Le grandi domande sulla Fase 3: si può andare in due in moto dal 3 giugno 2020, con la fine delle restrizioni sugli spostamenti?
Con l’inizio della Fase 3 dell’emergenza Coronavirus non ci sono più restrizioni sugli spostamenti tra le regioni, anche se qualche misura non è ancora chiara. Per esempio si può andare in due in moto dal 3 giugno? In precedenza non si poteva, o meglio si poteva solo in determinate circostanze, ma adesso invece è sorto qualche dubbio che speriamo di risolvere nelle prossime righe.
Articolo aggiornato il 3 giugno 2020 dopo la fine dei limiti sugli spostamenti tra le regioni.
SI PUÒ ANDARE IN DUE IN MOTO DAL 3 GIUGNO?
In realtà da questo punto di vista non è cambiato assolutamente nulla. Nel DPCM del 17 maggio 2020, che regola lo svolgimento della Fase 2 dal 18 maggio e della Fase 3 dal 3 giugno, non ci sono particolari indicazioni sull’uso di mezzi di trasporto privati. Tuttavia viene ribadito il rigoroso rispetto del distanziamento interpersonale (almeno un metro), a meno di non essere persone conviventi. E le FAQ pubblicate sul sito del Governo (sotto la voce Spostamenti) confermano infatti che ‘non si può andare in due in moto, non essendo possibile la distanza minima di un metro. Questi limiti non valgono se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi’. Quindi, per esempio, marito e moglie (ma anche coppie unite civilmente o di fatto, oppure fratelli/sorelle o genitori/figli che vivono sotto lo stesso tetto) possono andare in due in moto, gli altri no.
FASE 3: IN MOTO È OBBLIGATORIA LA MASCHERINA?
Risolto questo dubbio, passiamo subito a occuparci dell’altrettanto importante questione mascherine. In moto bisogna indossarle obbligatoriamente? Le direttive nazionali non lo specificano e non l’hanno mai specificato. Si deve quindi dedurre che vadano applicate le norme generali sull’uso dei dispositivi di protezione individuale, che nella Fase 3 prevedono l’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi aperti al pubblico e in tutte le altre occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Pertanto chi va in moto può anche non metterla: sia viaggiando da soli, dato che il distanziamento è garantito (per lo meno durante la marcia), che in due, visto che è permesso farlo solo a soggetti conviventi (per i quali non c’è obbligo di distanziamento). Tra l’altro i caschi integrali con visiera calata offrono comunque un buon grado di protezione (ma i caschi jet, cioè quelli aperti, no).
MASCHERINA IN MOTO: DOVE BISOGNA SEMPRE METTERLA
E nelle regioni come Lombardia, Campania e Trentino che nella Fase 3, per lo meno fino al 15 giugno, prevedono l’obbligo della mascherina (o altra adeguata protezione) pure all’aperto? In queste regioni, contrariamente alle disposizioni a carattere nazionale, il vincolo della mascherina sussiste anche se si circola in moto da soli, a meno di indossare un casco integrale. Non è necessario avere per forza una mascherina ma può bastare un semplice foulard oppure una sciarpa (leggera, visto che siamo quasi in estate) o un qualsiasi altro dispositivo di protezione che copra naso e bocca. Ovviamente chi indossa un casco integrale senza mascherina deve avere l’accortezza di indossarne immediatamente una quando se lo sfila, specialmente se si trova in prossimità di altre persone. Invitiamo comunque tutti i lettori ad aggiornarsi costantemente sulle ordinanze della propria regione di residenza.
L’ECCEZIONE DELLA LIGURIA
Al momento la Liguria è l’unica regione che con apposita ordinanza permette di andare in due in moto anche se non si è conviventi. A condizione però di indossare la mascherina chirurgica o altro dispositivo equivalente (p.es. casco integrale con visiera abbassata). Ricordiamo che chi non rispetta le norme sul distanziamento sociale a bordo di una moto è soggetto al pagamento di una multa da 533,33 a 4.000 euro, importo ridotto del 30% se si paga entro 5 giorni dalla notifica.