Motocross, i successi di Cairoli aumentano la passione

Motocross, i successi di Cairoli aumentano la passione

Così come ogni sport anche il motocross ha il suo personaggio di punta del momento. Quando c’è un momento in cui qualche grande campione italiano ottiene importanti risultati è tutto il movimento legato a quella disciplina sportiva a beneficiarne. Aumentano i giovani che si avvicinano a quel determinato sport e la cassa di risonanza mediatica […]

27 Agosto 2013 - 00:00

Così come ogni sport anche il motocross ha il suo personaggio di punta del momento. Quando c’è un momento in cui qualche grande campione italiano ottiene importanti risultati è tutto il movimento legato a quella disciplina sportiva a beneficiarne. Aumentano i giovani che si avvicinano a quel determinato sport e la cassa di risonanza mediatica fa il resto per quel che riguarda visibilità e popolarità. Di certo anche con motocross usate
saranno sempre di più i giovani che vorranno salire in sella a queste moto da competizione per imitare, sempre in tutta sicurezza, le gesta di Tony Cairoli, il pilota italiano che sta ottenendo risultati davvero eccezionali nel corso della stagione 2013. Il messinese si appena laureato per la settima volta campione del mondo di motocrosscinque titoli consecutivi nella categoria MX1 due nella Mx2 (2005 e 2007).

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  • Fondamentale la passione

Si sa che per eccellere nel motocross, così come in molti altri sport, è quasi decisivo l’imprinting dei genitori che spingono i loro figli ancora in tenerissima età a praticare un’attività sportiva piuttosto che un’altra, magari assecondando gusto e talento. Non fa eccezione nemmeno Tony Cairoli, nato a Patti in provincia di Messina, e già a quattro anni salito in sella per la prima volta con le minicross, dove iniziare a gareggiare all’età di sette anni raccogliendo subito una serie di importanti successi che ne facevano vedere le infinite potenzialità di riuscire ad arrivare presto a grandi livelli. Per ottenere il successo di Cairoli dunque la passione per le due ruote è stata fondamentale già in tenera età. Del resto l’amore per la velocità e l’adrenalina, la voglia di competere e il talento alla guida se non ce li hai sono cose difficili se non impossibili da far crescere negli anni.

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