Un Lorenzo che non ti aspetti a Eicma 2010

Un Lorenzo che non ti aspetti a Eicma 2010

Nel primo pomeriggio di martedì 2 novembre, allo stand Yamaha si è iniziato a vedere un certo movimento, gente di ogni età che confluiva verso l’area “risevata”. Si avvertiva la sensazione che qualcosa di “grosso” stesse per accadere. L’arrivo di troupe televisive e fotografi è stata la conferma delle voci che si stavano rincorrendo sulla […]

16 Novembre 2010 - 00:00

Nel primo pomeriggio di martedì 2 novembre, allo stand Yamaha si è iniziato a vedere un certo movimento, gente di ogni età che confluiva verso l’area “risevata”. Si avvertiva la sensazione che qualcosa di “grosso” stesse per accadere. L’arrivo di troupe televisive e fotografi è stata la conferma delle voci che si stavano rincorrendo sulla effettiva presenza di Jorge Lorenzo, neocampione del mondo, al 68° Salone del Ciclo e Motociclo.

Scortato dagli uomini Yamaha – che non l’hanno mai lasciato solo un istante – nell’area “interviste”, un palchetto su cui era stato installato uno scooter, Jorge si sistema in sella per parlare con i telegiornalisti, gli unici a cui è stato possibile avvicinare il campione spagnolo. morePeccato non averlo visto in sella alla sua moto che si trovava poco distante. Durante e dopo la sessione di video-interviste, Jorge ha firmato autografi e si è concesso ai fotografi e ai tifosi presenti, nonostante gli uomini Yamaha cercassero di impedire che Lorenzo si esponesse troppo ai flash.

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Impuntatosi, in maniera molto garbata Lorenzo è sceso dal palchetto per le foto con i suoi fan. Purtroppo non sono mancati i commenti caustici di qualche idiota che confonde il motociclismo col calcio, ma Jorge non ha raccolto la provocazione e ha continuato a sorridere e a farsi fotografare, come forse in pochi sarebbero stati capaci di fare, fino a quando è stato richiamato per tornare nell’area “riservata” dello stand.

Per tutta la durata di EICMA abbiamo sentito commenti poco generosi nei confronti di Lorenzo, ma essere presenti in quel momento ci ha fatto capire che la freddezza di Jorge, spesso visto come un robot e freddo calcolatore, in realtà è solo apparente: una maschera che nasconde una persona sì determinata ma anche disponibile, timida e “umana“.

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