ROMA: Moto contromano sulla Tangenziale Est

ROMA: Moto contromano sulla Tangenziale Est

Moto contromano sulla Tangenziale Est: un morto, ferito il senatore De Gregorio. Fuori pericolo il parlamentare pdl. L’incidente alle due di notte: il motociclista si è inserito nel tratto urbano della A24, schiantandosi su un’auto ROMA – Dopo aver percorso contromano un tratto della tangenziale est, a Roma, tra la paura degli automobilisti, un motociclista […]

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6 Ottobre 2009 - 00:00

Moto contromano sulla Tangenziale Est: un morto, ferito il senatore De Gregorio. Fuori pericolo il parlamentare pdl.

L’incidente alle due di notte: il motociclista si è inserito nel tratto urbano della A24, schiantandosi su un’auto

ROMA – Dopo aver percorso contromano un tratto della tangenziale est, a Roma, tra la paura degli automobilisti, un motociclista è morto in uno scontro frontale con un’auto. È successo intorno alle 2 della scorsa notte, all’altezza di via Fiorentini, nel tratto urbano della autostrada Roma-Aquila.

moreNell’incidente è rimasto ferito il senatore del Pdl Sergio De Gregorio che ha riportato ferite non gravi. È stato trasportato con un codice giallo nell’ospedale Sandro Pertini. A causa del frontale il traffico ha subito qualche rallentamento. Sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia stradale e il 118.
06 ottobre 2009

Corriere.it

autoA quanto pare, leggendo le (purtroppo) numerose notizie che già da parecchi anni riportano con impressionante frequenza incidenti del genere, imboccare contromano un’autostrada o una tangenziale è molto più facile di quanto possa sembrare.

Spesso la causa è da ricercare nelle condizioni soggettive non proprio ottimali del conducente, che guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti. O, più semplicemente, è distratto dai casi propri, da una conversazione al cellulare o da altro. Oppure, ancora, è in età avanzata: in parecchi casi, infatti, i protagonisti di vicende simili sono uomini e donne sopra i 75 anni, probabilmente afflitti da patologie che inficiano le capacità di interpretare correttamente gli stimoli esterni e i riflessi.

Spesso la causa risiede invece, specialmente nelle regioni del Nord Italia, nella piaga della nebbia o in altri fattori che limitano la visibilità, come forti precipitazioni, scarsa illuminazione ambientale ecc.

Ma è altrettanto vero che le infrastrutture non sembrano tenere in debita considerazione il grave problema, atteso che l’unico “baluardo” predisposto per scongiurare il pericolo di indebite intromissioni dal lato sbagliato è un semplice cartello di divieto di transito, a volte preceduto da una freccia che indica la giusta direzione obbligatoria!  Veramente troppo poco, in relazione alla posta in gioco.

Da più parti e da tempo è stato proposto di dedicare una maggior attenzione al drammatico fenomeno, che continua a mietere vittime, che oggi sarebbero ancora qui se, accanto agli effimeri segnali stradali, chi di dovere avesse predisposto specifici dispositivi, studiati per avvertire con maggior efficacia dell’imminente accesso contromano. Come, ad esempio, una serie di luci lampeggianti, disposte all’imbocco degli svincoli di uscita, luci stroboscopiche lungo tutta la bretella o il raccordo e rivolte verso l’eventuale veicolo che accede contromano, per far capire chiaramente che quella direzione è vietata e che qualcosa non va.

Fotocellule e sensori annegati nell’asfalto o installati a bordo strada che, rilevando la presenza del veicolo contromano, facciano attivare pannelli luminosi dal contenuto inequivocabile, potenti segnalatori acustici, sirene ululanti e contemporaneamente inviino un allarme al casello autostradale, se c’è ed al Comando di Polizia Stradale più vicini, per far intervenire immediatamente la pattuglia sul luogo, anzichè aspettare che qualche automobilista terrorizzato, se è ancora vivo e sano, chiami il 113!

Probabilmente questi accorgimenti indurrebbero il conducente distratto o assonnato a rendersi conto del grave pericolo involontariamente creato.

barriere-automatiche-stradali2

Ancora più efficace sarebbe la predisposizione di barriere automatiche, attivate dai medesimi sensori e costituite da sbarre di plastica morbida e flessibile che, scattando all’interno della corsia e sbattendo sulla carrozzeria, segnalino vigorosamente all’incosciente di turno che deve fermarsi! Quasi sempre la consapevolezza di aver impattato contro qualcosa induce a frenare o almeno rallentare e, in questi casi, ad accorgersi della situazione.

Ma sarebbero ancora insufficienti nei confronti di chi è obnubilato da alcol o droghe o, peggio, ha deliberatamente imboccato la strada contromano in preda a delirio suicida o per sfuggire ad un inseguimento delle forze dell’ordine.

Ecco che allora interviene la necessità di impedire FISICAMENTtappeti_chiodati_03E l’accesso contromano, rendendolo materialmente IMPOSSIBILE mediante un  filtraggio successivo che, alla fine dello svincolo ed in prossimità dell’arteria interessata, blocchi definitivamente ed in extremis il veicolo con bande chiodate, la cui fuoriuscita dal manto stradale sarebbe comandata da appositi sensori solo dopo che i sistemi precedenti si siano rivelati inutili.
Ne abbiamo sinceramente abbastanza di dover leggere e sentire notizie del genere, è assurdo ed intollerabile che interi nuclei familiari continuino ad essere annientati dalla superficialità ed incoscienza di troppi criminali o imbecilli, che una persona seria, onesta, prudente, preoccupata di non essere un pericolo per sè e per gli altri, debba rimetterci la pelle per colpa di queste palle di cannone impazzite!!!

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