Bosch: uno “scudo” per evitare un terzo degli incidenti tra auto e moto

Bosch: uno “scudo” per evitare un terzo degli incidenti tra auto e moto

Il sistema, sviluppato in collaborazione con Autotalks, Cohda Wireless e Ducati consentirà di una maggiore visibilità delle due ruote grazie ad un vero “dialogo” tra auto e motoTra le principali cause di incidente che vedono coinvolti i motociclisti c’è la distrazione, da parte degli automobilisti, che spesso non rilevano la presenza di una moto nelle prossimità […]

30 Maggio 2017 - 00:00
Il sistema, sviluppato in collaborazione con Autotalks, Cohda Wireless e Ducati consentirà di una maggiore visibilità delle due ruote grazie ad un vero “dialogo” tra auto e moto
Tra le principali cause di incidente che vedono coinvolti i motociclisti c’è la distrazione, da parte degli automobilisti, che spesso non rilevano la presenza di una moto nelle prossimità magari di una manovra. Ecco perchè Bosch sta pensando ad un sistema che consenta ad auto e moto di dialogare, in modo da evitare l’insorgere di situazioni potenzialmente fatali.

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  • Evitare situazioni di pericolo

Secondo gli studi, i motociclisti sono tra gli utenti della strada più deboli, 18 volte più a rischio di rimanere uccisi in un incidente rispetto agli automobilisti. Da un’indagine svolta lo scorso anno in Germania, sono stati circa 30.000 gli incidenti che hanno visto coinvolti motociclisti, di cui circa 600 fatali. Bosch, insieme ai suoi partner Auto Talks, Cohda Wireless e Ducati, ha sviluppato una soluzione intelligente per porre un rimedio a questo problema. “Facciamo in modo che moto e automobili dialoghino, creando uno scudo digitale di sicurezza per i motociclisti” ha dichiarato Dirk Hoheisel, membro del board of management di Bosch.”L’obiettivo è prima di tutto evitare che si verifichino situazioni pericolose“.

  • Scambio dati via WLAN

Come base per lo scambio di dati tra moto e automobili si utilizza lo standard WLAN pubblico (ITS G5). I veicoli entro un raggio di diverse centinaia di metri si scambiano fino a dieci volte al secondo informazioni sul tipo di mezzo, velocità, posizione e direzione di marcia, molto prima che i guidatori notino la presenza di una moto, questa tecnologia li informa che se ne sta avvicinando una, consentendo di adottare una strategia di guida più difensiva.
Un esempio? Le tipiche situazioni pericolose possono essere quelle in cui una moto si avvicina ad un’auto da dietro su una strada a più corsie, finisce nel punto cieco dell’auto. A questo punto il sistema identifica una situazione potenzialmente pericolosa, ed avvisa il motociclista o l’automobilista facendo risuonare un allarme e facendo lampeggiare una spia di avvertimento sul cruscotto. Grazie a questo sistema, tutti gli utenti della strada sanno cosa sta accadendo e sono in grado di agire in anticipo in modo appropriato.
Una tecnologia che, qualora diventi operativa, potrebbe contribuire ad evitare quasi un terzo degli incidenti in moto.

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