Sentenza di Cassazione: ditta appaltatrice tenuta a risarcire

Sentenza di Cassazione: ditta appaltatrice tenuta a risarcire

Sicurezza stradale, incidenti. Purtroppo spesso portagonisti i centauri: noi. La legge vuole che l’incidente causato da qualche anomalia sulla strada debba avvenire in maniera “imprevista“, che la buca, il dissesto più in generale, debba “costituire tranello“. Se si cade in pieno giorno, per una buca in città, o altrove, non si viene risarciti o si […]

15 Gennaio 2010 - 00:00

Sicurezza stradale, incidenti.

Purtroppo spesso portagonisti i centauri: noi.

La legge vuole che l’incidente causato da qualche anomalia sulla strada debba avvenire in maniera “imprevista“, che la buca, il dissesto più in generale, debba “costituire tranello“. Se si cade in pieno giorno, per una buca in città, o altrove, non si viene risarciti o si è risarciti in parte: si era tenuti a vedere il pericolo.

La buca, nell’esempio qui sopra, è visibile, il centauro non deve cadere.

Tragicomicità di una legge, triste realtà: no, non è un film, è la vita del motociclista medio, sono tantissime sentenze a sfavore di chi, fra l’altro, è rimasto offeso. Chi vi scrive ne è stato protagonista ma è stato risarcito: per fortuna fu di notte e in appena, (sottile amara ironia ) 6 anni si è arrivati alle sentenza.

Stavolta a chiarire la situazione ci pensa la Corte di Cassazione che condanna la società manutentrice a pagare in quanto resposabile di non aver opportunamente segnalato il dissesto. Seppure di giorno il motociclista si aspetta il manto stradale in stato coerente con la segnaletica esposta.more

Finalmente ragionevolezza.

Il primo grado di giudizio ha visto riconosciuto un risarcimento pari al 70% di quanto richiesto: il motociclista non poteva non vedere con anticipo il dissesto in cui si sarebbe imbattuto più avanti, soprattutto in considerazione del fatto che il dissesto dell’asfalto occupava, in longitudine, una vasta porzione di sede stradale.

Arriva quindi la Sentenza numero 22604/09 che afferma la teoria opposta a quanto stabilito in primo grado e, successivamente, in appello.
Secondo la Corte di Cassazione infatti non serve necessariamente  l’ottima visibilità della strada per evitare una situazione di pericolo: occorre  piuttosto che in qualsiasi condizione, chi manutiene la strada,  apponga apposito segnale.

La sentenza fa riflettere e ben sperare.

Massimo Soldini

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