Moto senza dB-killer: quali sanzioni?

Moto senza dB-killer: quali sanzioni?

Circolazione di moto senza dB-killer: quali sanzioni sono previste per chi rimuove il dispositivo che limita le emissioni sonore del motore?

7 Ottobre 2020 - 00:00

In giro si vedono, anzi si ‘sentono’ circolare tante moto senza dB-killer. Ma quali sanzioni sono previste per i veicoli che ne sono colpevolmente sprovvisti? A questo proposito il Codice della Strada è molto chiaro, tuttavia prima di elencare le sanzioni ricordiamo meglio come funziona e a cosa serve l’assassino di decibel.

CHE COS’È IL DB-KILLER DELLE MOTO

Il dB-killer è una parte del terminale di scarico (marmitta) della moto. Serve a limitare il rumore generato dalla combustione del motore, specialmente nella fase di accelerazione. Il dispositivo consiste, nella maggior parte dei casi, in più reti metalliche sovrapposte o di una lamina forata, che occludono il lume di scarico. In alternativa esistono dB-killer di forma cilindrica e ricurva che permettono una minor perdita di potenza, inseriti al termine del silenziatore (qui un bell’approfondimento tecnico sul dB-killer). Fin qui tutto bene se non fosse che tra i motociclisti (non tutti ovviamente) c’è l’abitudine di rimuovere il dB-killer per conferire al motore un rumore più corposo e meno anonimo. Peccato però che si tratti di una pratica illegale.

SANZIONI PER LE MOTO SENZA DB-KILLER

Per legge, infatti, le moto devono rispettare un limite di emissioni sonore attualmente fissato tra 74 a 80 decibel a seconda della cilindrata. E i ciclomotori e i motocicli (oltre che le auto) devono essere obbligatoriamente equipaggiati con dispositivi silenziatori e di scarico, se hanno il motore termico. Ciò significa che se in seguito a un controllo delle forze dell’ordine eseguito con fonometro, vengono riscontrati l’assenza del dB-killer e un livello di decibel superiore a quello indicato sulla carta di circolazione a un determinato regime di giri, possono scattare le seguenti sanzioni:

– violazione dell’articolo 72 comma 1 lettera b CdS: “i ciclomotori, i motoveicoli e gli autoveicoli devono essere equipaggiati con dispositivi silenziatori e di scarico se hanno il motore termico”, multa da 87 a 345 euro.

– violazione dell’articolo 78 comma 1 CdS: “i veicoli a motore e i loro rimorchi devono essere sottoposti a visita e prova presso i competenti uffici della Direzione generale della Motorizzazione Civile quando siano apportate una o più modifiche alle caratteristiche costruttive o funzionali, ovvero ai dispositivi d’equipaggiamento indicati negli articoli 71 e 72, oppure sia stato sostituito o modificato il telaio”, multa da 431 a 1.734 euro e ritiro della carta di circolazione fino ad avvenuta revisione del mezzo.

Moto senza dB-killer sanzioni

– e violazione dell’articolo 155 commi 1 e 2 CdS: “durante la circolazione si devono evitare rumori molesti causati sia dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione stessa. Il dispositivo silenziatore, qualora prescritto, deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e non deve essere alterato”, multa da 42 a 173 euro.

PERCHÉ UNA MOTO TROPPO RUMOROSA È ANCHE PERICOLOSA

È giusto concludere ricordando che una moto eccessivamente rumorosa non costituisce un problema solo per l’udito delle persone nei paraggi ma anche per la sicurezza del motociclista stesso. Il frastuono del motore rischia infatti di limitare la sensibilità sonora del conducente, impedendogli di accorgersi di eventuali pericoli della strada che possono sopraggiungere al di fuori del suo campo visivo. C’è da dire che anche l’estremo opposto, ossia una moto fin troppo silenziosa come sono quelle elettriche, cela più di un rischio.

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