il “Giro d’Italia in Moto 2010”, per beneficienza

il “Giro d’Italia in Moto 2010”, per beneficienza

esa non da poco: il Giro d’Italia in Moto. Simone ha girato tutte le Regioni d’Italia, con una moto non propriamente ideale per i lunghi viaggi, una bellissima sportiva: la sua Ducati 1198s (l’anno scorso era con una Honda CBR1.0rr). Un’enorme quantità di chilometri, ben 4.800  in soli 11 giorni, per dare risalto al problema […]

4 Agosto 2010 - 00:00

esa non da poco: il Giro d’Italia in Moto. Simone ha girato tutte le Regioni d’Italia, con una moto non propriamente ideale per i lunghi viaggi, una bellissima sportiva: la sua Ducati 1198s (l’anno scorso era con una Honda CBR1.0rr). Un’enorme quantità di chilometri, ben 4.800  in soli 11 giorni, per dare risalto al problema della Pedofilia e Pedopornografia, e raccogliere fondi per la Casa Famiglia “Chiara e Francesco”, di Torvaianica (RM), associazione onlus che accoglie bambini dai 4 ai 14 anni che si siano trovati in situazioni di rischio familiare e/o sociale, compresi bambini vittime di pedofili. ( http://www.chiaraefrancesco.it/ )

L’intento di Simone era ed è quello di sensibilizzare il mondo Motociclistico ad un problema sociale come quello dei minori maltrattati o abusati. Ancora una volta per dimostrare che i Moticiclisti hanno un’anima e sono impegnati a difendere dei Valori umani assoluti, come quello del diritto ad un’infanzia serena e sana. Per tutte le vittime di questo odioso crimine, c’è bisogno di azione, disponibilità, comprensione, per ricercare quella serenità persa per colpa di adulti senza coscienza. Dobbiamo fare di più per chi fin da piccolo ha tante difficoltà, e Simone ne è un convinto testimonial.
E’ riuscito a creare un Evento Motociclistico socialmente utile!more

Quando il cuore viaggia in moto

di Simone Severini

Il Giro d’Italia in Moto 2010 “iniziativa contro la Pedofilia e la pedopornografia” con il patrocinio del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, i cui proventi sono stati donati all’Associazione Onlus “Chiara e Francesco”, termina dopo circa un anno di preparativi per organizzare. Ti rendi conto che il risultato che hai ottenuto, è stato soddisfacente ma solo per aver dato una visibilità alla manifestazione. Dal lato economico sicuramente potevamo fare di più, ma i tempi che corrono purtroppo non sono dei migliori.

  • Il Viaggio:

4 luglio: partenza, non riuscivo ha trovare l’adrenalina per affrontare questo evento, ero nervoso ma non più di tanto, avevo voglia solo di montare in moto e far vedere che anche quest’anno il Giro si faceva.
5 luglio: il vero inizio del Giro percorrendo la Sardegna, ogni giorno che passava erano sensazioni nuove, ma con un unico scopo: percorrere la tappa con la mia moto, sentire il mezzo che a ogni tuo comando risponde alla perfezione…
6-7- 8 luglio… e così via con i giorni a seguire; l’unico mio interesse era far conoscere questo evento motociclistico a più Motociclisti possibile.
Sensazioni strane si verificavano ogni volta che io arrivavo alla meta giornaliera, sembrava che arrivasse il vip di turno, fotografi e telecamere erano puntate su di me e sulla mia moto, inseparabile compagna di viaggio; interviste, domande e precisazioni che facevano capire alle persone che mi circondavano quel che stavo cercando di fare.
Dalla Sardegna per poi andare verso Nord, percorrere tutta l’adriatica per arrivare a Trani, li sono incominciati i veri miei pensieri sul Giro, la tappa Trani-Noto non mi concedeva la giusta serenità di viaggio, 750 km per arrivare nella mitica Sicilia.
La mattina mi preparo: borsa indosso il casco e guanti e forse chi mi ha visto mi ha dato del pazzo, però prima di montare mi sono chinato sulla moto e in una sorta di preghiera ho cercato di entrare “nella moto”, creare una sorta di simbiosi, ma alla fine era sempre la stessa cosa, io e lei lungo lo stivale km su km ma ero sempre io e lei, partenza alle 07.00 per arrivare a Noto alle 16.10 non c’è male.

Tutte le tappe del Giro le trovate qui:

  • Il rientro a Torvajanica

Solo voglia di finire, ma non per smettere di aiutare quei ragazzi, le mie riserve erano finite però con uno sforzo più fisico che mentale sono arrivato a casa. Tanta gente sempre con la stessa frase: “sei un grande”, “nessuno lo farebbe mai”, “sei una persona che ha un cuore grande” Ma io sono solo Simone e non sono diverso da voi.
Ringrazio tutti i gruppi e associazioni che mi hanno ospitato in tutte le tappe e con il loro aiuto siamo riusciti a donare alla Casa famiglia euro 2.000.
Questa manifestazione è nata per dare aiuto a chi ne ha bisogno cioè i bambini della Casa Famiglia “Chiara e Francesco”.
Certo i pensieri, i progetti per i prossimi anni già ci sono ma un punto fermo che io mi batterò è che non deve esserci l’esclusiva di nessuno, questo è sport e tale deve rimare, aperto a tutti.

Giro d’Italia in moto, ricordatevi solo e sempre è nato per voi motociclisti, libero di pensieri e movimenti politici, è nato per aprire il cuore e donare una mano verso questo mondo ha molti sconosciuto, il dramma della pedofilia non è la notizia di giornale ma quello che bisogna fare per questi ragazzi dopo.

Simone Severini

Su www.giroditalia.it tante altre immagini delle tappe del Giro d’Italia in Moto

Per contattare gli Organizzatori: info@giroditaliainmoto.it

  • Ringraziamenti:

Grazie a Gianluca Gabanini e con un primo aiuto economico di Marco Lodi facente parte dell’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione, mi ha dato modo di poter dare una carica iniziale per questa nuova avve
ntura. Ringrazio la Angelo Capriotti Editore per avermi dato uno spazio sulle proprie testate giornalistiche del “Il Litorale”, Il Pontino Nuovo, e il Pontino Aprilia e un grazie a Claudia Coppini per avermi aiutato nella parte grafica.Un ringraziamento a Sergio di Moto World che ha creduto nella mia idea e mi è venuto incontro sull’acquisto della Ducati 1198s Moto Days, sensazioni nuove, stand in forma gratuita per merito dei Motoraduni.org lì ho conosciuto Dal Puppo Marco per merito del presidente dei Ducatisti Moto e Passione, e dal quel momento si sono aperte nuove strade in un mondo a me sconosciuto i DOC.

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