Prescrizione bollo moto: quando si verifica?

Prescrizione bollo moto: quando si verifica?

Tutte le informazioni sulla prescrizione del bollo moto: quali sono i termini, oltrepassati i quali, il tributo cade in prescrizione e il bollo non si paga?

22 Febbraio 2021 - 00:00

Quando si verifica la prescrizione del bollo moto? Parliamo, nello specifico, di prescrizione del pagamento del bollo, situazione che interessa molti motociclisti rimasti indietro con il versamento della tassa di possesso e che, appunto, potrebbero non essere più tenuti a corrispondere il bollo qualora questo, nel frattempo, sia caduto in prescrizione.

QUANDO PAGARE IL BOLLO MOTO

Salvo eccezioni, il bollo, che ha durata annuale, va saldato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione (in caso di moto appena acquistata); oppure entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza (in caso di rinnovo). Ma cosa succede se non si paga? Partiamo dal presupposto che il mancato pagamento del bollo moto non comporta conseguenze penali, ma ‘solo’ tributarie e patrimoniali. Una volta accertato il mancato versamento del bollo nei termini, scatta l’operazione ‘recupero crediti’ da parte della Regione di competenza (ricordiamo che il bollo è una tassa regionale) con un meccanismo a scalare. Più si va avanti, più aumentano le sanzioni. Se infatti inizialmente le conseguenze per chi non paga il bollo si limitano all’applicazione di maggiori interessi, successivamente possono diventare ben più serie e gravose. Quindi è sempre meglio pagare nei termini previsti.

BOLLO MOTO: COSA SUCCEDE SE NON SI PAGA

Prima conseguenza del bollo moto scaduto e non rinnovato è l’avviso di mancato pagamento. Una comunicazione informale con cui si informa l’interessato dell’irregolarità invitandolo a versare il dovuto, pagando interessi minimi. Se il motociclista continua a fare lo gnorri, la Regione si affida all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, che dà il via alla procedura di recupero del credito con gli strumenti in suo possesso, fino all’invio della cartella esattoriale con sanzioni e interessi ben più pesanti. Una volta ricevuta la cartella, il proprietario ha 60 giorni di tempo per pagare. Se non lo fa, l’Agenzia può disporre, nell’ordine: 1) il fermo amministrativo del mezzo, che quindi non può più circolare né essere rottamato o radiato dal PRA, ma può essere però venduto; 2) la radiazione, disposta dall’ACI dopo 3 anni di non pagamento del bollo; 3) infine il pignoramento del conto corrente del proprietario insolvente.

Prescrizione bollo moto

BOLLO MOTO SCADUTO: SANZIONI E INTERESSI

Se il bollo moto è scaduto ma viene pagato successivamente al termine previsto, oltre alla tassa si devono corrispondere anche le sanzioni e gli interessi calcolati in base ai giorni di ritardo.

– Entro 14 giorni dalla scadenza del termine previsto per il pagamento: sanzione pari allo 0,1% dell’importo originario per ogni giorno di ritardo. Più gli interessi legali giornalieri del 0,3%.

– Tra il 15° e il 30° giorno: sanzione pari al 1,50% della tassa originaria. Più gli interessi legali giornalieri dello 0,3% calcolati sugli effettivi giorni di ritardo;

– Dal 31° al 90° giorno: sanzione pari al 1,67% della tassa originaria. Più gli interessi legali giornalieri dello 0,3% calcolati sugli effettivi giorni di ritardo;

– Tra il 91° giorno ed entro 1 anno: sanzione pari al 3,75% della tassa originaria. Più gli interessi legali giornalieri dello 0,3% calcolati sugli effettivi giorni di ritardo;

Oltre 1 anno: sanzione pari al 30% della tassa originaria. Più gli interessi pari all’1% fisso per ogni semestre maturato di ritardo.

BOLLO MOTO: PRESCRIZIONE E RICORSO

La prescrizione del bollo moto è di 3 anni, termine che decorre non dal giorno in cui il bollo è dovuto, ma dal 1° gennaio dell’anno successivo. Quindi se trascorrono 3 anni dal 1° gennaio successivo alla scadenza di pagamento del bollo senza che l’interessato abbia ricevuto un sollecito o una cartella dall’Agenzia dell’Entrate, il tributo cade in prescrizione e il bollo non si paga. Bisogna però considerare che se in tale periodo di 3 anni l’interessato riceve una qualsiasi notifica dalla Regione o dall’Agenzia, la prescrizione viene interrotta e il conteggio riparte da zero dal giorno successivo. Ma non è tutto: oltre a dover tenere presente il limite di prescrizione di 3 anni, il fisco deve rispettare anche un termine di decadenza di 2 anni. L’Agenzia delle Entrate ha infatti il dovere di notificare la cartella all’interessato entro 2 anni da quando essa ha ricevuto il ruolo da parte della Regione, pena appunto la decadenza della notifica. L’automobilista che, ricevuta una cartella esattoriale oltre i termini previsti, intende far valere la prescrizione del bollo moto, deve presentare ricorso alla Commissione Tributaria della Provincia entro 60 giorni dalla notifica.

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