Dakar 2019, Day 6: Husqvarna sale in cattedra

Dakar 2019, Day 6: Husqvarna sale in cattedra

Sesta delle dieci tappe in programma. Dopo la giornata di riposo la Dakar torna in azione portando la carovana da Arequipa a San Juan de Marcona Il pilota Husqvarna vince la sua prima tappa in questa edizione scalando la classifica generale e spodestando l’ormai ex-leader Ricky Brabec. Il cileno tra le dune di questa tappa […]

14 Gennaio 2019 - 00:00

Sesta delle dieci tappe in programma. Dopo la giornata di riposo la Dakar torna in azione portando la carovana da Arequipa a San Juan de Marcona

Il pilota Husqvarna vince la sua prima tappa in questa edizione scalando la classifica generale e spodestando l’ormai ex-leader Ricky Brabec. Il cileno tra le dune di questa tappa si è dimostrato assolutamente a suo agio. Prende il comando della situazione al WP4 e taglia il traguardo in testa. Alle sue spalle, un margine di 1’52” sulla Honda dell’argentino Kevin Benavides e di 7’30” sull’altra CRF450 di Ricky Brabec, che comandava la classifica fino ad oggi. Si dice che “tra i due litiganti il terzo gode” e mentre sulla bocca di tutti c’è il mitologico scontro KTM – Honda, a quattro giorni dalla fine del rally è Husqvarna ad aprire la classifica generale. Giornata pessima per il vincitore della scorsa tappa Sam Sunderland. Il duro compito di fare da apri-pista gli ha creato qualche difficoltà di troppo, portandolo ad incassare un ritardo al traguardo di ben 22’59’’ e facendolo sprofondare dal secondo al settimo posto nella generale. Come ieri, anche oggi un gesto da elogiare. Adrien van Beveren si ferma a prestare soccorso a Lorenzo Santolino, vittima di una brutta caduta che lo costringe all’abbandono. Il francese, alla fine, accumula un ritardo di 16’44’’, ma la direzione gara gli restituisce oltre 10 minuti persi per aiutare lo spagnolo permettendogli di conservare il quinto posto di tappa in classifica generale. Davanti a lui abbiamo: Quintanilla in cima; Brabec a seguire a +4’38’’; terzo Toby Price a +5’17’’; quarto Benavides, che con l’ottima seconda posizione di tappa scala dal settimo al quarto posto a +8’01’.

Auto: Loeb “on fire”
La speciale di 336 chilometri ha visto primeggiare di nuovo la Peugeot 3008 DKR di Sébastien Loeb. Iil francese ha tagliato per primo il traguardo, staccando di 2’17’’ il leader della classifica generale, Nasser Al-Attiyah. Chiude il podio di giornata Carlos Sainz che, dopo una serie di giornate da dimenticare, è finalmente riuscito a chiudere con un sorriso. Il nove volte campione WRC probabilmente si starà mangiando i gomiti per il tanto tempo perso nella terza tappa. Per i problemi di navigazione relativi al road-book, ha perso un totale di 42 minuti nella generale. A questo proposito ieri Daniel Elena – navigatore di Loeb – si è lasciato andare a dure dichiarazioni contro l’organizzazione.  Quest’ultima ha ammesso che c’è stata un’imprecisione nel road-book relativamente al chilometro 177 ma che nulla ormai cambierà in termini di classifica, perché non tutti hanno accusato problemi. Loeb, ora secondo in classifica, accusa un ritardo di 37’ da Al-Attiyah che dovrebbe avere la vittoria a portata di mano. Oggi “il principe del deserto” guadagna altri preziosi minuti sui diretti avversari come Peterhansel e Roma. Il francese e il suo Buggy Mini hanno faticato davvero tanto sia nelle fasi iniziali che in quelle finali della speciale di oggi e alla fine hanno chiuso sesti a +18’49’’. “Mr. Dakar” una volta al bivacco ammette sconsolato: “Ho fatto ancora uno stupido errore, sono rimasto bloccato e ho perso venti minuti e sento la vittoria sfuggire via per i tanti errori”. Ma se la Dakar ci ha insegnato qualcosa negli anni, questa è sicuramente “Mai dire mai!”

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