L’Europa dice “Stop” all’abbigliamento di scarsa qualità: norme CE più chiare

L’Europa dice “Stop” all’abbigliamento di scarsa qualità: norme CE più chiare

In futuro tutti i dispositivi di protezione ed abbigliamento dovranno superare prove severe e portare il marchio CE che ne certifica la qualità Fino ad ora caschi, guanti, stivali e le protezioni interne erano considerati DPI e quindi era obbligatorio sottostare a precise norme per l’omologazione. Ma in futuro questo iter sarà esteso a tutti […]

30 Gennaio 2016 - 00:00

In futuro tutti i dispositivi di protezione ed abbigliamento dovranno superare prove severe e portare il marchio CE che ne certifica la qualità

Fino ad ora caschi, guanti, stivali e le protezioni interne erano considerati DPI e quindi era obbligatorio sottostare a precise norme per l’omologazione. Ma in futuro questo iter sarà esteso a tutti i capi e dispositivi di sicurezza in vendita per i motocilisti. La norma che la CE ha approvato se vogliamo renderà inoltre più agile il lavoro dei vari Paesi nell’applicare il rispetto delle normative, essendo specificato come “Bike Kit” tutto ciò che riguarda l’abbigliameto per i motociclisti.more

  • A tutela del consumatore

L’obiettivo è che tutti i capi di abbigliamento a dispoizione del motocilista dovranno sottostare a specifiche rigorose. Questo per una maggiore tutela del consumatore. Una procedura che, come detto, esiste già per le protezioni ed alcuni complementi di abbigliamento. Esclusi i caschi, che hanno una normativa a sè, la ECE 22.

Quali saranno gli standard a cui dovranno sottostare i vari capi non sono ancora stati definiti, ma è certo che con l’approvazione della regola, ognuno di essi avrà un’etichetta che informerà sul livello di sicurezza del prodotto stesso. Livelli che avranno una scala di valori e che aiuterà a distiguere un capo sicuro da uno meno protettivo, scongiurando il pericolo di indossare complementi di scarsa qualità e sicurezza.

  • Quando in vigore?

Purtroppo i tempi si prevedono lunghi. L’iter da seguire in questi casi sarà complesso, e forse ci vorranno mesi, se non anni. Ma la strada tracciata sembra quella giusta, se non altro per impedire a prodotti di scarsa qualità , soprattutto quelli provenienti dall’oriente, di inquinare il mercato di questi importanti dispositivi per l’incolumità dei motociclisti: “Naturalmente le nuove norme dovranno soddisfare le esigenze dei piloti, e con le informazioni che abbiamo ora sono fiducioso. La standardizzazione delle regole di sicurezza invoglierà gli utenti di indossare indumenti moto certificati, rendendoli consapevoli di ciò che acquistanola parole del segretario generale FEMA Dolf Willinger.

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