Guard-rail per motociclisti: hanno la meglio le lobby!

Guard-rail per motociclisti: hanno la meglio le lobby!

L’UE, incredibilmente, rimanda l’approvazione del pacchetto di proposte riguardante le norme di omologazione per la realizzazione di guard-rail salva motociclisti. Sconfitta per gli utenti delle due ruote e vittoria delle logiche commerciali.  Il Comitato Europeo Normazione (CEN) ha rimandato la votazione sul nuovo protocollo di omologazione dei guard rail, che introduceva delle norme specifiche per i […]

24 Giugno 2011 - 00:00

L’UE, incredibilmente, rimanda l’approvazione del pacchetto di proposte riguardante le norme di omologazione per la realizzazione di guard-rail salva motociclisti. Sconfitta per gli utenti delle due ruote e vittoria delle logiche commerciali.
 

Il Comitato Europeo Normazione (CEN) ha rimandato la votazione sul nuovo protocollo di omologazione dei guard rail, che introduceva delle norme specifiche per i test sulle barriere affinchè tutelassero meglio l’incolumità  dei motociclisti. Lo ha fatto riducendo la proposta di protocollo (1317-8) a semplice specifica tecnica (Technical paper).

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  • Anni buttati al vento per una decisione (quasi) inspiegabile

Ben tre anni di lavoro al parlamento europeo, per un nulla di fatto. Alla fine hanno prevalso gli interessi delle aziende che producono i guard-rail, attualmente installati sulle strade di tutta Europa, vere e proprie ghigliottine
per i malcapitati motociclisti. Il timore delle aziende è quello che una approvazione di nuovi test, possa rendere obsoleti (giustamente aggiungiamo noi) le barriere attuali, con perdite di profitti.

Siamo sempre ai soliti discorsi, si privilegiano gli interessi e le poltrone, mai il cittadino, a cui non resta che rassegnarsi e continuare la battaglia
affinchè vengano resi più sicuri ed idonei i guard-rail.

Su 14 paesi il voto contrario è stato espresso da 8 stati: Regno Unito, Germania, Repubblica Ceca, Olanda, Finlandia, Svezia e Irlanda, a favore del protocollo, invece, Francia, Belgio, Norvegia, Italia, Portogallo e Spagna.

Alquanto scoraggiato il commento rilasciato da Aline Delaye , segretario generale della Federazione Europea delle Associazioni di Motociclisti (FEMA): “Posso solo prendere atto di questa decisione con grande amarezza. Credo che i membri del CEN abbiano perso un’occasione storica per fare la storia della sicurezza della moto. Ora quello che sarà di queste specifiche tecniche per me è un mistero. E ho dei dubbi sulla legittimità degli argomenti portati avanti da coloro che hanno votato no allo standard europeo. Ma questa è la situazione”

Quali che siano le motivazioni di questa insana decisione, appare incredibile come nonostante la risoluzione 319, che invitava a mettere a punto norme sulla realizzazione di barriere idonee
all’incolumità dei motociclisti, nonostante i risultati positivi ottenuti in paesi come la Spagna dove si è deciso comunque da tempo di adottare il protocollo 1317-8 e nonostante le numerose iniziative in tutta Europa per abolire gli attuali guard-rail, la commissione abbia rimandato le proposte. Un vera doccia fredda per chi sperava che finalmente si potessero avere strade più sicure.

 

 

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