BMW K1600 Adaptive Light Control, come funziona?

BMW K1600 Adaptive Light Control, come funziona?

Con l’ammiraglia di casa BMW, la K1600, fa il suo esordio anche in campo moto il sistema auto-adattativo dei fari già introdotto da qualche anno in campo auto. Data la sua grande tradizione con le berline di alta gamma, non c’è da stupirsi se sia stata proprio la casa bavarese a presentare per prima questo […]

30 Dicembre 2010 - 00:00

Con l’ammiraglia di casa BMW, la K1600, fa il suo esordio anche in campo moto il sistema auto-adattativo dei fari già introdotto da qualche anno in campo auto.

Data la sua grande tradizione con le berline di alta gamma, non c’è da stupirsi se sia stata proprio la casa bavarese a presentare per prima questo sistema anche per le  sue moto. L’Adaptive Light Control, è una integrazione alle luci allo Xenon già di serie per questo modello. E’ costituito da un proiettore centrale girevole integrato ad uno specchio riflettente che orienta il fascio luminoso verso l’interno della curva. Il sistema proiettore girevole/specchio permette un orientamento del fascio luminoso su due piani di illuminazione: alto/basso e destra/sinistra. Questo evidentemente per il fatto che la moto, a differenza dell’auto, si inclina  in curva oltre a variare la traiettoria dalla sola linea retta. La combinazione di questi due piani di lavoro consente al pilota di avere la massima visibilità in ogni condizione di marcia.more

  • Come funziona

Ad attivare il sistema troviamo un motorino che comanda lo specchietto riflettente, il quale, ruotando a destra e sinistra, compensa la variazione dell’angolo di rollìo della moto in modo che il fascio luminoso sia sempre opportunamente diretto. Alcuni sensori inseriti sull’asse anteriore e posteriore delle ruote e misurano il beccheggio della moto garantendo sempre una costante altezza di illuminazione anche con moto carica di bagagli e passeggero. Il risultato è una illuminazione nettamente migliore della strada  nella percorrenza delle curve e, come ovvio, un importante step in avanti per quel che riguarda la sicurezza nella guida notturna. Attraverso una serie di sensori giroscopici vengono raccolti i dati sulla marcia ed inclinazione della moto (sistema visto sulla sportiva S1000RR), questi dati vengono poi inviati, attraverso linee CAN-bus, alla centralina che li elabora ed invia il segnale al faro anteriore che regola in maniera precisa e in accordo con la posizione della moto il fascio di luce sulla strada.

I segnali provenienti dai giroscopi vengono sfruttati anche per il Traction control e l’ABS

Per ultimo, i fari circolari con funzione abbagliante, sono contornati dalle luci di posizione anulari, derivate anche questi dalla ammiraglie di casa BMW.

  • Dalle auto alle Moto

Con il sistema di illuminazione della K1600, siamo di fronte certamente, ad un ottimo esempio di travaso tecnologico dal mondo auto al mondo moto. Certo la casa dell’elica ha dalla sua il settore auto in “casa”, ma crediamo possa essere un spinta anche per altri costruttori a fornire di questo sistema i loro modelli tourer non solo di fascia medio alta, ma anche modelli più economici, magari qualche scooterone o naked. Una maggior diffusione contribuirebbe senza dubbio ad abbassarne i costi di progettazione e di equipaggiamento, contribuendo in modo notevole alla sicurezza degli utenti della due ruote.

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