Esprimi tre desideri: Aprilia Dorsoduro 900

Esprimi tre desideri: Aprilia Dorsoduro 900

Fascino, prestazioni, tecnologia ed immagine, alla sportivissima Dorsoduro non manca niente, nemmeno il prezzo convenientemore La parte dell’occhio La Dorsoduro è senz’altro una moto spavalda sia nelle forme che nei colori e divide il pubblico. Il motore con le testate rosse è senz’altro molto bello, come il forcellone posteriore, mentre il telaio misto con piastre […]

15 Ottobre 2018 - 00:00

Fascino, prestazioni, tecnologia ed immagine, alla sportivissima Dorsoduro non manca niente, nemmeno il prezzo convenientemore

  • La parte dell’occhio

La Dorsoduro è senz’altro una moto spavalda sia nelle forme che nei colori e divide il pubblico. Il motore con le testate rosse è senz’altro molto bello, come il forcellone posteriore, mentre il telaio misto con piastre in lega ed un raffinato traliccio di tubi curvi è un capolavoro. Meno riuscita la carrozzeria, con il posteriore largo ed il faro “strano”. L’unica sicurezza è che la DD attira sia gli sguardi degli esperti che quelli dei passanti, con un look d’insieme sfacciato ed aggressivo.

  • In sella

La seduta della Aprilia è da motard purosangue, spostata in avanti quasi fino al tappo del serbatoio. Come le moto da corsa la sella ha un potente rivestimento antiscivolo ma pecca in imbottitura. La posizione di guida però è ergonomica, con il largo manubrio davvero vicino, che fa sentire padroni della moto. Solo i motociclisti con le gambe troppo lunghe potrebbero sentirsi meno a loro agio. Il cruscotto TFT è di ultima generazione: completo, colorato e ben leggibile, anche se sotto il sole diretto perde leggermente visibilità.

  • L’elettronica

Il software della gestione elettronica è fortunatamente molto intuitivo. Dal pulsante di accensione si cambiano le mappe, mentre dalla levetta a sinistra si accede ai menu. La Dorsoduro attinge all’esperienza Aprilia nel settore, con  l’ABS disinseribile,  il controllo di trazione regolabile su tre livelli e tre mappe. La rain esalta le doti di erogazione del grosso bicilindrico, con un’accellerazione fluida e robusta, ma non nervosa. La standard è perfetta per l’uso cittadino o anche allegro, tirando fuori la verve dei 95 brillanti CV, mentre la Sport è da usare solo per correre davvero, perchè la risposta rabbiosa dell’accelleratore richiede esperienza e può addirittura limitare, se non si ha a disposizione una strada aperta. La casa offre come optional un modulo bluetooth, che insieme alla APP A.M.P. (che noi abbiamo provato QUI
) consente di accoppiare la moto al cellulare ed entrare nei parametri motore. Una figata non da poco.

  • Su strada

Iniziamo la prova con la mappa rain ed il TC sul livello massimo. Con questa configurazione la moto è una specie di leone addormentato, di cui senti il potere ma sai che non lo userà contro di te. Le masse centralizzate dalle misure minime della moto ed il manubrio largo funzionano bene per fare zig zag nel traffico ma per carità, attenti agli specchietti delle automobili! Per divertirci passiamo alla mappa standard ed ecco la DD che volevamo. Possente nelle accellerazioni, prevedibile nell’assetto e complice dei perversi desideri del pilota. Il controllo di trazione allo step 2 mantiene ancora il posteriore ben saldo a terra ed interviene solo su fondi scivolosi, dove governa la ruota di dietro con mano ferma. Sicuri di noi passiamo alla mappa Sport, ma improvvisamente la moto si arrabbia, scalcia, ruggisce e dobbiamo stare bene attenti al momento di dare gas in uscita di curva, perchè se la moto non è ben dritta, sarà solo questione di manico restare in sella. Il TC settato su 3 consente qualche piccola scodata, ma anche qui sicurezza anzitutto.

  • Le prestazioni

Solo 95 CV? Secondo i tecnici Aprilia sarebbero potuti essere di più, ma per rientrare nella normativa dei depotenziamenti, la casa ha deciso di tenere basso il tetto del terrore. In compenso le marce corte fanno vivere attimi di intensa gioia al fortunato pilota, che può scaricare a terra 90 Nm con una moto di 186 Kg. Torre di controllo, pronti a decollare!
In attesa della versione Factory, la Dorsoduro standard ha una forcella KYB da 41mm, regolabile in precarico ed estensione solo sullo stelo destro ed un mono Sachs con le stesse caratteristiche. Le pinze radiali firmate Aprilia mordono davvero forte dischi da 320, pilotate da una pompa assiale. Teoricamente non sarebbe il massimo, ma sapeste come funziona bene, anche grazie all’eccezionale ABS Bosch…

  • In conclusione

Aprilia voleva mettere su strada un vero e proprio riferimento di categoria: una moto potente, facile, bella e persino economica, con la quale andare in giro o a fare i cretini con gli amici. Il risultato è eccellente, con un motore davvero godibile a tutti i regimi di giri ed un telaio preciso ed agile, ma nervoso solo se gli si chiede di diventarlo. Una moto per tutti? Si, ma bisognerà essere motociclisti smaliziati per tirarne fuori le doti nascoste e malmenare gli amici che hanno moto più potenti, blasonate e costose. Oltre questo, l’economia è una delle qualità di questa brillante moto italiana che, messa su strada, costa 9540 €. Stessa politica per assistenza e ricambi. Quasi quasi ne parlerei con mia moglie, ma chi la convince con quella sella da fachiro?

sicurmoto.it ringrazia i dealer Aprilia DOTOLI M2 di Napoli, nostro vecchio amico e Motomania di Ariano Irpino, che ci hanno fatto guidare la moto, a loro rischio e pericolo…

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