Ecobonus moto e scooter elettrici: cosa ne pensano i concessionari?

Ecobonus moto e scooter elettrici: cosa ne pensano i concessionari?

Abbiamo dato voce a concessionari e rivenditori alla vigilia degli incentivi per moto escooter elettrici. La situazione da nord a sud

27 Febbraio 2019 - 00:00

Le lungaggini dei ministeri competenti rischiano di far slittare una riforma attesa dai cittadini ed importante per l’Italia, che fatica a salire sul treno della mobilità sostenibile, mentre in Europa è già partito da tempo. Concessionarie e case produttrici sono allo sbando e nessuno sa se la situazione si risolverà entro il 1 Marzo 2019. La legge di Bilancio, varata a fine 2018 dal Governo M5S – Lega, prevede norme importanti per favorire i mezzi trasporto sostenibili. La parte succosa è un incentivo del 30% sul prezzo di listino per i veicoli elettrici, fino ad un massimo di 300o€, rottamando veicoli euro 0, 1 oppure 2 (ve ne abbiamo già parlato).  I regolamenti attuativi, a cura del Ministero Infrastrutture e Trasporti, erano previsti per il 30 Gennaio, ma la scadenza è passata ed ora l’Ecobonus rischia di saltare, se nessuno chiarirà i punti oscuri della legge. Abbiamo telefonato a varie concessionarie, dei tre marchi principali del settore, a Milano, Roma e Napoli per capire le difficoltà della rete di vendita.

Milano

Secondo un dealer di Milano, concessionario di un marchio specializzato, per comprare uno scooter elettrico sotto gli 11 Kw, come il simpatico eS3 che abbiamo provato, basta rottamare una moto qualunque senza vincoli di cilindrata o potenza, purché sia inquinante. Della rottamazione se ne occuperà il rivenditore e lo sconto sul prezzo finale sarà a carico del produttore. Sarebbe stato interessante dare la possibilità di passare da una vecchia utilitaria ad uno scooter elettrico, ma pare che questo sia decisamente impossibile. Il pubblico milanese, comunque, non sembra particolarmente informato sui nuovi incentivi e sono i venditori che li stanno spiegando ai clienti. In ogni caso, se qualcuno volesse firmare un contratto, sarebbe comunque costretto a restare in stand-by. Forse l’introduzione della nuova maxi-ZTL potrebbe cambiare le cose.

Roma

Le ZTL che strozzano la viabilità sono un problema storico della Capitale ed i romani hanno accolto con gioia gli incentivi, creando subito lunghe liste d’attesa. Questo è quello che ci hanno riferito le concessionarie che abbiamo contattato a Roma centro. Come a Milano, però, i rivenditori non sono in grado di dare certezze ai clienti, che restano congelati in attesa di sviluppi. I pareri sullo sconto sono discordanti, tra chi dice che ricadrà sul produttore e chi invece è pronto ad accollarselo. A Roma come a Milano le concessionarie accetteranno la rottamazione di mezzi di qualunque cilindrata. Il problema sarà trovare i rottamatori, che dopo il primo controllo sui permessi da anni ed anni, sono diventati merce rarissima.

Napoli

Un concessionario plurimarche, che ha nel portafogli anche un importante marchio del settore elettrico, è entusiasta dell’iniziativa. Contrariamente al resto d’Italia, da lui è già possibile formalizzare l’acquisto di un veicolo elettrico con lo sconto. Per farlo, il concessionario ha fatto inserire nel contratto una clausola di sicurezza, nel caso l’Ecobonus dovesse essere rimandato o addirittura ritirato. Anche sotto il Vesuvio sarà concesso di rottamare moto di ogni categoria per l’acquisto di un veicolo elettrico, sempre a carico del venditore. Secondo il dealer napoletano, lo sconto viene praticato dal concessionario, che poi recupererà attraverso il Costruttore-Importatore.

In conclusione

Dal nostro sondaggio emerge il quadro di un mercato pronto ad approfittare dell’Ecobonus, ma in stand-by finché la legge non sarà completata dai Decreti Attuativi. In prima linea ci sono i concessionari, che tra incertezze normative e problemi territoriali, fanno da cuscinetto come possono. Avviare gli sconti (che tra l’altro, riguardano anche l’installazione delle colonnine di ricarica) potrebbe spingere l’Italia ad entrare nell’era della mobilità sostenibile, ormai alle porte per il resto d’Europa.

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