Casey Stoner invita i motociclisti a correre SOLO in pista

Casey Stoner invita i motociclisti a correre SOLO in pista

Sorprende sempre un po’ vedere il tachimetro che indica le velocità folli a cui vanno i piloti del Motomondiale, spesso ben oltre i 300 km/h. Dalla tv non ce ne rendiamo bene conto, sembra che si muovano normalmente, a velocità molto più basse, e forse anche per questo – per sentire l’effetto che fa – […]

30 Ottobre 2010 - 00:00


Sorprende sempre un po’ vedere il tachimetro che indica le velocità folli a cui vanno i piloti del Motomondiale, spesso ben oltre i 300 km/h. Dalla tv non ce ne rendiamo bene conto, sembra che si muovano normalmente, a velocità molto più basse, e forse anche per questo – per sentire l’effetto che fa – apriamo il gas su quei bei rettilinei tanto invitanti… ma non siamo in pista! Non ci troviamo quindi in un ambiente attrezzato, dove nessuno (macchina, pedone, animale) potrebbe attraversare la nostra strada. Non sempre è chiara al motociclista la differenza tra il circuito e la strada, mentre chi va in moto per professione questa distinzione l’avverte meglio.

Qui
potete trovare i video sulla guida sicura di Volvo, di cui è protagonista Ben “Elbowz” Spies, che insiste sul non andare mai oltre i propri limiti e di sfogarsi solo in pista.

Anche Casey Stoner sottolinea che la guida su strada e su pista sono attività molto differenti.more Casey, infatti, sostiene la campagna nazionale australiana di Sicurezza Stradale rivolta ai motociclisti, per incoraggiarli a usare la moto ad alte velocità solo in pista: anche dall’altra parte del mondo, il numero di vittime sulle due ruote è purtroppo in aumento.

Appena sceso dal gradino più alto del podio del GP d’Australia, Casey invita tutti i motociclisti australiani ad andare a correre dove si può e non per le strade delle città.

“Per la gente è difficile capirlo, ma quando noi (piloti) saliamo sulle moto o sulle auto e andiamo in strada, non è mai una questione di velocità. Per quanto mi riguarda, semplicemente mi godo il viaggio e il paesaggio, di solito con mia moglie.

“Come motociclista alle prime armi era fantastico poter andare in un circuito e poter veramente mettere alla prova la moto. Sai che tutto si svolge in sicurezza e sai che tutto andrà bene.

“E’ sicuramente l’idea migliore, quella di andare nei circuiti dei Gran Premi come Phillip Island o Eastern Creek durante i giorni di prove libere. Ci sono molti circuiti in Australia che permettono di fare prove libere e fa bene andarci con qualche amico. Come ho detto, c’è sicurezza dal punto di vista medico ed è tutto pronto per partire. Per me è sicuramente il modo migliore per farlo.”

Non siamo in Australia, ma condividiamo le parole di Stoner. Qui da noi quasi nessun pilota italiano fa da testimonial alle nostre campagne di sicurezza stradale. Sembra quasi che a parlare di queste cose si porti sfortuna o che abbassi la popolarità.

“It’s hard for people to understand, but when we (racers) get on bikes or in cars on the roads it’s never at speed. For me I just enjoy the scenery and enjoy the ride, usually with my wife.

“As a rider when I was first starting road racing it was fantastic when we got to a track and were able to really give the bike as much as it’s got. You know it’s in safety and you know everything is going to be right.

“It’s definitely the best idea to go to a track day at grand prix circuits like Phillip Island or Eastern Creek. There are a lot of circuits around Australia that do track days and it’s normally good with a few mates. As I said, you have the medical safety and it’s all ready to go.  For me that’s definitely the best way to do it.”

Casey Stoner


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