INTERMOT 2018 – tutte le novità
Le cilindrate crescono, le potenze aumentano, ma le moto diventano sempre più brutte, E’ questa la tendenza?Il salone biennale di Monaco subisce la pressione dell’EICMA, ma il mercato si è riaperto con una serie di nuovi modelli sempre più tecnologici more Aprilia La preziosa Tuono V4 factory riceve le sospensioni semiattive Ohlins, mentre la Shiver […]
Le cilindrate crescono, le potenze aumentano, ma le moto diventano sempre più brutte, E’ questa la tendenza?
Il salone biennale di Monaco subisce la pressione dell’EICMA, ma il mercato si è riaperto con una serie di nuovi modelli sempre più tecnologici
- Aprilia
La preziosa Tuono V4 factory riceve le sospensioni semiattive Ohlins, mentre la Shiver 900, modello 2019, potrà essere depotenziata ed avrà di serie il dispositivo per accoppiarla al cellulare e programmare i parametri del motore tramite la APP Aprilia Multimedia Platform. Una mossa per avvicinare i più giovani ad una moto che, forse a causa di forme troppo spigolose, non ha mai avuto il successo che meritava. La RSV4 RS ed RF rivedono solo le grafiche e le opzioni del cruscotto digitale, che ora può integrare il navigatore satellitare. Mentre ci chiediamo chi le userà per viaggiare, osserviamo che le RS ed RF sono moto da corsa e devono rispettare la cilindrata omologata per le corse, mentre la RSV4 “base” no, quindi l’ipotesi di vederla portata a 1100 ad EICMA non è del tutto scartata.
- BMW
La casa tedesca gioca in casa, ma comunque ha giocato tutte le sue carte nei giorni prima del salone, una mossa astuta per attirare quanto più pubblico possibile all’apertura dei cancelli. I tedeschi che affollerano l’elegante stand dell’elica cercheranno anzitutto le nuove R1250 GS ed RT, equipaggiate con il nuovo motore boxer da 1254cc, che eroga 136 CV a 7.750 giri e 143 Nm a 6.250 giri, anche grazie alla testata a fasatura variabile che aumenta l’elasticità di marcia. L’estetica rimane più o meno la stessa, con la GS molto caricata in avanti e la RT che conferma le sue forme da astronave incidentata. Nei corridoi però si aggira lo spettro della nuova S1000RR, forse farà la sua apparizione a Milano insieme alla piccola G310RR made in India.
- DUCATI
A pochi anni dal lancio, la gamma Scrambler riceve il suo primo lifting, segno che il mercato è in ebollizione e chiede sempre moto nuovissime. La novità grossa è la piattaforma inerziale, che al momento è abbinata all’ABS cornering, ma in futuro potrà supportare tutte le funzioni elettroniche di seconda generazione. Per il resto si tratta di dettagli: finiture più raffinate, colorazioni esclusive, nuovi fari, nuove strumentazioni più complete e la Desert Sled riceve una mappa dedicata al fuoristrada e l’ABS disinseribile.
- HONDA
Mentre al salone dell’auto di Parigi veniva esposta l’importante prototipo della CB650 Neo Cafè Sports, a Colonia la casa motociclistica più importante del mondo ha portato “solo” la CRF 450 L, una endurina tecnica, ma non specialistica, derivata dalla CRF 450 R da gara. Purtroppo la Honda non prevede di importarla ufficialmente in Italia, ma già si dice che Red Moto si occuperà di farla arrivare anche da noi.
- KAWASAKI
Le Ninja ZX10R ed SE ricevono per l’anno prossimo il nuovo, bellissimo, motore con la testata rossa da 203 CV. Solo uno in più per la RR, che sfrutta tecnologie e materiali all’avanguardia e sarà prodotta solo in 500 pezzi, per l’omologazione sportiva.
Troppo per le tasche dei più giovani? Forse, ma Kawasaki ha pensato anche a loro con Z e Ninja 125, performanti con il telaio a traliccio (come tutta la produzione recente di Akashi) e belle con look che imita le sorelle più grandi. Moto destinate a fare breccia nei cuori dei ragazzi europei e in migliaia di motociclisti con il turbante.
