Trasporto di bambini sui quadricicli: serve il seggiolino?

Trasporto di bambini sui quadricicli: serve il seggiolino?

Trasportare bambini sui quadricicli: quali sono le norme da seguire? Leggi qui per scoprire se è obbligatorio utilizzare un seggiolino

11 Dicembre 2024 - 19:25

Visto il crescente successo dei quadricicli, leggeri e pesanti, cerchiamo di rispondere a un dubbio che hanno molti utenti della strada: per trasportare bambini sui quadricicli è obbligatorio usare il seggiolino, come nelle comuni automobili? È importante saperlo considerando che nel 2023 sono stati immatricolati in Italia ben 16 mila quadricicli leggeri e pesanti, con un trend in continua crescita considerando che nel 2020 erano appena 5.600.

DIFFERENZA TRA QUADRICICLO LEGGERO E PESANTE

Prima, però, comprendiamo meglio la differenza tra quadricicli leggeri e pesanti (o non leggeri) facendo riferimento al Codice della Strada che classifica questi veicoli in base alle caratteristiche:

Innanzitutto l’articolo 53 comma 1 lettera h) del CdS definisce i quadricicli a motore:

veicoli a quattro ruote destinati al trasporto di cose con al massimo una persona oltre al conducente nella cabina di guida, ai trasporti specifici e per uso speciale, la cui massa a vuoto non superi i 550 kg, con esclusione della massa delle batterie se a trazione elettrica, capaci di sviluppare su strada orizzontale una velocità massima fino a 80 km/h. Le caratteristiche costruttive sono stabilite dal regolamento d’attuazione del codice. Qualora superino anche uno solo dei limiti stabiliti i quadricicli sono considerati autoveicoli”.

L’articolo 47 comma 2 lettera a) suddivide a sua volta i quadricicli a motore in:

  • quadricicli leggeri (categoria L6e): veicoli con massa a vuoto non superiore a 350 kg, esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici; velocità massima per costruzione non superiore a 45 km/h; cilindrata del motore non superiore a 50 cm³ per i motori ad accensione comandata; potenza massima netta non superiore a 4 kW per gli altri motori a combustione interna e potenza nominale continua massima non superiore a 4 kW per i motori elettrici. Tali veicoli sono conformi alle prescrizioni tecniche applicabili ai ciclomotori a tre ruote della categoria L2e;
  • quadricicli pesanti (categoria L7e): veicoli con massa a vuoto non superiore a 400 kg (550 kg per i veicoli destinati al trasporto di merci), esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici, e con potenza massima netta del motore non superiore a 15 kW. Tali veicoli sono considerati come tricicli e sono conformi alle prescrizioni tecniche applicabili ai tricicli della categoria L5e.

Il Regolamento (UE) n. 168/2013 ha poi introdotto sottocategorie e sotto-sottocategorie dei quadricicli leggeri e pesanti (art. 4 comma 1 lettere f e g), che di norma sono indicate al punto ‘J’ della carta di circolazione o del documento unico. È importante ricordarsi che per l’omologazione di questi veicoli si fa riferimento alle norme europee, le quali in caso di contrasto prevalgono su quelle italiane.

I veicoli della categoria L6e (quadricicli leggeri) comprendono le sottocategorie L6e-A (quad da strada leggeri) con potenza nominale continua o netta non superiore a 4 kW; L6e-B (quadrimobili leggere), con potenza nominale continua o netta non superiore a 6 kW, che comprendono a loro volta le sotto-sottocategorie L6e-BU (trasporto merci) e L6e-BP (trasporto passeggeri, p.es. Citroen Ami, Fiat Topolino e Microlino Lite).

Invece i veicoli della categoria L7e (quadrimobili pesanti) comprendono le sottocategorie L7e-A (quad da strada pesanti), con le sotto-sottocategorie L7e-A1 L7e-A2; L7e-B (quad entro/fuori strada pesanti) con le sotto-sottocategorie L7e-B1 e L7e-B2 (buggy); e infine L7e-C (quadrimobili pesanti), con le sotto-sottocategorie L7e-CU (trasporto merci) e L7e-CP (trasporto passeggeri, come la Microlino).

Il già citato Regolamento europeo n. 168/2013 ha inoltre esteso a 425 kg (da 350) il limite di massa in ordine di marcia per i quadricicli leggeri. Mentre per i quadricicli pesanti il limite è stato esteso a 450 kg (da 400) per i veicoli destinati al trasporto persone, e a 600 kg (da 550) per i veicoli destinati al trasporto merci, con velocità massima fissata a 90 km/h.

Citroen Ami

NORME TRASPORTO BAMBINI SUI QUADRICICLI

Fatta questa lunghissima premessa per capire il contesto regolamentare in cui si muovono i quadricicli, che molti in gergo preferiscono chiamare minicar o microcar, oppure semplicemente quad, torniamo alla questione del trasporto dei bambini.

L’articolo 172 comma 1 del Codice della Strada dispone che il conducente e i passeggeri dei veicoli della categoria L6e, dotati di carrozzeria chiusa, e dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3, muniti di cintura di sicurezza, hanno l’obbligo di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia. I bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso.

Ne consegue che i quadricicli della categoria L6e (quadricicli leggeri, incluse le relative sottocategorie e sotto-sottocategorie) devono obbligatoriamente avere le cinture di sicurezza, da usare in qualsiasi situazione di marcia, mentre i bambini alti meno di 150 cm devono essere assicurati ai sedili dei quadricicli con gli appositi sistemi di ritenuta (seggiolini) adeguati al loro peso.

Nulla invece il Codice della Strada dispone in riferimento ai quadricicli pesanti (categoria L7e).

SANZIONI PER CHI VIOLA LE REGOLE SUL TRASPORTO BAMBINI NEI QUADRICICLI

Chi non fa uso dei dispositivi di ritenuta per bambini nei quadricicli della categoria L6e è soggetto a una multa da 83 a 332 euro. Ricordiamo che se il mancato uso riguarda un minore, della violazione ne risponde il conducente oppure, se presente sul veicolo al momento del fatto, chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso. Se il conducente incorre per due volte nella medesima violazione nell’arco di un biennio, assieme alla sanzione pecuniaria è soggetto alla sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.

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