Appello dell’AMI: basta demagogie, via gli ostacoli fissi!

Appello dell’AMI: basta demagogie, via gli ostacoli fissi!

A.M.I. (www.motociclisti-incolumi.com) per il “Diritto alla Salute”da 0 a 40 anni! Con la presente si richiedono provvedimenti urgenti per ciò che dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Comunità Europea (ma non dall’Italia) è considerato “un obiettivo prioritario”: dimezzare il numero di vittime sulle strade entro il 2010 (ora 2012)… con pesanti sanzioni per i […]

7 Luglio 2010 - 00:00

A.M.I. (www.motociclisti-incolumi.com
) per il “Diritto alla Salute”da 0 a 40 anni! Con la presente si richiedono provvedimenti urgenti per ciò che dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Comunità Europea (ma non dall’Italia) è considerato “un obiettivo prioritario”: dimezzare il numero di vittime sulle strade entro il 2010 (ora 2012)… con pesanti sanzioni per i paesi inadempienti!

Le vittime della strada (come in Aeronautica, sul lavoro…o per calamità naturali) sono dovute, in oltre il 90% dei casi al comportamento umano, che è il principale responsabile di una “catena di eventi”: (imprudenze, imperizie, negligenze) che ne condizionano gli esiti  sulla Salute.

Sulle strade si fa sempre riferimento all’ errore umano degli utenti “dimenticando” le pesanti responsabilità di chi costruisce (black-points, guard-rail ghigliottina ed infrastrutture killer), usando gli stessi criteri e standard di sicurezza della “Casa dello Studente” dell’AQUILA: (non è stato il terremoto ad uccidere ma la imperizia e la negligenza di chi ha costruito!). Lo stesso vale per tutte le strade mal progettate, mal costruite e maltenute definibili tecnicamente “Strade senza riserva di sicurezza!” o “No forgiving roads”.

Una analisi scientifica delle dinamiche sviluppata da A.M.I,. riconosce “Cause di incidenti” e “Cause di lesioni”; mentre gli “effetti”vanno chiamati: “conseguenze di imprudenza, imperizia, negligenza” (C.I.I.N.). La strategia più efficace su “Uomo/ Macchina/Ambiente:more

1) la preparazione dei conducenti 2) lo standard di sicurezza dei veicoli e degli accessori protettivi (in realtà case automobilistiche ed aziende di protezioni investono in R.I.S.  sulla sicurezza da 50 anni…se lo Stato avesse investito altrettanto…3) In realtà lo standard di sicurezza delle infrastrutture è rimasto fermo a 50 anni fa! 4) controlli sui tre fattori! In Aeronautica: (dove la sicurezza è stata incrementata moltissimo negli ultimi 50 anni!) i controlli avvengono su: Pilota, Macchina, Ambiente. Se in seguito ai controlli ( meteo, radar primario, radar secondario, ticas, ecc.) il fattore Ambiente (in questo caso l’atmosfera) non è idoneo non si vola (…sarebbe ingiusto prendersela con il “Creatore”!)…ma sulle strade non è così: visto che non sono opere divine! (se qualcuno avesse dubbi faccia la E 45 o pensi alla SA-RC.!).

Quindi: le “cause di incidenti” sono attribuibili per circa i 2/3 all’errore umano (del conducente) e per circa 1/3 alle infrastrutture (asfalto usurato, buche, curve con raggio irregolare, segnaletica inadeguata e pericolosa,); Ma quando andiamo ad analizzare le vere “Cause di lesioni” le infrastrutture hanno responsabilità ben più gravi per il numero di ostacoli fissi disseminati ovunque (spesso fuorilegge) che uccidono già a 40km/h (in Fisica: 11 metri/secondo!). Infrastrutture killer disseminate in modo antiergonomico:(pali metallici, lampioni, guard-rail ghigliottina, tombini e muretti a spigolo) uccidono centinaia di persone ogni anno. Mentre vi sono normative europee (oltre alla legge 626) a cui devono attenersi le ditte ed i lavoratori e vi sono regole di “riserva di sicurezza” come il casco obbligatorio  a cui devono attenersi i motociclisti, nessuna normativa garantisce strade con una “riserva di sicurezza” (“Forgiving roads”). Le strade costruite senza riserva di sicurezza rimarranno nel futuro ed uccideranno!

Lo Stato italiano non prevede alcun controllo sulle amministrazioni che commissionano o accettano infrastrutture killer (sulle tasche e sulla salute dei propri cittadini) e sulle aziende che progettano infrastrutture pericolose (sulle strade: 6.000 morti all’anno…altro che influenza suina e Topo Gigio),basterà poi esporre cartelli e limiti di velocità per non rispondere legalmente dei morti!

