Test interfono pneumatico Tuyaucom: confort, sicurezza e semplicità

Test interfono pneumatico Tuyaucom: confort, sicurezza e semplicità

Il nostro test dell’interfono pneumatico Tuyaucom®, dedicato a quei motociclisti che viaggiando spesso in coppia hanno la necessità e la voglia di comunicare con il passeggero in maniera confortevole e sicura. Ma anche innovativa e completamente “ecosostenibile”. Nel panorama degli apparati di comunicazione per motociclisti se ne possono trovare davvero delle belle. Molte infatti sono […]

16 Febbraio 2011 - 00:00

Il nostro test dell’interfono pneumatico Tuyaucom®, dedicato a quei motociclisti che viaggiando spesso in coppia hanno la necessità e la voglia di comunicare con il passeggero in maniera confortevole e sicura. Ma anche innovativa e completamente “ecosostenibile”.

Nel panorama degli apparati di comunicazione per motociclisti se ne possono trovare davvero delle belle. Molte infatti sono le proposte in ambito di comunicazione pilota-passeggero, accomunate però quasi tutte dalla tecnologia utilizzata per la realizzazione: l’elettronica. Siano via cavo o wireless, infatti, gli interfono moderni sono tutti caratterizzati dalla presenza di microfoni, auricolari, circuiteria di controllo e regolazione volume, batterie. Abbiamo detto quasi tutti, perché da tempo esiste sul mercato una alternativa concreta e originale: l’interfono pneumatico. Brevettato come Tuyaucom®, questo dispositivo sfrutta il principio della canalizzazione delle vibrazioni sonore, in pratica lo stesso funzionamento di uno stetoscopio medico. Funziona bene? E’ complicato? Ecco il nostro test.

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  • Apriamo la confezione


La confezione comprende tutto il necessario per assemblare l’apparato. C’è da dire che la semplicità dell’oggetto sulle prime risulta quasi imbarazzante: niente scatolette, niente regolazioni; solo due piccole membrane cilindriche a far da microfono, cavetti in gomma,  raccordi e due auricolari in tutto e per tutto simili a quelli dello stetoscopio del nostro medico.

  • Il montaggio

Il montaggio sul casco avviene fermando in sede, attraverso del biadesivo, dei piccoli collari che permettono ai tubicini di microfono e auricolare di rimanere in posizione senza dar fastidio. Il sistema può rimanere montato sul casco, rimanendo praticamente invisibile, anche quando non ne è previsto l’utilizzo, poiché l’auricolare, attraverso un raccordo, si  può rimuovere senza dover sfilare i tubicini nel casco.

  • Come funziona?

Lo schema di funzionamento è davvero semplice: allestiti due caschi, si collega la via di comunicazione tra un casco e l’altro, costituita da due tubicini in gomma flessibile. Il sistema di raccordo è studiato in modo da non poter essere invertito e fa sì che il microfono del pilota porti le vibrazioni sonore direttamente all’orecchio del passeggero e viceversa. La lunghezza di questi tubuli è tale da non impacciare assolutamente pilota e passeggero nei movimenti sulla moto. Un solo piccolo appunto si può muovere al sistema: l’auricolare,così come esce dalla confezione, pur non essendo scomodo, lo è di certo di più rispetto ad una normale cuffietta altoparlante. Va detto però che nella confezione è presente un kit per adattare la forma del terminale a quella dell’orecchio dell’utilizzatore, per guadagnare una comodità “anatomica”.

  • I test su strada


In marcia il sistema è davvero una sorpresa: il suo funzionamento è semplice quanto perfetto. Non è necessario regolare il volume, basta adeguare la parlata a seconda della condizione di marcia, cosa che avviene istintivamente. Il risultato è una assoluta facilità nell’utilizzo di questo strumento. All’aumentare della velocità non si evidenziano ronzii o fruscii: interfono concorrenti utilizzano sistemi di filtraggio elettronico del rumore, qui semplicemente il problema non si pone, non esistendo un microfono piezoelettrico. Il grande vantaggio, soprattutto nelle lunghe trasferte, è l’assenza di batterie ed elettronica varia: non servono connettori stagni, accumulatori ricaricabili, isolamenti water-proof. Basta la semplicità di questo sistema pneumatico a garantire il pieno funzionamento anche in condizioni difficili. In definitiva un prodotto davvero ben studiato, economico in senso assoluto (siamo a livelli di un interfono di fascia media) e funzionale. Che i tempi delle distrazioni dovute al girasi per parlare col passeggero stiano per finire? Non si sa: c’è sempre chi preferisce evitare, almeno in moto, la voce della “adorata” compagna di viaggio.

Per tutti gli altri le soluzioni ci sono e anche davvero intelligenti.

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