Parte da Losail il Motomondiale 2018, proprio da dov’era rimasto lo scorso anno. Il Motomondiale ha preso finalmente il via, e noi appassionati non aspettavamo altro. La stagione cui andremo ad assistere si rivela sin d’ora tutt’altro che scontata. more La situazione è più o meno ripresa da dove abbiamo lasciato lo scorso anno. D’altronde i […]
Parte da Losail il Motomondiale 2018, proprio da dov’era rimasto lo scorso anno.
Il Motomondiale ha preso finalmente il via, e noi appassionati non aspettavamo altro. La stagione cui andremo ad assistere si rivela sin d’ora tutt’altro che scontata.
La situazione è più o meno ripresa da dove abbiamo lasciato lo scorso anno. D’altronde i test ci hanno già raccontato che gli equilibri sono più o meno rimasti gli stessi: Marquez uomo da battere, Dovizioso maturo e pronto al colpaccio, Rossi supereroe che alla soglia dei 40 non vuole mollare neanche un colpo e Lorenzo che non sembra farne una giusta. Ma andiamo a vedere i nostri piloti cosa hanno combinato nello specifico!
- Dovizioso: magari è l’anno buono?
Il buon Dovizioso è quel classico pilota che se fosse nato in un’altra era, con altri avversari e altre moto, forse avrebbe già vinto il titolo della classe regina. Ma con i “se” e con i “ma” non si è mai costruito nulla. Tuttavia, forse, pare che l’anno della maturità sia finalmente arrivato. Certo, il campionato è appena iniziato, e Marquez non ha mai brillato in Qatar, ma chissà…. Forse è giunto il suo momento?
- Marquez: è lui l’uomo da battere
Come accennato prima, Marc non ha mai ottenuto grandi risultati in Qatar. E per le Honda non è la pista ideale. Ciò nonostante Il n° 93 ci prova con tutte le sue forze, e all’ultima curva fa invecchiare Dovizioso di una trentina d’anni. Forse tentava di metterlo K.O. puntando sull’infarto?
- Rossi: Immenso nonnino
Trentanove anni, lo scriviamo in lettere perché rende meglio l’idea. Ventuno anni fa vinceva il suo primo titolo iridato (per intenderci, Marquez, quando il Dottore vinceva il primo mondiale in 125, aveva 4 anni e forse riusciva a malapena a cavalcare il Chicco Rodeo). Potrebbe stare in barca, in spiaggia, o a godersi i frutti di una vita da campione. Invece decide di stare lì, con i primi, a far sapere a tutti che con 9 mondiali e alla soglia degli –anta, non è minimamente vicino al pensionamento.
- Lorenzo: Sei vivo?
Se vogliamo essere buoni possiamo dire che la caduta non è stata colpa sua. Ma non è che prima di cadere stesse lottando con i primi eh… Forse sarebbe il caso di ricordargli che la moto che sta guidando è la stessa che ha vinto. Ma forse chissà, potrebbe essere colpa della visiera appannata, della moto non a punto, dell’allineamento dei pianeti o della venuta degli alieni. Di certo non è colpa sua.
- Zarco: Fuoco di paglia
Partito a cannone, comanda la gara per 17 giri, salvo poi ricordarsi che le gomme che monta non sono di cemento. Ma da qui a dire che con una gara più attenta al consumo degli pneumatici poteva piazzarsi tra i primi, ce ne passa. Buona gara comunque per lui.
E a voi com’è sembrata questa prima gara? Diteci la vostra nei commenti! Appuntamento alla prossima gara in Argentina l’8 aprile.