Con le amministrazioni sempre più in debito di ossigeno con i bilanci, la contravvenzione è l’arma più utilizzata per rimpolpare le casse comunali. Un’azione vergognosa che non ha eguali in EuropaL’importante è fare cassa. Anche se a rimetterci sono studenti, pensionati, disoccupati, casalinghe, ma anche lavoratori che vedono il loro potere di acquisto sempre più […]
Con le amministrazioni sempre più in debito di ossigeno con i bilanci, la contravvenzione è l’arma più utilizzata per rimpolpare le casse comunali. Un’azione vergognosa che non ha eguali in Europa
L’importante è fare cassa. Anche se a rimetterci sono studenti, pensionati, disoccupati, casalinghe, ma anche lavoratori che vedono il loro potere di acquisto sempre più in difficoltà causa crisi, con tasse e nuovi balzelli che lievitano in modo sensibile.
- Guidatori indisciplinati?
Da uno studio a cura del Centro Studi e Ricerche Sociologiche «Antonella Di Benedetto» che ha elaborato dati delle polizie locali e stradali dei singoli Stati dell’Ue per Contribuenti.it, emerge che dal 2009, le contravvenzioni in Italia hanno subito un impennata del 987%, un primato che pone l’ex Bel Paese, in vetta assoluta tra i paesi dell’UE. Al secondo posto troviamo la Romania, con +124% ed al terzo Grecia con 108% e Bulgaria con un +102%. il disavanzo è notevole, e non basta a giustificarlo il semplicee molto abusato luogo comune dell’italiano come utente indisciplinato. La rete di controlli posti ad ogni angolo delle nostre strade è da vera intelligence segreta. Con Autovelox “a sorpresa”, abbinati a limiti di velocità spesso insensati, oltre a telelaser, infrared, e chi più ne ha più ne metta (con alcune azioni spesso risultate illegali).
- Girone infernale
Oltre “all’accerchiamento” continuo per il motociclista/automobilista, bisogna fare i conti con notifiche a distanza di mesi se non anni, ed un continuo (ma giustificato spesso in questo caso) ricorso a giudici di pace o prefetto. E se la multa non viene pagata, ecco Equitalia che dopo 3 anni (anche 4), si presenta con la cartella maggiorata del 200% in taluni casi anche del 300%, per una logica che si fa fatica a capire.
Una situazione che interessa in egual modo tutto lo Stivale, da Nord a Sud in egual modo. La tendenza alla contravvenzione facile punisce utenti del Nord con un +992%, Centro con 911%, Sud con +902% e per finire le Isole con +868% di incremento negli ultimi 6 anni.
L’infrazione più gettonata è di sicuro il divieto di sosta, dall’uso del cellulare e dall’eccesso di velocità; poi ci sono i semafori rossi, la guida senza casco o senza cinture, seguiti dal passaggio in ztl e in divieto di accesso. Curiosamente, però, la stragrande maggioranza dei multati ritiene di essere incolpevole
Tra le città più multate, troviamo Milano, Napoli e Aosta con una multa ogni 10 secondi, seguite da Roma, Torino e Venezia con 12 secondi, Genova, Firenze e Bari con 13 secondi, Pescara, Bologna, Ancona e Perugia con 14 secondi, Caserta, Verona e Palermo con 18 secondi. Chiudono Potenza, Reggio Calabria Cagliari e Campobasso con 24 secondi. L’importante è fare cassa.