Ape Piaggio in India: addio a Pontedera dopo 76 anni

Ape Piaggio in India: addio a Pontedera dopo 76 anni

L'Ape Piaggio si trasferisce in India: termina definitivamente la produzione a Pontedera del celebre veicolo a tre ruote

2 Dicembre 2024 - 18:30

C’è un altro pezzo dell’industria motoristica italiana che se ne va all’estero: si tratta dell’Ape Piaggio, il celeberrimo motocarro a tre ruote che fin dal 1948, anno della sua nascita, era stato sempre prodotto negli stabilimenti Piaggio di Pontedera, in Toscana. La sua produzione proseguirà infatti esclusivamente in India per essere destinata al solo mercato locale, decisamente più ricettivo di quello europeo nei confronti dei veicoli a tre ruote (e più indulgente a livello di sicurezza ed emissioni inquinanti).

LA STORIA DELL’APE PIAGGIO

La storia dell’Ape Piaggio ebbe inizio nel 1948, in un’Italia reduce dalla guerra in cui la carenza di mezzi di trasporto era evidente e molti non potevano permettersi l’acquisto di un mezzo a quattro ruote. Così alla Piaggio venne l’idea di costruire un veicolo commerciale su tre ruote: un motofurgone derivato dai primi modelli dalla Vespa. Le prime due serie erano costituite da una Vespa con asse posteriore a due ruote, che sosteneva il cassone. Dalla terza serie, invece, l’Ape acquisì una struttura indipendente dallo scooter, mantenendo comunque molti componenti in comune come il manubrio e il cambio manuale.

Negli anni ’50 e ’60, anche per via della sua robustezza e della sua capacità di adattarsi a terreni difficili, il Piaggio Ape divenne un pilastro della micro-logistica nel nostro paese, in particolare in settori quali l’agricoltura, l’edilizia e il commercio al dettaglio. Il modello venne costantemente aggiornato con cabine sempre più accoglienti e versioni sempre più specializzate e tra gli anni ’70 e ’80 la sua popolarità si espanse anche fuori dai confini nazionali, specialmente in Asia e Africa, facendone inesorabilmente un simbolo del Made in Italy (e venendo di conseguenza imitato in tutto il mondo).

APE PIAGGIO IN INDIA

L’Ape Piaggio in India non è comunque una novità. Già nel 1963 fu inaugurato a Pune il primo stabilimento indiano di Vespa, e la stessa Ape è da tempo un modello molto popolare nel Paese asiatico, dove viene prodotta nell’impianto del gruppo Piaggio di Baramati, nello stato del Maharashtra. Da quelle parti uno dei suoi utilizzi più caratteristici, nella versione ‘Ape Calessino’, è quello di risciò motorizzato o di Tuk-tuk, che sono mezzi di trasporto pubblico ormai desueti in Europa ma ancora molto diffusi in India e nell’intero sud-est asiatico.

Ape Piaggio

APE PIAGGIO: LE RAGIONI DELL’ADDIO ALL’ITALIA

La domanda adesso sorge spontanea: come mai la Piaggio ha deciso di terminare la produzione in Italia di un modello così iconico, relegandolo al solo mercato indiano? Il problema è che negli anni, nonostante i frequenti aggiornamenti, l’Ape ha progressivamente perso di competitività e di appetibilità, anche (se non soprattutto) per via delle varie normative anti-inquinamento che si sono susseguite. La carrozzeria minimal del veicolo, sua caratteristica vincente per decenni, ha infatti reso difficile adeguare l’Ape alle limitazioni sempre più stringenti in termini di sicurezza e ambientali. Oggi in Italia è in vendita solamente la versione da 50 cc a 2 tempi, ancora con omologazione Euro 4 e proposta in tre allestimenti, che rimarrà disponibile nelle concessionarie fino a esaurimento scorte. Lo stabilimento di Pontedera sarà invece riconvertito alla produzione del Porter NPE, il mini-van elettrico a quattro ruote.

La storia dell’Ape Piaggio proseguirà invece in India, dove sono meno attenti (eufemismo) alla sicurezza e all’inquinamento dei veicoli. Nell’impianto di Baramati viene comunque realizzata anche una versione con motore elettrico.

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