RCA moto: Ancma: “E’ un problema, faremo da noi”, Ania:” Assurdo darci la colpa”

RCA moto: Ancma: “E’ un problema, faremo da noi”, Ania:” Assurdo darci la colpa”

L’ANCMA lamenta i costi troppo alti della RCA, serio freno alla immatricolazioni; dura presa di posizione di ANIA, che però lascia alquanto perplessi…more   Duro scontro Scontro tra ANCMA (associazioni dei costruttori di moto ed accessori moto) e ANIA (sigla che raccoglie le compagnie assicurative), sul tema delle assicurazioni per le due ruote. In occasione della […]

10 Ottobre 2013 - 00:00

L’ANCMA lamenta i costi troppo alti della RCA, serio freno alla immatricolazioni; dura presa di posizione di ANIA, che però lascia alquanto perplessi…more
 

  •  Duro scontro

Scontro tra ANCMA (associazioni dei costruttori di moto ed accessori moto) e ANIA (sigla che raccoglie le compagnie assicurative), sul tema delle assicurazioni per le due ruote. In occasione della conferenza di presentazione della 71esima edizione di EICMA ,Pierfrancesco Caliari, Direttore Generale di ANCMA, ha fatto notare come non sia solo colpa della crisi economica se le immatricolazioni moto sono oggi in disastroso calo, ma anche le RCA  dai costi irragionevoli, hanno il loro bel peso; anzi alcune volte rappresentano il motivo principale di mancati acquisti, come dimostrano i numeri (anche essi in calo) dell’usato.

Per Caliari il costo dell’RCA rappresenta ” Uno dei problemi principali. Per questo con la Fmi e con il presidente Paolo Sesti stiamo pensando alla creazione di un’assicurazione dedicata ai motociclisti.” 

Dura replica di ANIA :”Stupisce che un esponente dell’industria parli con simile superficialità di un altro settore produttivo senza considerare i fattori e  problematiche operative di quel settore”.

Una dichiarazione che lascia quanto meno da pensare. Da quando è entrata la liberalizzazione nel mercato nelle assicurazioni, il costo delle polizze è aumentato del 354%. All’ ANIA lamentano l’aumento delle truffe, ma dimenticano di dire che, se prima, con la tariffa imposta dallo Stato, le compagnie erano impegnate in prima persona nei controlli, ora se ne lavano le mani, compensando l’aumento degli inganni ricaricando tutto sul portafogli del cliente, anche se virtuoso.

Commenta con la tua opinione

X