESA (Road e Dynamic), che comunque non ci hanno dato l’impressione di una grande differenza. Potenti e precisi i freni, con il solito ABS stile BMW, facile ad entrare in funzione, specialmente al retrotreno.

  • In conclusione

Comunque vada, la R1200GS è sempre un successo e la Rallye non mancherà l’appuntamento con le classifiche di vendita. Merito del nome BMW? Forse, ma anche di una qualità senza compromessi. In effetti è difficile trovare problemi a questa moto, se non nelle sue stesse caratteristiche, come le dimensioni ed il peso, che pur essendo ben bilanciato grazie al baricentro basso, arriva a 244 Kg con il pieno. Il prezzo è altrettanto pesante e parte da 17.490 € senza accessori ed arriva ad oltre 19.000 € con i pacchetti optional, che magari costeranno, ma senza i quali questa super BMW non sarebbe la stessa cosa!

 

Sicurmoto ringrazia la concessionaria BMW Motoshop 2000 in via Brin, a Napoli, per la simpatia e la professionalità, alle quali ci hanno abituato.

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