Ma “il guadagno aguzza l’ingegno” e su “moderne” strade killer si specula con autovelox e T-RED (dove rendono di più… e frequentemente “truccati”: 36 amministrazioni italiane sono state denunciate dai Carabinieri per truffa solo cojn i T-RED…ed è la punta di un iceberg…vergogna!) apparecchi piazzati da amministrazioni che (beninteso… in nome della sicurezza!) dispongono “cause di lesioni” (ostacoli killer) per “sanzionare” cause di incidenti” (la velocità); oppure si utilizzano i finanziamenti della C.E. per costruire rotatorie (con al centro ostacoli killer:  muretti, segnali ed “improbabili opere d’arte”) più pericolose dei vecchi incroci a raso! Abbiamo le strade più pericolose d’Europa ed ora anche il pedaggio aggiuntivo sui raccordi autostradali: vergogna!     I briganti ed i gabellieri del 1800 erano più onesti!

Non è questa la prevenzione che la Comunità Europea ci richiede!

La EN 1317 porta un numero infausto per gli utenti delle strade italiane e lo dimostrano le cifre recenti: 6.000 vittime all’anno (fonti autorevoli dichiarano 8.000!) Ma per la notevole esperienza che abbiamo in materia, possiamo dire che oltre il 50% di queste vittime sono evitabili e non sono dovute alla fatalità ma alla mancanza di volontà da parte dell’Italia di evitarle tramite una seria prevenzione (…ovvero investendo in R.I.S.P.A.C. = Ricerca, Innovazione, Sviluppo, Preparazione, Addestramento e Controlli…controlli anche sulle amministrazioni incoscienti!).

In Italia gli ostacoli killer (cause di lesioni) quali: segnali metallici lampioni (disposti incoscientemente anche in esterno curva), guard-rail ghigliottina, marciapiedi e muretti a spigolo sono diffusi 10 volte più che in Francia o in Spagna, quindi un Utente (anche per banali errori) ha 10 volte più probabilità di subire traumi mortali (un motociclista che finisce a 40 km/h contro un segnale, un guard-rail ghigliottina, o contro un ostacolo di una rotatoria muore sul colpo!). Ma và aggiunto (molti non lo sanno!) che l’impatto contro uno di questi  ostacoli fissi annulla “il lavoro” di un ottimo casco…perché sono le vertebre cervicali a rompersi (40 km/h sono più che sufficienti!)

Due principi fondamentali per la sicurezza: indicazioni e controindicazioni come per i farmaci!

1) Tutti gli ostacoli fissi ( guard-rail, pali metallici, marciapiedi e muri a spigolo) devono essere disposti solo dove strettamente necessari. Nei Paesi Civili i guard-rail non vengono mai disposti per dislivelli inferiori ai tre metri tra strada e campo, dato che anche per le auto creano più pericoli che sicurezza: meglio le vie di fuga (safety zone). Le istituzioni hanno l’obbligo di fare la valutazione del rapporto rischio beneficio..

2) Ostacoli e barriere di protezione (guard-rail, new-jersey) devono rispondere ai requisiti di sicurezza per tutti gli utenti tramite crash-test (analogamente ai caschi). La Spagna molto più sensibile dell’Italia ha attuato una normativa severissima (oggi la più completa in Europa).

Uno Stato che ignora questi principi non difende la Salute dei propri cittadini (e contribuenti)!

Le Aziende produttrici di infrastrutture (ANAS, Marcegaglia, Tubosider) non possono tacere sulla drammatica realtà delle strade italiane.

I Medici hanno il dovere di denunciare il danno alla Salute sulle strade (altro che influenza suina!).

I Motoclub che organizzano motoraduni “birra e salsicce” evitando di parlare di sicurezza e di “diritti” dei motociclisti…non vogliono bene al motociclismo (meglio se facessero i ristoratori!).

Cronache dall’ Italia: (anzi dalla Provincia)

“Auto infilzata dal guard rail , muoiono due giovani fratelli” a Chiusi (Siena).

“ Scooterista muore contro un segnale di pericolo generico”

(unico pericolo era il palo!) (Isola d’Arbia, Siena).

Giovane muore contro un segnale di pericolo generico a Radicofani (unico pericolo: il palo!)

“Due giovani cadono con lo scooter e vengono uccisi dal guard rail” (Provincia di Siena)

“Gambe e braccia amputate dal guard-rail”  Radicofani (Provincia di Siena)

“Ingegnere in moto muore contro un segnale stradale (Provincia di Siena).

“Motociclista decapitato dal Guard-rail sulla Siena-Bettolle”.

“Medico ucciso sulla strada a Montepulciano mentre era in bicicletta”

“Ingegnere tamponato ed ucciso sulla Siena-Bettolle”

Fotocopia e divulga come Cittadino libero, Motoclub, Associaz. e spedisci alle Istituzioni.

AMI per l’abolizione della pena di morte sulle strade (www.motociclisti-incolumi.com
)

Marco Guidarini

Medico Traumatologo, presidente A.M.I. (www.motociclisti-incolumi.com
)

cell 328 3074089.

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