MotoGP 2013, Indianapolis: una gara all’insegna dei duelli.

MotoGP 2013, Indianapolis: una gara all’insegna dei duelli.

Marquez lascia il vuoto dietro di sé: sbaraglia Pedrosa (2º) e Lorenzo (3º) , Rossi in rimonta dopo le disastrose qualifiche.Che il livello della MotoGP fosse alto lo si sapeva, che le gare quest’anno fossero spettacolari lo si poteva immaginare, ma un Indianapolis così costellata di schermaglie in pista tanto da far impazzire le telecamere […]

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20 Agosto 2013 - 00:00

Marquez lascia il vuoto dietro di sé: sbaraglia Pedrosa (2º) e Lorenzo (3º) , Rossi in rimonta dopo le disastrose qualifiche.
Che il livello della MotoGP fosse alto lo si sapeva, che le gare quest’anno fossero spettacolari lo si poteva immaginare, ma un Indianapolis così costellata di schermaglie in pista tanto da far impazzire le telecamere che non sapevano più quale duello inquadrare, nessuno se l’aspettava. Una gara all’insegna dello show, che avrà reso felici molti appassionati, una gara che una settimana fa nessuno avrebbe pensato di vedere!more

  • Un podio tutto spagnolo

Marquez è ufficialmente stato proclamato “conquistatore d’America” avendo vinto tutti e tre gli appuntamenti del motomondiale negli USA. Dietro il giovane spagnolo ecco comparire gli altri suoi due connazionali: Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa che hanno dato vita ad un entusiasmante duello, conclusosi in favore del secondo.

La costanza delle due Honda ufficiali sul podio e l’assidua presenza degli altri piloti Honda dei team clienti nelle posizioni che contano, tanto da poter ostacolare Valentino con la sua moto Factory e Cruthclow considerato “il quinto dei fantastici quattro” sta a dimostrare come il circuito di Indianapolis sia una pista con caratteristiche tecniche e strutturali più congeniali alla Honda.

  • Una rimonta alla Rossi


Giù dal podio è rimasto invece Valentino Rossi che, visto però la critica situazione delle qualifiche, ci ha regalato una spettacolare rimonta. Giro dopo giro ha recuperato il gap dal tedesco Bradl per poi percorrere un ultimo lap alla morte con un doppio sorpasso su Bautista e Cruthclow. L’italiano ha avuto i “soliti” problemi di inizio gara: nei primi giri, anche a causa della pessima postazione di partenza, ha arrancato e i tempi realizzati erano troppo alti per permettere di sperare in un recupero posizioni; nella seconda parte di gara invece è riuscito a mettere in pista giri di circa sei decimi più veloci del tedesco che lo precedeva e così il gap tra i due si è ridotto e poi annullato. Valentino nel post gara ha infatti dichiarato: “A fine gara non andavo così male, soprattutto rispetto ai giorni scorsi. Guidavo bene e ho anche fatto un buon tempo sul giro. […] Dobbiamo però ancora lavorare sulla moto e capire perché nei primi giri non riesco a guidarla e a sfruttare bene queste nuove gomme”.

  • Gara incolore per le ducati


Una gara a parte hanno invece disputato i piloti Ducati che sono stati protagonisti nell’ultimo giro del “salto sincronizzato del cordolo” che ha portato l’inglese Smith a superarli entrambi. Purtroppo la casa italiana non ha trovato soluzione ai suoi problemi: la posizione finale rispetto all’anno scorso è peggiorata passando dal settimo posto di Valentino al nono di Nicky Hayden.

  • Tutti a Brno

Chiuso quindi il capitolo America tutti i piloti stanno volando a Brno in Repubblica Ceca. Ma questa è tutta un’altra storia…

 (a cura di Elena Crepaldi)

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