NC 750X DCT – La più Honda di tutte

NC 750X DCT – La più Honda di tutte

Terza evoluzione per la sorprendente moto automatica di casa HondaL’ultima generazione del cambio DCT spinge la “piccola” NC 750 X more Due frizioni is megl che uan? Sulle moto tradizionali il motore muove il cambio e la ruota, tirando la frizione si scollega la ruota dal cambio mentre con il pedale sinistro si spostano le […]

13 Ottobre 2017 - 00:00

Terza evoluzione per la sorprendente moto automatica di casa Honda
L’ultima generazione del cambio DCT spinge la “piccola” NC 750 X

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  • Due frizioni is megl che uan?

Sulle moto tradizionali il motore muove il cambio e la ruota, tirando la frizione si scollega la ruota dal cambio mentre con il pedale sinistro si spostano le ruote dentate, che corrispondono alle marce ed infine si riattacca la trazione. Il DCT (Dual Clutch Transmission, trasmissione a doppia frizione) ha una frizione per le marce pari, una per le dispari e tutte le ruote del cambio sono sempre in presa, in questo modo il cambio stacca una marcia attaccandone un’altra contemporaneamente. Il vantaggio principale è che la ruota è sempre in trazione, lo svantaggio è che in modalità automatica è il cambio a decidere quando cambiare marcia. Ad un automobilista può sembrare una sciocchezza, ma la moto si guida anche con i trasferimenti di carico e scalare la marcia al momento giusto serve a caricare l’avantreno, sopratutto in ingresso curva. Ma su strada com’è guidare questo sistema?

  • La parte dell’occhio

La NC 750X di terza generazione perde l’aspetto semplice della serie precedente e diventa più moderna, con una carrozzeria spigolosa e le luci a led (addio a quell’orribile fanalino posteriore…). Confermatissimo il vano portaoggetti al posto del serbatoio anteriore, che grazie al nuovo coperchio è leggermente più capiente. Noi spilungoni siamo fuori proporzione, ma per le stature medie la posizione di guida è da manuale, con le pedane leggermente avanzate ed il manubrio alto, nè troppo vicino nè troppo lontano. La seduta è ampia e piatta, ma dopo parecchio tempo in sella abbiamo trovato l’imbottitura un po’ rigida. Davvero figo il cruscotto LCD a colori, personalizzabile e configurabile in diverse modalità, davvero completo e piacevole da leggere. Guardando la moto apprezziamo la qualità generale di plastiche, saldature e finiture, ma soprattutto salta all’occhio l’assenza della frizione e del pedale del cambio… che strano!

  • Su strada dritta

Come ogni Honda, guidare la NC 750X è una vera passeggiata con la sella bassa che inserisce bene il pilota nella moto e la postura vagamente scooteristica. I 54 corposi CV della NC spingono senza incertezze dai bassi regimi al limitatore, come tutti i bicilindrici paralleli, anche se il punto di coppia (68 Nm) si avverte bene intorno ai 4800 rpm. La velocità massima non importa, ma questa Honda potrebbe affrontare anche un’autostrada senza limiti, se non fosse per il cupolino, più sportivo che protettivo. Buone le sospensioni, con il mono bilanciato e l’avantreno leggermente più deciso della versione precedente, ma può essere una nostra sensazione. Il cambio DCT 2017 ha tre impostazioni: in Drive la moto fa tutto da sola, cambia le marce a seconda della nostra richiesta di potenza (posizione dell’accelleratore), ma sopratutto cerca di non consumare benzina. In manuale si pilota tramite i pulsanti + e – sul blocchetto di sinistra ed il programma Sport ora ha tre livelli, dal primo che equivale ad uno stile di guida normale (è quello che consigliamo) al terzo, che i ragazzi in concessionaria chiamano Supersport, che tira le marce fino al limitatore, wow!

  • Su strada storta

Anche se l’apparenza e la fascia di mercato non lo danno a vedere, la NC 750 X DCT è una mangiacurve, che nello stretto può causare attacchi di bile ai piloti di supersportive. Con il baricentro basso a causa del motore molto inclinato, il telaio a diamante preciso e la posizione di guida naturale, la moto accetta ogni traiettoria ferocemente. Il motore non ha 200CV, ma un’erogazione costante che aiuta tantissimo in percorrenza ed uscita di curva. Il sistema frenante ha ancora un disco da 320mm davanti ed uno da 240mm dietro, ma non è più integrale, ha una pinza anteriore più grintosa e l’ABS sembra più turistico. L’arma in più per vincere contro tutti, però, è proprio il cambio, che impostato in manuale cambia le marce in un nanosecondo e grazie alla doppia frizione non sbilancia la moto nello stacca – attacca anche in pieno sorpasso o nel mezzo di una curva. Guidata così la piccola Honda fa davvero divertire.

  • In conclusione

Siamo strani, ok, ma la crossover Honda ci piaceva già e questa nuova versione con un look aggiornato guadagna altri mille punti. Certo la sella è rigida e forse vorremmo il pedale del cambio (finto, esiste come accessorio per l’Africa Twin DCT) per non farci addormentare la gamba sinistra, ma la NC è una moto efficace, facile e contemporaneamente divertente. Solo una cosa: cambiatele lo scarico! Il prezzo di listino parte dagli 7.490 della versione base a cui si possono aggiungere 1000€ per quella con il cambio DCT (come la nostra), 1000€ per la Travel Edition (con trittico di borse, paramani, cavalletto centrale e barre paramotore) ed altri 1000€ per la DCT Travel Edition. Per fortuna la rete Honda è famosa per la disponibilità nei confronti della clientela.

SicurMOTO.it ringrazia la concessionaria Honda Palace Napoli per la gentilezza con la quale ci hanno seguito in questo test. Ragazzi preparate la Crosstourer, stiamo arrivando!

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