Fasto arriva in Italia: come funziona l'app per diventare tassisti di scooter e cosa dice la legge su questo tipo di servizio
Basta un’app e uno scooter per improvvisarsi tassisti di mezzi a due ruote e farsi pagare le corse? In teoria sì ma la realtà è un po’ più complessa. Da qualche giorno molti giornali e siti internet italiani stanno reclamizzando Fasto, un servizio che permette sia di prenotare un taxi scooter e sia di trasformare la propria moto in un taxi a due ruote, senza particolari requisiti. Ma come funziona veramente? E, soprattutto, una cosa del genere è legale? Proviamo a fare chiarezza.
COME FUNZIONA FASTO
Fasto è una piattaforma che si compone di due app, una per richiedere le corse (Android e iOs) e l’altra per diventare e gestire la propria attività di driver (Android e iOs). Si autodefinisce ‘il primo servizio di mobilità a due ruote in Europa’ che mette in contatto i pendolari con un servizio di taxi scooter per gli spostamenti quotidiani in città. La piattaforma è già disponibile in diverse città del mondo e adesso sta iniziando a diffondersi anche in Italia, per il momento a Roma, Torino, Napoli, Firenze e Brindisi.
APP FASTO: DIFFERENZE TRA PASSEGGERO E DRIVER
Lato passeggero l’app permette di scegliere il percorso dall’app, prenotare per l’immediato o per un’ora specifica, pagare in anticipo, con tariffe competitive, e tenere traccia della corsa in tempo reale. Si può perfino optare per uno scooter classico o uno elettrico (Fasto Eco). Tutti i viaggi sono assicurati e monitorati dall’inizio alla fine mediante GPS.
Lato driver è ancora più interessante: per diventare un ‘tassista’ certificato di Testo basta avere 18 anni, uno scooter regolarmente registrato e assicurato, la relativa patente di guida e il certificato di abilitazione professionale KA, necessario per la guida di motoveicoli di massa complessiva fino 1,3 tonnellate adibiti a servizio pubblico di piazza o noleggio con conducente. I driver ricevono un compenso per ogni corsa effettuata (non specificato né sul sito né sull’app) con pagamenti regolari, anche tre volte a settimana.
IL SERVIZIO TAXI SCOOTER DI FASTO È LEGALE IN ITALIA?
Tutto bene quindi? Sì se non fosse che se il servizio di Fasto si limitasse a favorire l’offerta di passaggi in moto gratuiti o tuttalpiù con rimborso spese, tipo BlaBlaCar ma per le due ruote, ci sarebbe poco da obiettare. Ma qui si parla di persone che ricevono un regolare compenso per il servizio svolto. Configurando di conseguenza la violazione dell’articolo 86 del Codice della Strada, secondo cui “il servizio di piazza con autovetture, motocicli e velocipedi con conducente o taxi è disciplinato dalle leggi specifiche che regolano il settore” e che “chiunque, senza avere ottenuto la licenza prevista dalla legge, adibisce un veicolo a servizio di piazza con conducente o a taxi è soggetto a una multa da 1.812 a 7.249 euro più confisca del veicolo e sospensione della patente di guida da quattro a dodici mesi“.
Insomma, la legge italiana è chiara: non si possono svolgere i servizi taxi e NCC, anche in sella a motocicli, senza regolare licenza (che non è il semplice certificato KA o KB), e per chi trasgredisce le sanzioni sono severissime. Pertanto, prima di improvvisarsi driver con Fasto o con qualunque altra app simile, consigliamo di leggersi molto bene le condizioni previste nel contratto e, possibilmente, informarsi presso un legale.