Da una ricerca sembra emergere che gli scooter in condivisione sono più sicuri: -98% di incidenti a Barcellona rispetto agli scooter privati, un dato sorprendente che spinge a puntare sempre di più sulla sharing mobility
Chi guida uno scooter in condivisione è portato a subire meno incidenti di chi conduce uno scooter di proprietà. È una delle conclusioni a cui è giunto l’osservatorio Safety2Share promosso da ACI sull’impatto in termini di sicurezza stradale del fenomeno dello sharing, con particolare attenzione sulla città di Milano che si può senz’altro definire la capitale italiana dei servizi di sharing mobility.
SHARING MOBILITY A MILANO
I numeri, del resto,parlano chiaro: nel capoluogo lombardo circolano ben 2.950 auto in condivisione (di cui il 4% elettriche), 13.430 biciclette (il 9% elettriche), 3.500 scooter elettrici in sharing e 5.250 monopattini elettrici. La maggior parte degli utenti (1.011.000) sono legati al car sharing, 473.000 al bike sharing e 257.000 allo scooter sharing, mentre i dati sui monopattini non sono ancora disponibili. L’auto primeggia con 16.519 noleggi al giorno, poco davanti alle bici (16.163 noleggi). Più distanziati ma in grande ascesa i monopattini con 10.500 noleggi, quindi al quarto posto lo scooter sharing con 5.438 noleggi giornalieri.
CHI UTILIZZA LO SCOOTER SHARING?
Da notare che, sempre secondo l’osservatorio Safety2Share, la maggior parte degli utilizzatori degli scooter condivisi (il 78% del campione) non è pendolare ma sceglie questa modalità per spostarsi in ambito urbano e non solo per i tragitti casa-lavoro. Inoltre, molti degli attuali clienti prima dell’emergenza Covid-19 usavano i mezzi pubblici, mentre ora si spostano su moto condivise in alternativa a bus, metro e tram, per lo più per motivi di sicurezza e maggiore disponibilità.
CON GLI SCOOTER IN CONDIVISIONE ASSAI MENO INCIDENTI
Questo lungo preambolo serve per affrontare con maggior cognizione il tema della sicurezza degli scooter in condivisione. L’anno scorso a Milano si sono verificati 3.614 incidenti col coinvolgimento di ciclomotori e motocicli, un terzo del totale, che hanno provocato 4.232 feriti e 13 morti. Si tratta di numeri in aumento rispetto al 2018 ma più bassi del 2017. Purtroppo non esiste il dato scorporato sull’incidentalità legata ai mezzi in sharing, ma i numeri che arrivano da Barcellona, città che per tipologia e uso di veicoli è abbastanza assimilabile a Milano, sono sorprendenti (e diciamo pure confortanti). Nella capitale della Catalogna, infatti, la maggior parte dei sinistri e dei decessi nell’ambito delle ‘due ruote’ riguarda chi guida moto e scooter privati: 13.718 feriti lievi, 323 feriti gravi e 21 morti. Mentre i numero dello scooter sharing registrano zero decessi, 2 feriti gravi e 143 lievi.
PERCHÉ CONVIENE PUNTARE SULLO SCOOTER SHARING
Certo, probabilmente gli scooter condivisi sono meno di quelli privati, e di conseguenza sono coinvolti in meno incidenti. Ma il dato è comunque interessante e, quasi certamente, influenzato dal fatto che chi guida un mezzo in sharing, ossia non suo, è portato a comportarsi con maggiore prudenza, Un altro buon motivo per puntare sempre più convintamente sulla sharing mobility.