Dakar 2019, Day 8: altra tappa, altri numeri!

Dakar 2019, Day 8: altra tappa, altri numeri!

Ktm vede materializzarsi il 18esimo trofeo Dakar. 575 chilometri, di cui 360 di speciale, portano i piloti da San Juan de Marcona a Pisco in una tappa quantomeno decisiva Neanche un giorno senza colpi di scena, ogni tappa ci porta una svolta e quella di oggi è certo tra le più sensazionali. La probabile uscita anticipata […]

16 Gennaio 2019 - 00:00

Ktm vede materializzarsi il 18esimo trofeo Dakar. 575 chilometri, di cui 360 di speciale, portano i piloti da San Juan de Marcona a Pisco in una tappa quantomeno decisiva

Neanche un giorno senza colpi di scena, ogni tappa ci porta una svolta e quella di oggi è certo tra le più sensazionali. La probabile uscita anticipata per Honda dalla corsa al titolo! Il tutto accade al 56° km: il motore della CRF di Ricky Brabec va in fumo, portando con se i sogni di gloria del pilota. Brabec fino a ieri era meritatamente leader in classifica e iniziava già a sentire l’odore della vittoria finale nell’aria. Ad accogliere con un malcelato sorriso la sfortuna del pilota americano c’è KTM, che ne ha immediatamente approfittato per salire in cattedra. La casa austriaca vince la tappa con Matthias Walkner (la seconda per lui in questa edizione), ma su tutto vede Toby Price diventare nuovo leader della generale dopo il terzo posto di tappa. Curioso che il pilota australiano sia capolista senza essersi mai aggiudicato una tappa. Tra I due piloti “arancioni” si inserisce al secondo posto l’Husqvarna di Pablo Quintanilla a +00’45’’, che continua ad alternare giornate decisamente infelici a tappe memorabili.
Ottima prova del crossista Andrew Short, autore del quarto tempo a +9’51’’, che permette a lui e la sua Husqvarna di volare dall’ottavo al quinto posto in generale. Quinto Adrien van Beveren a +11’48’’, che rimane in lizza per la vittoria a meno di dieci minuti dalla vetta, precisamente a 9’54”. Honda vede la prima moto tagliare il traguardo in settima posizione con Josè Ignacio Cornejo, ma quel che è peggio per la Casa dell’ala è che ora la moto più in alto nella generale è quella dell’argentino Kevin Benavides, sesta ad oltre 21 minuti di ritardo. A due tappe dalla fine solo un miracolo potrebbe salvare I giapponesi. Prosegue positivamente anche la gara di Maurizio Gerini, autore del 18esimo tempo di tappa. Una prestazione che, sommata anche ai ritiri odierni, ha portato la sua Husqvarna addirittura in 15esima posizione.

Auto: Loeb si morde le mani
Il francese 9 volte campione WRC vince anche questa tappa, la quarta delle otto disputate. Un successo che non può non alimentare I rimpianti del pilota, che senza il clamoroso errore di tappa 3 ora starebbe senz’altro gustandosi la sensazione di una vittoria quasi certa. Seconda posizione oggi per Nasser Al-Attiyah: il pilota della Toyota, approfittando di un’altra giornata negativa di Peterhansel, ha messo una seria ipoteca sulla vittoria finale a due giornate dalla fine. Il principe del deserto gestisce accuratamente il vantaggio e anzi, oggi guadagna altri 20 minuti su Mr. Dakar. E’ ora Nani Roma il virtuale secondo classificato, ma con un corposo ritardo di 46 minuti. Al-Attiyah quindi penserà a gestire il suo vantaggio fino alla fine. “Quando abbiamo visto il tabellone al traguardo, siamo rimasti davvero sorpresi: sono abbastanza contento. Siamo riusciti a non rimanere bloccati tra le dune di sabbia e abbiamo mantenuto un buon ritmo. Adesso rimangono ancora due giorni, ma pensiamo a una tappa per volta. Sono abbastanza contento per come è andata oggi, ma prima di cantare vittoria bisogna aspettare ancora“. Infine, il qatariota ha aggiunto: “Probabilmente ci sono altri piloti più veloci, ma il nostro obiettivo principale è difenderci da Stéphane: cercheremo di gestire questo vantaggio nei prossimi giorni”.

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