Tangenziale di Roma va verso il pedaggio, criticando le statistiche sugli incidenti. A MI si paga già

Tangenziale di Roma va verso il pedaggio, criticando le statistiche sugli incidenti. A MI si paga già

Il Presidente dell’ANAS critica le statistiche sui “punti neri” delle strade italiane dicendo che la tangenziale di Roma è più sicura di quanto non si pensi, però si pagherà. Forse si raggiungerà un accordo sul pedaggio del GRA di Roma: pagherà solo chi lo utilizzerà arrivando dall’autostrada. Le associazioni dei consumatori non sono affatto d’accordo […]

7 Dicembre 2010 - 00:00

Il Presidente dell’ANAS critica le statistiche sui “punti neri” delle strade italiane dicendo che la tangenziale di Roma è più sicura di quanto non si pensi, però si pagherà.

Forse si raggiungerà un accordo sul pedaggio del GRA di Roma: pagherà solo chi lo utilizzerà arrivando dall’autostrada. Le associazioni dei consumatori non sono affatto d’accordo con questa soluzione e promettono altre battaglie. Curioso il fatto che praticamente quasi nessuno abbia fatto notare che i milanesi sono ormai da tempo immemorabile obbligati a pagare per usare alcuni tratti della tangenziale.more


Premettendo che troviamo sbagliato far pagare un tratto di strada dovuto a chi già paga le (alte) tasse italiche, non possiamo che far presente quale peso potrebbe avere un’eventuale sbilanciamento del TAR a favore delle associazioni dei consumatori di Roma: a Milano qualcuno potrebbe – come dire – incavolarsi. Speriamo eventualmente che l’incazzatura serva semmai a togliere la tassa nordica… e non a validare quella romana.

Ma non è questa la notizia che c’interessa. A suscitare la nostra attenzione sono le affermazioni del Presidente dell’ANAS (gestore autostrade) Pietro Ciucci, che si appella ai dati ACI-Istat sui “Black point” delle nostre strade che vedevano la tangenziale di Roma come una delle più pericolose in Italia. Sostanzialmente dice che in realtà quel tratto di strada è sicuro, perché vanno considerati anche gli elevatissimi volumi di traffico che lo percorrono giornalmente. Sostiene quindi che la lista di “punti neri” (zone pericolose) pubblicata da ACI-Istat è inaffidabile.


L’Istat – in realtà – aveva già denunciato questa anomalia del non riuscire a reperire i dati sul rapporto volumi di traffico per le strade italiane. Un problema che ci riporta alla mente la difficoltà dichiarata anche da DEKRA
a reperire dati precisi per stilare le statistiche relative proprio all’Italia.

Se vogliamo comunque commentare la dichiarazione di Ciucci, dobbiamo far presente che il rapporto tra il traffico e il numero degli incidenti è importante al fine di poter giudicare la sicurezza di una via di comunicazione come una tangenziale. Da qui a dire che il GRA di Roma sia “sicuro” ce ne passa però. Sarà sicuro per le auto, probabilmente, ma non ci risulta siano stati messi in sicurezza i guardrail nelle curve e nei raccordi di accesso alla tangenziale. Sono proprio quelli i punti in cui un motociclista, scivolando, rischia di perdere un braccio, una gamba (o la vita). Qui trovate ulteriori informazioni (clicca per leggere)
.

Quando si parla di strade e di sicurezza bisogna tener conto di TUTTI i mezzi abilitati al transito nel tratto in questione, sia che si tratti di moto, biciclette o TIR.

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