La regina però è lei, la H2, che cambiando la centralina (e poco altro) arriva a 230 CV. Per frenare tanto entusiasmo la moto ora monta pinze Brembo di ultimissima generazione, il nuovo cruscoto TFT si interfaccia con lo smartphone e se vi sembrasse poco, la carena è rivestita di una vernice speciale che elimina i graffi da sola.
- KTM
La casa austriaca non si è presentata in maniera ufficiale al salone, ma l’importatore tedesco ha tenuto alta la bandiera arancione con le rinnovate 1290 Super Duke R e GT che montano sospensioni WP top di gamma, ABS cornering, quickshift+, pinze Brembo monoblocco e vari accorgimenti per il comfort esclusivi per la GT, che fa della dotazione la sua qualità migliore, visto che per il look ha pochissimi estimatori. Le moto sono euro4, ma la potenza non ne risente, con 175 CV per la turistica e 177 per la naked. La casa austriaca ha fatto trapelare nei giorni scorsi parecchie indiscrezioni sulle 790 enduro ed ADV, ma evidentemente le vedremo ad EICMA, si spera insieme alla fantomatica 390 con le ruote tassellate.
- INDIAN
La casa americana ha ormai un buon seguito in patria, ma in Europa fatica a decollare. La nuova FTR 1200 potrebbe essere la moto della svolta: si tratta di una bella scrambler con ruote da 19″ all’anteriore e 18″ al posteriore, ispirata alle corse di flat track, dove le Indian dominano incontrastate. Le versioni sono due, mosse dallo stesso twin da 120 cavalli a 8.250 giri, con una coppia di 115 Nm a 6.000. La base ha sospensioni sigillate, mentre quelle della S sono completamente regolabili. Ci piacerebbe guidarla.
- MOTO GUZZI
Da Mandello del Lario arriva la 850 TuttoTerreno, una endurona stradale con il motore bicilindrico raffreddato ad aria da 80 CV, pochini per correre ma abbastanza per divertirsi, trattandosi di cavalli di razza Guzzi. L’elettronica, finalmente competitiva con la concorrenza si basa sui riding mode, che coordinano abs, ride by wire e controllo di trazione, del resto il Gruppo Piaggio è tra i leader mondiali del settore.
Meno aggressiva la V9 Bobber Sport, special di serie che attinge al buon gusto di casa ed al catalogo accessori.
- SUZUKI
La GSX-R riceve qualche buon aggiornamento, come i tubi in treccia ed il pivot del forcellone regolabile, ma la regina di Intermot 2018 è lei, la Katana: moto dal look estremo, che sicuramente spaccherà le opinioni del pubblico ed anche qui in redazione le opinioni sono contrastanti. Tutti siamo però d’accordo che solo vedendola da vicino potremo farci un’idea definitiva. Tecnicamente, in realtà, la moto è un collage di altre moto, con il telaio derivato dalla GSX-S 1000, con il noto motore K5 da 150 cv a 10.000 giri e 108 Nm di coppia massima a 9.500 giri/min. Il forcellone invece viene dalla Gixxer 2016. Le sospensioni sono KYB ed i freni Brembo (ovviamente). Suzuki non è un fulmine nelle politiche di vendita e pensiamo che la moto non sarà ordinabile prima di altri 6 mesi.
- TRIUMPH
Dopo solo due anni di vita, Hinckley rinfresca le Street Twin e Street Scrambler, come abbiamo detto con Ducati, il mercato delle moto vintage ormai è affollato e bisogna offrire al cliente prodotti sempre freschissimi. Le moto inglesi avranno nel 2019 10 fondamentali cv in più per arrivare alla più dignitosa potenza di 65 cv. L’elettronica si aggiorna con due riding mode Rain e Road, che gestiscono Traction Control disinseribile ed ABS. Visti i tempi che corrono, Triumph ha deciso di dotare la gamma di immobilizer di serie.
- YAMAHA
Unica vera novità da Iwata è la YZF-R 125, una ottavo di litro dalle linee moderne con telaio Deltabox, forcellone in alluminio e testata a fasatura variabile. Per il resto l’arcobaleno è calato su Iwata, con colorazioni di ogni tipo ad arricchire la gamma MT ed XSR. Alcune più riuscite, altre meno.