Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki: una batteria “universale” in arrivo?

Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki: una batteria “universale” in arrivo?

Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki insieme, per progettare la batteria universale per gli scooter elettrici del futuro.

19 Aprile 2019 - 00:00

Secondo indiscrezioni di media stranieri, Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki starebbero lavorando ad una batteria modulare per i futuri scooter dei quattro marchi, uguale per tutti i modelli. Capace di creare il più grande mercato del mondo, tagliando fuori la concorrenza.

L’accordo

Importanti siti stranieri hanno riportato un accordo epocale tra i più grandi costruttori al mondo. Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki vorrebbero creare un modello unico di batteria, progettata per essere condivisa con tutti gli scooter elettrici della prossima generazione. L’idea sarebbe di passare dalle stazioni di ricarica a dei distributori di batterie, dove lasciare l’accumulatore scarico e prenderne uno pronto per l’uso. L’accordo, per il momento, è limitato a modelli da città con potenze fino ad 11 Kw, come un 125 a benzina, ma tutta la rete di infrastrutture resterebbe un punto di partenza, dal quale passare facilmente alle categorie superiori.

L’alleanza

I quattro grandi non partono dallo stesso piano. Kawasaki non ha esperienza nè come scooter, nè come mezzi elettrici. I J300 e 125 sono prodotti dalla Kymco, ma il gruppo Kawasaki Heavy Industries ha un potenziale tecnologico e disponibilità finanziarie impressionanti. Suzuki lavora da tempo sulla mobilità sostenibile, ma solo a livello teorico. Yamaha produce una raffinata gamma di e-bike ed un modello da e-Trial (sport che vorrebbe entrare nelle discipline olimpioniche). Honda è la più avanzata, con il recente lancio della prima auto a batterie, lo scooter PCX ibrido ed elettrico già in produzione e la partner Mugen dominatrice nel settore delle e-Superbike .

La concorrenza

Oltre al vantaggio industriale di essere i primi a dettare uno standard, se l’accordo andasse in porto, i giapponesi acquisirebbero un enorme vantaggio sul piano commerciale. Una mossa per sorpassare gli altri costruttori, sopratutto i coreani di Kymco, gli italiani di Piaggio e tutti i produttori cinesi, che al momento sono in vantaggio sull’industria giapponese. L’idea di sostituire i punti di ricarica con distributori di batterie viene da Taiwan, dove Gogoro (sussidiaria della HTC) lo fa già dal 2015. Kymco ha ripreso l’idea nel 2018 con il progetto Ionex, ma la limitazione delle batterie monomarca è evidente. Il progetto di Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki, invece, si appoggerebbe sulle imponenti reti di vendita dei quattro produttori, con vantaggi enormi per l’utente finale.

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