Bella stagione in arrivo, la passione per le due ruote si accende. Molti i centauri con moto personalizzate, ma spesso la contravvenzione è in agguato. Scopriamo cosa sapere quando si modifica il portatarga, croce e delizia per molti centauri.Il portatarga, non è soggetto ad omologazione, l’accessorio in questione non rientra in quelle che sono le […]
Bella stagione in arrivo, la passione per le due ruote si accende. Molti i centauri con moto personalizzate, ma spesso la contravvenzione è in agguato. Scopriamo cosa sapere quando si modifica il portatarga, croce e delizia per molti centauri.
Il portatarga, non è soggetto ad omologazione, l’accessorio in questione non rientra in quelle che sono le caratteristiche funzionali previste nel codice della strada. L’art. 259 del CdS, prevede che si possa sostituire il portatarga, ma ci sono delle norme che esso deve rispettare al fine di rientrare nelle specifiche che il codice richiede. Vediamo quali sono:
- Poche, ma importanti regole
- Il materiale con cui deve essere realizzato il portatarga non deve essere riflettente, così come le viti che tengono fissata la targa
- Può essere installato a patto che non occupi più di 3mm di porzione della targa
- Il catadiottro inferiore deve essere sempre presente e perpendicolare al terreno
- Luce targa ben presente
Il posizionamento questo a volte trascurato, eppure decisivo se si viene fermati ad un posto di blocco.
Anche qui, come ovvio, ci sono delle norme a cui prestare massima attenzione:
Al fine di rendere il veicolo immediatamente identificabile l’art. 259 detta le specifiche da seguire. La targa deve essere sempre disposta in posizione mediana rispetto al telaio della moto e a una certa inclinazione che varia a seconda dell’altezza a cui è montata:
- Se la targa è posta al di sopra di 1,20m dal terreno questa può essere inclinata di 15° inclinata verso il basso.
- Se posta sotto l’1,20m, l’inclinazione sarà di massimo 30° con lettere rivolte verso l’alto.
- L’altezza minima da rispettare non potrà essere comunque inferiore ai 20cm dal suolo, prendendo come riferimento il bordo basso della targa. L’altezza massima invece non potrà superare i 2 m dal terreno.
Un’ultima accortezza. Se montiamo un portatarga regolabile, assicurarsi che le viti siano ben serrate e la targa risulti ben fissa al supporto. In caso contrario si incappa nell’inevitabile sanzione.
Il non rispettare queste regole implica la contravvenzione oltre al fermo amministrativo di tre mesi del veicolo (art.100 CdS).