Tucano Urbano El’Met 1100-51 fluo: il jet che ti evidenzia

Tucano Urbano El’Met 1100-51 fluo: il jet che ti evidenzia

Tucano Urbano arricchisce la collezione dei jet in fibra El’Met con nuovi colori fluo (giallo, arancio, rosa, azzurro). Evidenziatori da traffico, per non passare inosservati! Se non riuscite a rinunciare alla praticità del jet, nemmeno in inverno, con la nebbia, con la pioggia e il buio, allora gli El’met 1100 fluo fanno al caso vostro. […]

15 Aprile 2013 - 00:00

Tucano Urbano arricchisce la collezione dei jet in fibra El’Met con nuovi colori fluo (giallo, arancio, rosa, azzurro). Evidenziatori da traffico, per non passare inosservati!

Se non riuscite a rinunciare alla praticità del jet, nemmeno in inverno, con la nebbia, con la pioggia e il buio, allora gli El’met 1100 fluo fanno al caso vostro. Ribadiamo però un concetto concernente la sicurezza: i jet non garantiscono protezione facciale, essendo ovviamente sprovvisti di mentoniera, tuttavia se amate il genere è buona regola controllare le caratteristiche della calotta.more

  • El’met: lo metto!

I Tucano El’Met hanno la calotta in fiberglass (3 misure e 9 taglie disponibili da xxs a xxl) e sono omologati ECE 22.05 in Italia, questi dati evidenziano che è stata prestata una ragguardevole attenzione per la sicurezza e che quindi la calotta è in grado di assorbire l’urto dissipando, sufficientemente, la forza esercitata durante l’impatto. Inoltre le nuove colorazioni fluo, con grafica rifrangente, elevano ulteriormente il grado di sicurezza passiva rendendo lampante la presenza del motociclista nel traffico e in condizioni di scarsa visibilità. Se però non digerite le sgargianti colorazioni fluo, in alternativa, la Tucano propone una multiforme gamma cromatica, tale da accontentare tutti, dal distinto professionista che apprezzerà il classico nero opaco oppure il sobrio grigio scuro, alla giovane sbarazzina che gradirà il vivace rosa o il rigoglioso arancio, passando per l’uomo nostalgico che non resterà certo indifferente dinanzi alle versioni rosso lacca, profondo blu, bicolore verde, bicolore rosso e verde scuro, dal sapore retrò, smontata la visiera e indossati gli occhialoni questi jettini riusciranno a rievocare le imprese pioneristiche del motociclismo! El’Met, in dialetto milanese, significa “lo metto”, un lezioso gioco di parole, ma che indirettamente può fungere da simpatico invito ad indossare il casco sempre e magari anche abbinato a qualche utile accessorio di stile, come il tubo multiuso in maglia Sharpei, sempre Tucano, con la possibilità di far pendant con il casco, in modo tale da rimanere sempre fedeli al proprio stile.

  • Come si presenta

La calotta in fibra ha un aspetto minimal-chic, sobria e regolare, rimuovendo la visiera rasenta il massimo dell’essenzialità. Il punto di
forza dell’El’Met è l’elevato livello di finitura, si riscontra una cura del dettaglio che francamente non si ci aspetta in un casco da 179Euro (versione pastello) o 189 Euro (versione fluo). Troviamo una coppia di cover aggiuntive in tinta da applicare in caso di utilizzo senza visiera, in dotazione anche l’apposita chiave per rimuovere le strutture che sorreggono la visiera che è lunga e consistente. Volendo, come accessorio, si può montare una visiera occhiale trasparente che richiama vagamente lo stile aviatore. Niente fronzoli, dunque, ma una linea pulita con tanta qualità anche all’interno della calotta: ecopelle e poliestere removibile e lavabile, con inserti imbottiti per la microregolazione della taglie (inclusi in confezione). Per quanto riguarda l’allacciamento è presente il tradizionale cinturino, con chiusura micrometrica, che non viene a contatto con la pelle perché il rivestimento interno lo impedisce. Da segnalare che la sottile banda rifrangente, alla base della calotta, il logo e la dicitura Tucano sempre rifrangenti, non intaccano l’aspetto equilibrato, sono discreti e perfettamente integrati, però nel contempo catalizzano l’attenzione al buio, rendendo visibile il motociclista. Inoltre la sacca per trasportare il casco è di un tessuto molto spesso e morbido al tatto, ottima per preservare l’El’met quando non “lo metti” in testa!

  • Alla guida

Con il nostro El’met giallo fluo affrontiamo, come primo scenario, la giungla urbana, con due motocicli intramontabili: la Vespa 150 PX e la Honda Transalp 700. La città è il regno dell El’Met, l’ampia visiera garantisce un’ottima visibilità, anche periferica, tutto ciò che ci circonda è sotto controllo, si sente che è solida e gli scatti intermedi sono ben definiti, copre fino al mento offrendo la protezione necessaria dai detriti e dai moscerini. Questo jet sarà anche esteticamente accattivante senza visiera, ma poiché quella di serie è discreta ed offre già tutta la libertà e la freschezza desiderabile è più sicuro tenerla sempre montata. Circolando a 50 km/h praticamente è come non averlo, calza come un guanto ed è molto confortevole, merito anche della leggerezza (950+/-50gr) e della buona aerodinamica, in moto o in scooter il risultato non cambia, il comportamento è sempre positivo. Anche con temperature non elevate il problema dell’appannamento non si è verificato. Ovviamente con il giallo fluo vi sentirete gli occhi addosso, è l’opposto della discrezione, ma nasce proprio per catturare l’attenzione e per segnalare agli automobilisti che nel crogiolo di mezzi ci siete anche voi! Difetti in senso stretto non se ne riscontrano, ma un particolare da migliorare ci sarebbe: andrebbe ricavata una fessura adeguata per inserire, più comodamente, le astine degli occhiali all’interno del rivestimento, a proposito ricordiamo che la visiera di serie è trasparente e in certi casi l’uso di lenti da sole è quasi indispensabile. Tirando le somme si può dire che è adattissimo per il commuting urbano, su qualsiasi due ruote e per ogni motociclista. In ambito extraurbano notiamo che se non si superano gli 85-90 km/h il livello di comfort è più che soddisfacente, ma ad andature sostenute, proprie delle cavalcate autostradali, si avverte una rumorosità progressivamente più invadente, ma nulla di eccessivamente disturbante. Infatti non si tratta di fastidiosi sibili o penetranti fruscii, ma di fisiologiche turbolenze aerodinamiche, ampiamente sopportabili. Non si avvertono spifferi sul volto, ma solo una delicata intrusione di aria alla base della visiera, nella zona del mento. Chi adora pennellare le curve montane, godendosi il panorama, oppure avendo una custom ricerca la libertà in rettilinei sgombri sognando la 66 route, troverà valido questo casco.


In conclusione

Si tratta di un jet dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, i suoi pregi sono le finiture e la fruibilità in città. Tuttavia si difende bene anche nelle gite fuori porta ad andatura moderata. Come accennato qualche micro particolare è migliorabile, ma valutandolo nel complesso è difficile pretendere di più per 189 Euro.

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